Primi striscioni a San Siro e in altre zone di Milano contro la manifestazione della Lega e altre forze ‘sovraniste’ sabato prossimo in piazza Duomo, dopo che i Sentinelli e altre sigle del mondo delle associazioni hanno lanciato la campagna #salvinitoglianchequesto, in risposta all’episodio dello striscione rimosso a Brembate. A segnalarli, su Facebook, sono gli stessi Sentinelli e il Comitato Abitanti San Siro. “Questa mattina a San Siro come in tutta Italia sono apparsi alcuni striscioni in vista della passerella elettorale che il Ministro degli Interni farà a Milano questo sabato” e “alla porta di una degli abitanti del quartiere che ha voluto mostrare il proprio dissenso alla presenza di Salvini&co, si sono presentati 8 agenti in borghese, che hanno intimato di rimuovere lo striscione dal balcone, minacciando di sfondare la porta”, si legge in un post del comitato Abitanti San Siro. Gli antagonisti spiegano che sul posto si è formato “un presidio solidale che in poco tempo si è radunato sotto casa” dell’autore dello striscione con scritto “Salvini amico dei mafiosi nemico dei poveri”. Il comitato riferisce che lo striscione non è poi stato tolto. L’uomo sarebbe comunque stato identificato. E altri “lenzuoli” sono spuntati dai balconi del quartiere, come testimoniano le foto su facebook del comitato. “Non facciamoci intimorire, ci vediamo tutte e tutti il 18 maggio al Gran Gala del Futuro, Indietro non si torna!, Milano sarà tutta oro e fucsia”, concludono gli attivisti lanciando la manifestazione che in piazza Cairoli contesterà la manifestazione della Lega in programma in piazza Duomo.
Anche la Cgil annuncia uno striscione che sarà posizionato sulla sede della Camera del Lavoro: “49 milioni di balconi Vigili del fuoco professionisti del soccorso, non della propaganda”, il testo che sarà scritto sullo striscione con cui “La Camera del Lavoro di Milano aderisce all’iniziativa di Insieme senza Muri, spiega su Facebook il segretario della camera del Lavoro, Massimo Bonini. Lo striscione – postato su Facebook – sarà posizionato sulla balconata della Camera del Lavoro di corso di porta Vittoria “perché – scrive Bonini su Facebook – è inaccettabile che ci siano persone che non possono avere un mutuo per comprarsi casa e chi è al governo abbia un debito con i cittadini da 49 milioni di euro. Perchè i Vigili del Fuoco sono professionisti e un’eccellenza del soccorso…e non dovrebbero essere “usati” per la propaganda di un Ministro. Perchè ci aspettiamo che il Ministro Salvini chiuda i covi di Casapound, non i porti! Basta così o andiamo avanti? Voi che dite? #SalviniTogliAncheQuesti”.