Senzatetto trovato morto a Molino Dorino, probabile causa il freddo. L’appello del sindaco: “Nei centri di accoglienza c’è posto”

Il centro di via Giorgi inaugurato oggi (Foto Mianews)

E’ stato trovato morto, sulla sua carrozzina, stamani intorno alle 7.40 a Milano Dorino. Si tratta di un 64enne di origine rumena, il cui corpo senza vita era coperto da un piumone. I medici intervenuti hanno constato il decesso, apparentemente per morte naturale. Non sono stati evidenziati segni di ipotermia anche se il freddo potrebbe essere la causa del decesso.
Appresa la notizia, il sindaco Giuseppe Sala Il sindaco Beppe Sala,intervenuto stamani a Rtl 102.5, ha lanciato l’appello a cittadini e senza dimora per l’arrivo del freddo: “Abbiamo tanti posti letto liberi nei centri dell’emergenza freddo, chiedo ai cittadini di invitare queste persone che dormono per strada ad andarci. Non possiamo obbligarli, certo, ho chiesto alla mia squadra di intensificare il dialogo con i senza fissa dimora, ma la speranza è che magari il singolo cittadino riesca a convincerli”.

Tudor Nica, il senzatetto di 64 anni trovato senza vita stamani a Molino Dorino, era conosciuto dai servizi del Comune da diversi anni. Molte volte, infatti, l’uomo, in sedia a rotelle, era stato intercettato dalle unità mobili coordinate dall’Assessorato alle Politiche sociali che ogni notte perlustrano la città per monitorare la situazione dei senza dimora e convincerli ad accettare un posto nelle strutture. Dall’Assessorato si apprende che l’uomo anche la scorsa notte aveva rifiutato di parlare con l’equipe intervenuta e pronta a portarlo in un centro per senzatetto. Nel febbraio 2019, viste le sue condizioni di salute precarie, l’uomo era stato ricoverato per un mese nella struttura comunale dedicata al ‘post acute’, ma anche in quel caso era andato via spontaneamente. Nel 2016 aveva fatto ritorno in Romania, aiutato da un’associazione ma era rientrato in Italia dopo poco tempo. Ultimamente questa volontà di tornare nel suo paese era tornata a manifestarsi, anche se non era chiaro quanto fosse reale. L’Assessorato ricorda, infine, che solo le strutture per l’accoglienza dei senza dimora sono aperte anche a persone senza documenti in regola. Per tutte le altre strutture pubbliche specializzate, le norme non permettono invece il ricovero.