Clima, tornano in piazza i giovani di Fridays for future: “30mila in corteo, la Regione dichiari l’emergenza ambientale”

I ragazzi di “Fridays for Future” tornano, dopo la grande manifestazione del 15 marzo, a occupare le strade di Milano con la loro battaglia per chiedere interventi contro il cambiamento climatico in occasione del secondo Sciopero mondiale per il futuro. Slogan come “Ci avete rotto i polmoni” o “There’s no planet B” vengono scanditi lungo le vie della città nel corteo, partito da piazza Cairoli, che arriverà in piazza Duca d’Aosta. E tornano i cartelli che gli studenti sollevano con scritte e slogan diversi. Simbolo della protesta la giovane Greta Thunberg che ha riportato all’attenzione del pubblico la tematica ambientale. Mentre le critiche vengono rivolte soprattutto ai politici e in particolare Salvini, Bolsonaro e Trump accusati di essere “negazionisti della rovina climatica”.

“Chiediamo che, dopo il Comune di Milano, Regione Lombardia dichiari l’emergenza climatica ed ambientale”. A dirlo gli organizzatori della manifestazione per lo Sciopero mondiale per il futuro tornati in piazza oggi in 30mila – secondo i numeri diffusi da Fridays for future Milano – dopo la grande manifestazione del 15 marzo. I manifestanti, partiti in corteo da piazza Cairoli, hanno attraversato il centro e sotto palazzo Lombardia hanno fatto sentire la propria voce mostrando lo striscione “Lombardia: regione più inquinata d’Italia. Ci avete rotto i polmoni”. La richiesta è che anche il consiglio regionale, come il parlamentino milanese nei giorni scorsi, approvi la mozione che impegna il sindaco, tra l’altro, “a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, a predisporre entro sei mesi iniziative per la riduzione delle emissioni e per l’introduzione di energie rinnovabili”.