“In un anno sono state sgomberate 507 abitazioni occupate abusivamente a Milano”. Lo ha detto il prefetto di Milano Renato Saccone questa mattina a margine del convegno “Prefetture e prevezioni delle infiltrazioni criminali”. Rispetto al patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, gestita da MM e Aler, a Milano, “il punto l’abbiamo fatto il 1° gennaio 2019 ed erano 4.487 abitazioni occupate abusivamente. Adesso sono 3.980, 507 in meno”, ha spiegato Saccone. Riguardo agli obiettivi, ha detto il prefetto, “l’obiettivo lo definiamo strada facendo. Abbiamo raggiunto quello che volevamo, ossia scendere sotto le 4mila occupazioni”. Le zone dove si è intervenuto quest’anno sono in particolare Giambellino, Lorenteggio e via Quarti.
“D’intesa anche con la Regione stiamo progettando un intervento che non sia più su singole abitazioni, ma su scale, per procedere con lo sgombero e la riqualificazione, così come abbiamo fatto in Lorenteggio”, ha quindi spiegato il prefetto, indicando i prossimi passi: “Nei prossimi mesi agiremo più su quelle aree periferiche importanti dove non c’è la singola occupazione, ma ci sono intere scale e compendi un po’ degradati” Tra i prossimi sgomberi ci saranno “via Bolla, via Gola, e alcune parti di San Siro. Nel dettaglio lo decideremo insieme con Comune, Regione e Prefettura”, spiega Saccone.
“Abbiamo dati migliorati sulle occupazioni. Da quando anche il prefetto Saccone ha cominciato a controllarli, mi ha mostrato dei dati che segnano un deciso miglioramento. Ciò nonostante c’è ancora molto da fare. E andare avanti vuol dire anche gestire problemi sociali conseguenti. Però finalmente si è invertita la tendenza. Dall’ultima fase, ci sono state parecchie centinaia di riduzioni di appartamenti occupati”. Ha commentato così il sindaco Giuseppe Sala i dati sugli sgomberi delle occupazioni abusive nelle case popolari, annunciati questa mattina dal prefetto Renato Saccone.