Olimpiadi 2026, Sala: “Ora non partiamo tardi come per Expo, la politica non pretenda un ruolo direttivo su ogni cosa”

“Il merito va a tutti noi, anche alla minoranza. Ho parlato con il Comitato Olimpico Internazionale: sono rimasti molto impressionati dall’87% di consenso milanese”. Così il sindaco Giuseppe Sala intervenuto in Consiglio comunale di ritorno da Losanna dopo l’assegnazione dei Giochi olimpici 2026 a Milano-Cortina. In apertura di seduta, il presidente del consiglio comunale, Lamberto Bertolè ha ricordato la vittoria, salutata con un applauso dal consiglio. Quindi è intervenuto Sala. Il sindaco ha anche ricordato, al di là dell’entusiasmo: “Siamo all’inizio. Io ho provato a dire una cosa molto semplice che voglio ribadire di fronte a voi: tutti noi abbiamo visto la storia di Expo, storia conclusa felicemente ma partita non altrettanto felicemente. Non dobbiamo ripetere lo stesso errore, perché, se si perde tempo all’inizio, poi bisogna correre. Nessuno più di me conosce le conseguenze del correre alla fine. Prendiamoci un mese di riposo, ma non dobbiamo rischiare di perdere tempo“. E un altro invito, il sindaco, lo ha rivolto alla “politica” con l’auspicio che “non voglia avere un ruolo sempre direttivo e di indirizzo su ogni minima cosa, altrimenti sarebbe un errore”. “Il mio invito alla politica – ha spiegato il primo cittadino -, e prima di farlo mi guardo anche io allo specchio, è di avere la saggezza di sapere che ci sono fasi in cui la politica può scegliere le formule giuste ma poi deve dare autonomia. Le Olimpiadi poi devono essere coniugate all’idea della città che vogliamo, non avrebbero senso se fossero altro rispetto al percorso della città, devono sposare questo percorso”.

Il giorno dopo la storica assegnazione, anche il presidente della Regione Attilio Fontana dice la sua intervenendo, al telefono, agli Stati Generali della Ricerca e Innovazione organizzati a Palazzo Lombardia. “Abbiamo dimostrato come Lombardia e Veneto abbiano saputo fare sistema e che con questa modalita’ di lavoro si puo’ ottenere qualunque risultato”. “Insieme al Veneto, al Comune di Milano, a Cortina d’Ampezzo, alla Valtellina e al Trentino – ha proseguito Fontana – abbiamo saputo dare dimostrazione di fare rete e mi auguro che questo modello possa essere utile anche ad altre realta’ e fare in modo che questo sistema possa essere copiato. Un sistema fondato sulla concretezza, sulla collaborazione sul bene pubblico nel vero senso del termine, non a parole ma nei fatti”. “Abbiamo vinto – ha continuato il governatore della Lombardia – perche’ abbiamo saputo mostrare un mondo diverso: invece dei soliti paludamenti tipici, espressione di burocrazia e gerontocrazia, abbiamo presentato come testimonial le nostre campionesse, ragazze giovani fresche, sincere che hanno saputo creare e suscitare entusiasmo e lo hanno trasmesso anche ai membri del Cio che poi dovevano votare”. “Noi dobbiamo guardare in quella direzione – ha concluso Fontana – portando freschezza, entusiasmo e concretezza nel modo di lavorare per prepararci a questo grande appuntamento con le Olimpiadi”.