Lunedì 16 dicembre al circolo Arci Bellezza, nell’ambito delle iniziative per il 50esimo della strage di piazza Fontana, si svolge una serata dedicata alla memoria del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli con la presentazione dell’Archivio “Licia Pinelli”. Licia Rognini, la moglie di Pino Pinelli, in 50 anni ha, infatti, raccolto 5.000 articoli dedicati alla figura del marito e alla strage di piazza Fontana: la raccolta di tutti gli articoli dà vita all’Archivio, da cui il Centro Studi Libertari ha fatto nascere il progetto di pubblic history “Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti” per raccogliere materiali, documenti, memorie riguardanti la figura di Giuseppe Pinelli, la sua vita e le circostanze della sua morte.
Nell’occasione sarà anche proiettato il documentario d’animazione “Pino, vita accidentale di un anarchico” di Claudia Cipriani racconta la storia di Pinelli a partire dai ricordi di Claudia e Silvia, le figlie di Pino, che nel 1969 avevano 8 e 9 anni. Il film si conclude il 9 maggio del 2009 quando la famiglia viene ricevuta al Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano che, in quell’occasione, definì Pinelli “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana”. Durante la serata sarà possibile sostenere la produzione del film. Proiezione ore 21, via Bellezza 16/A, Milano.
Lo scopo del progetto di pubblic history “Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti” – spiegano i promotori – è quello di raccogliere materiali, documenti, memorie riguardanti la figura di Giuseppe Pinelli, la sua vita e le circostanze della sua morte; tracciare l’impatto che esse hanno avuto sulle coscienze di tanti e cercare di ricostruire il complesso percorso fatto di mobilitazioni, campagne di controinformazione, ma anche di opere d’arte, storie di vita e idee, un percorso che ancora oggi non si è concluso. I materiali vengono poi organizzati e resi disponibili a chiunque mediante una piattaforma online, raggiungibile all’indirizzo unastoria.archiviopinelli.it, in modo che possano contribuire a creare percorsi, memorie e nuove storie. Una componente importante del progetto “Pinelli: una storia” è la catalogazione e pubblicazione online dell’archivio di Licia Rognini, moglie di Pino Pinelli. L’Archivio Licia Pinelli è composto principalmente da circa 5.000 ritagli stampa inerenti le indagini sulla strage di piazza Fontana, i processi, le inchieste riguardanti la morte di Pinelli, le manifestazioni, le vicissitudini processuali e private di Pietro Valpreda; in una parola, qualsiasi articolo su Giuseppe Pinelli, i fatti di Piazza Fontana e più in generale la strategia della tensione pubblicato sulle principali testate italiane (ma anche alcune minori e di movimento) tra il 1969 e il 2015. Questi articoli sono stati in buona parte digitalizzati da Licia stessa per sottrarli all’inevitabile usura del tempo, e l’Archivio Pinelli si è occupato di ordinarli, catalogarli e renderli disponibili. Siamo felici di poter annunciare che una buona parte di questi ritagli stampa, circa 2500, sono oggi disponibili online per la consultazione da parte di chiunque fosse interessato. Oltre all’Archivio Licia Pinelli, il progetto “Pinelli: una storia” comprende anche un archivio di testimonianze, resoconti, “flussi di memoria” personali che permettono per così dire di ricostruire, attraverso la figura di Pinelli, la memoria collettiva di un’epoca di fondamentale importanza per la storia italiana (e quindi anche per il presente): quella degli anni della contestazione e della strategia della tensione. Il progetto si occupa di raccogliere queste testimonianze, ma lo sforzo è quello di recepire stimoli e segnalazioni, in modo da costruire una storia viva, dialogata, dal basso, e non ideologica.