Non sarà la Lombardia a ospitare la Cop26, la Conferenza delle Parti alla Convenzione delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico in programma nel 2020. Nelle scorse settimane la Regione Lombardia, con il governatore Attilio Fontana e l’assessore Raffaele Cattaneo, aveva ‘spinto’ sulla candidatura della Lombardia come sede del vertice, e così aveva fatto il consiglio regionale con una mozione approvata a marzo, ma ora è certo che la conferenza non si terrà in Italia come previsto dall’accordo di partenariato tra Italia e Regno Unito, comunicato nella serata di ieri con una nota della Presidenza del Consiglio, in cui si spiega che “sulla base di tale accordo, il Regno Unito offre di esercitare la Presidenza della COP 26 e di ospitare il Summit che avrà luogo a fine 2020. L’Italia propone di organizzare la Pre-COP e altri importanti eventi preparatori, tra cui una significativa iniziativa volta a dare voce alle istanze dei giovani (“Youth event”)”. “Attraverso la partnership – si legge nella nota – i due Paesi si impegnano a promuovere il più alto livello di ambizione possibile per la prossima COP26 e a favorire l’adozione di azioni concrete in grado di realizzare il necessario salto di qualità necessario alla piena attuazione dell’Accordo di Parigi”.
“Apprendo con sorpresa e con dispiacere dalla pagina Facebook del Ministro all’Ambiente e da una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri di un accordo di partenariato tra Italia e Regno Unito che di fatto consegna la presidenza e l’organizzazione della Cop26 al Regno Unito. Peccato, è una grande occasione persa! L’Italia, la Lombardia e Milano avevano tutte le condizioni per ospitare adeguatamente Cop26”. Così, su Facebook, l’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo, sull’accordo tra Italia e Regno Unito per Cop26. “Evidentemente – prosegue – il Governo ha ritenuto che questa partita non fosse prioritaria, dopo che pubblicamente il Ministro Costa si era espresso in più occasioni su un impegno del Governo per fare in modo che venisse assegnata a Milano.
Ora capisco che il Ministro Costa cerchi di ridurre l’effetto di questa decisione sottolineando che all’Italia spetterà l’organizzazione della pre Cop e della Youth Cop. La verità è che la Cop26 sarà a Londra e non a Milano. Dal Ministro dell’Ambiente e dal Governo ci saremmo aspettati un’attenzione e una volontà più netta di giocare fino in fondo questa partita. Purtroppo, constato una volta di più che tra le dichiarazioni e la volontà c’è un fossato che si allarga e che mostra un’Italia sempre più debole sul piano internazionale”.