Stadio, consiglio comunale: sì a progetto per il nuovo impianto, ma senza abbattere San Siro

Proseguire nel progetto del nuovo stadio con Milan e Inter, ma puntalizzando alcuni aspetti come la questione delle volumetrie, la sostenibilità ambientale, affermando anche “il ruolo guida del Comune di Milano relativamente allo sviluppo del progetto” stesso. Questa in sintesi l’indicazione data dal Consiglio comunale alla Giunta del sindaco Giuseppe Sala con un odg presentato dal Pd e dagli altri gruppi di maggioranza e approvato nella seduta odierna dedicata alla questione del nuovo stadio. Ventisette i voti favorevoli, 11 contrari e 7 gli astenuti. Nella maggioranza tra i contrari anche i PD Carlo Monguzzi, Alessandro Giungi e astenuta Milly Moratti.
Inoltre, si legge nell’ odg “anche alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza, dal Politecnico e dalla Conferenza dei servizi l’ipotesi di abbattimento dello Stadio Meazza si ritiene superata” e pertanto “deve pertanto essere prevista una proposta specifica in merito alla rifunzionalizzazione del manufatto esistente”.

“Sono contento del parere favorevole” all’odg presentato dalla maggioranza in Consiglio comunale sul progetto per il nuovo stadio “ma quello che ne ricavo è che il progetto come è oggi non è un progetto che è accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala dopo il voto del consiglio comunale sull’odg che fissa i ‘paletti’ per il progetto per lo stadio. “Ho votato anche io e ho votato favorevolmente – ha proseguito Sala al termine dei lavori dell’Aula – quello che penso è che i volumi che sono stati chiesti sono volumi non realistici, sono eccessivi e che uno sforzo per salvaguardare San Siro va fatto o perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c’è possibilità in qualche modo di salvarlo” che “non vuol dire tenere un monumento ma vuol dire anche farlo funzionare, poi ci sono una serie di altre osservazioni però noi in sostanza vogliamo seguire la nostra attitudine che è fatta di apertura a una rigenerazione della città ma anche di tutela del verde”.