“Se c’è una cosa che funziona in Italia, lo dico senza arroganza, è Milano e quindi non toccherei Milano. Penso che Milano abbia bisogno di me, non in eterno, ma oggi abbia bisogno ancora di me. Oltretutto io sono proprio un felice sindaco di Milano: faccio questo lavoro con grande dedizione quindi certamente non vorrei cambiare”: così il sindaco Giuseppe Sala a margine di un incontro al Meeting di Rimini ha risposto a chi gli chiedeva dell’ipotesi di un suo ruolo come futuro candidato premier dopo che i mesi scorsi il segretario del Pd Nicola Zingaretti aveva parlato di lui come ‘uomo forte’ per il centrosinistra. “Non mi tiro indietro in termini di contributi, idee e stimoli, però continuo a vedermi a completare il mio mandato e mancano ancora più di 20 mesi”, ha aggiunto Sala.
Sulla crisi di governo e gli scenari possibili, “Non sono così sicuro che si vada a un nuovo Governo – afferma il primo cittadino -. lo auspicherei anche: sono tra quelli che ha detto in tempi non sospetti che con i M5S bisogna dialogare però credo che ci siano anche serie possibilità di andare a votare. Non è facile trovare un accordo”. Secondo il sindaco le difficoltà non riguardano un’eventuale intesa sul nome di Conte “se fosse una questione di nomi saremmo un povero Paese e un po’ lo siamo”, ha detto rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ma il fatto che “oggi ci sono cose complesse da fare e serve un Governo che veramente duri”. Tra i temi citati dal sindaco come esempio, quello di “una seria riforma fiscale” . Quindi, ha detto “se deve essere un governo da un anno lasciamo perdere”. “Il mio auspicio – ha poi concluso – è che si faccia un governo e non si vada a votare. Ma ci devono essere le condizioni e non può essere un contratto scritto in 4-5 giorni”.