Dedicare il giardino di via Ghini all’altezza di largo Caccia Dominioni, in zona Vigentino, alla memoria di Luca Massari, il taxista morto l’11 novembre del 2010 dopo un mese di agonia in ospedale in seguito alla brutale aggressione da parte di tre balordi che lo vollero “punire” per aver investito con la vettura di servizio il loro cane, a spasso in via Ghini senza guinzaglio. Lo chiede una delibera del Municipio 5 che inoltre ha promosso per il prossimo 11 novembre alle 12,30 una commemorazione pubblica di Massari. “Fare memoria non significa semplicemente avere un ricordo; significa anche e soprattutto voler comprendere quale messaggio trasmette al vivere di oggi, così che la memoria del passato possa insegnare al presente e diventare faro che illumina il futuro – ha detto il presidente del Municipio Alessandro Bramati nell’illustrare la proposta – L’anno prossimo vorremmo che il giardino dove venne aggredito Massari sia a lui dedicato in quanto saranno passati dieci anni dai tragici fatti e, come richiesto dalle regole del Comune, tali iniziative possono essere messe in pratica dopo un decennio dalla morte dei cittadini.” Accanto al ‘monumento albero’ privati istallarono anche una croce di legno con una targa che negli anni si è deteriorata: nei giorni scorsi i cittadini della zona hanno provveduto a sistemarla in attesa che assieme all’intitolazione dei giardini si possa anche realizzare un cippo, come nelle intenzioni del Municipio 5.
“Accogliamo con felicità l’iniziativa del Municipio 5 di dedicare i giardini di di via Ghini alla memoria del nostro collega Luca Massari. Per noi di Taxiblu 02.4040, è sempre un dolore pensare a quanto accaduto a Luca ormai 9 anni fa. Oggi – spiega Stefano Salzani vicepresidente di TaxiBlu – quello del tassista continua ad essere un lavoro altamente a rischio aggressioni ma questo ci sprona ad essere più uniti e forti. Il Memorial Luca Massari, evento calcistico che abbiamo organizzato negli scorsi anni, lo abbiamo fortemente voluto per omaggiare la persona straordinaria che era Luca e soprattutto affinché non ci si dimentichi mai quanto purtroppo gli è accaduto.”