Via Bassini, al via il taglio degli alberi per il nuovo dipartimento di Chimica. Maran: “Intervento contenuto, laboratori a Città Studi sono un bene”

Dopo le proteste delle scorse settimane, con assemblee e flash mob, è iniziato in via Bassini il taglio degli alberi che lasceranno posto al nuovo dipartimento di Chimica del Politecnico. La notizia si è rapidamente diffusa sui social, sulle pagine dei comitati nati per scongiurare il taglio di 140 alberi. Un fronte del ‘no’ che ha raccolto residenti, gruppi di studenti e anche docenti del Politecnico, come Arianna Azzellino che su Facebook commenta: “Con grande arroganza prima ancora di aver fornito il benchè minimo elemento di chiarificazione al Municipio, al quartiere, ai propri dipendenti, il Politecnico stamattina taglia! Chissà se con la stessa disinvoltura siano stati bypassati i permessi richiesti ai comuni mortali per qualsiasi intervento sul verde del Comune. Abbiano fatto partire interrogazioni… speriamo solo che che si arrivi in tempo”. Interviene anche la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Patrizia Bedori: “Stanno tagliando gli alberi del parchetto Bassini a Milano. Il primo è andato…Lunedì avevo depositato una richiesta per convocare una commissione, ma evidentemente il Politecnico ha deciso di iniziare ad abbattere i 140 grandi alberi del parco di via Bassini. Ma qualcuno ha fatto la valutazione di impatto ambientale? Qualcuno sa che quel parchetto è un polmone verde? Che ha una funzione sociale visto che per molta parte dell’anno gli studenti si aggregano e vanno a mangiare o studiare all’ombra dei grandi alberi? Non ha valore tutto questo? Che tristezza. Assessore Maran, presidente Monguzzi bolccateli! Il 26 novembre anche il Municipio 3 lo ha chiesto, come mai il Rettore non ha ricevuto nulla?”

Sul tema è intervenuto l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, interpellato a margine della conferenza stampa di presentazione di “Reinventing Cities”.”Intanto è un intervento che prevede la realizzazione di laboratori di Chimica per il Politecnico. Io credo che ci sia un punto di partenza, cioè non si può pensare che città studi venga condannata a ospitare solo le lezioni come si faceva un tempo e che ogni volta che uno deve fare un laboratorio o va a Mind o deve andare in Bovisa. E quindi a me sembra positivo che si facciano laboratori innovativi anche a Città Studi. Il Politecnico ha cercato di ridurre maggiormente possibile l’impatto. Il taglio è molto inferiore rispetto a quello che viene denunciato. Una trentina di alberi non centocinquanta. Quindi ovviamente come per tutti gli interventi è normale che ci sia una contestazione. Credo che l’esito di dire che i laboratori di Chimica a Città Studi ma si fanno in un altro quartiere o che non si fanno proprio, sarebbe sbagliato”.