Inter e Milano vogliono un nuovo stadio: nel “giorno olimpico” i due club ‘escono allo scoperto’. Polemica sulla demolizione di San Siro

“Ci sono tante ragioni sul perché dobbiamo fare un nuovo stadio ma quella che considero dirimente è che Milan e Inter non possono giocare in uno stadio in ristrutturazione: far giocare due volte a settimana due squadre in un San Siro in ristrutturazione è un impresa impossibile.” Così il presidente del Milan Paolo Scaroni, a Losanna per la sessione del Cio che assegnerà le Olimpiadi Invernali 2026, spiega la scelta di Milan e Inter di abbattere il vecchio stadio per edificarne uno nuovo. “L’area dove sorgerà il nuovo impianto è iconica, San Siro è San Siro: il mondo conosce San Siro, mica vogliamo andare da un’altra parte – ha aggiunto Scaroni -. A questa decisione sullo stadio siamo arrivati a settembre scorso. Milan e Inter giocano a San Siro da tantissimi anni e ci troviamo benone e intanto partiamo da lì, da una realtà che esiste e non dobbiamo costruire e partendo da lì siamo andati avanti con il nostro progetto”.

Per l’Inter ha parlato invece l’amministratore delegato Alessandro Antonello: “Stiamo lavorando da mesi a questo progetto assieme al Milan e a breve presenteremo la nostra idea. L’idea è quella di avere un nuovo San Siro perché questo è quello che chiedono ormai le grandi squadre. Entrambe le squadre sono blasonate e non possiamo non avere una venue che sia all’altezza dei principali club europei”. “Noi – ha aggiunto – dobbiamo continuare a giocare nel vecchio San Siro per poi avere uno stadio per poi usarlo anche per le Olimpiadi 2026 . Eventuali altre aree come quella del Trotto rientrano in altre proprietà e noi ci siamo concentrati nell’area di nostra concessione che cercheremo di riqualificare.” Allo domanda se abbattere San Siro non faccia una certa impressione, Antonello ha detto: “No, noi dobbiamo pensare al futuro e dare alla città una venue e uno stadio che sia all’altezza di Milano. Nei prossimi giorni presenteremo la nostra idea agli uffici comunali. Il progetto del nuovo stadio vede assolutamente assieme Inter e Milan”.

“Lo stadio di San Siro è un monumento nazionale, un simbolo di Milano e dell’Italia nel mondo che non può essere cancellato con un colpo di ruspa. Così Marco Bestetti, presidente del Municipio 7 di Milano, commentando le dichiarazioni da Losanna del Presidente del Milan Paolo Scaroni sul futuro dello stadio. “Da milanese e da milanista, – prosegue Bestetti – spiace molto che non ci si renda conto di cosa rappresenti lo stadio di San Siro per milioni di tifosi e di cittadini. Se qualcuno pensa di cancellare con cinica disinvoltura il monumento più iconico della storia calcistica italiana, troverà la nostra ferma opposizione. Lo scorso marzo, insieme a Consiglieri comunali di diversi schieramenti politici e calcistici, abbiamo presentato alla città il Comitato “No demolizione di San Siro”, al quale chiediamo a tutti i cittadini di aderire, per promuovere una grande mobilitazione pubblica a difesa dello stadio. Siamo pronti ad avviare la raccolta firme prevista per l’indizione di un referendum cittadino su San Siro. Il futuro dello stadio, che è di proprietà dei milanesi, lo devono decidere i milanesi”, conclude Bestetti.