Frenate improvvise in metropolitana, Atm: entro gennaio modifica dei sistemi di sicurezza sulla M1

Entro il 31 gennaio il sistema di sicurezza dei ventisei treni Leonardo della M1, i convogli della linea rinnovati per Expo 2015, verrà modificato per eliminare le frenate brusche. E’ quanto è stato annunciato questo pomeriggio da Atm nel corso della commissione consiliare Mobilità e Trasporti con all’ordine del giorno “Frenate Metropolitana”. In particolare Arrigo Giana, direttore generale di Atm, ha spiegato che “gli effetti troppo intensi delle frenate, dovute a una decelerazione troppo forte, verranno mitigati utilizzando quattro pattini elettromagnetici anziché gli attuali dodici”. I pattini elettromagnetici infatti sono quei dispositivi presenti sul treno che scendono sulle rotaie aumentando ‘a dismisura’ la capacità di attrito dei freni. “Questo sistema verrà in questo modo addolcito, attivando solo quattro dei dodici pattini, laddove gli standard di sicurezza lo permettano”, spiega Giana. “Di fronte a situazione improvvise, in cui sia necessario mettere in moto l’intera capacità ‘frenatoria’ dei treni, il sistema continuerà ad attivare tutti e dodici i pattini”, ha aggiunto il direttore di Atm. Proprio oggi il primo treno Leonardo modificato è in esercizio ed entro il 31 gennaio 2020 verranno completati i lavori di modifica su tutti i 26 treni Leonardo di Linea M1. A luglio Atm aveva depositato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la proposta di modifica dei treni, dopo alcuni test, l’azienda del trasporto pubblico ha ottenuto il nulla osta tecnico per la modifica dell’attivazione dei pattini elettromagnetici in frenatura di emergenza. “Parallelamente”, ha spiegato Giana, “Atm procede con le fasi di test per ottenere il nulla osta tecnico anche per i treni Leonardo della linea M2”. Mentre il sistema di segnalamento di M1 è fornito da Alstom ed è automatico, quello della M2, a marcia manuale, è fornito da Hitachi (ex Ansaldo STS). Tra gli altri interventi messi in campo da Atm in questi mesi, Giana ha ricordato “la rimozione delle porte di banchina a Sesto San Giovanni che creavano interferenze al sistema di emergenza, attivando la frenata improvvisa”.