Coronavirus, consiglieri comunali lontani da Palazzo: tra ‘call’, informazioni e aiuto ad anziani

Il consiglio comunale di Milano (foto d'archivio)

L’aula consiliare di palazzo Marino è chiusa per l’emergenza coronavirus, ma l’attività dei consiglieri comunali di Milano continua al “telefono” e in modalità “virtuale”. “È da sabato che non metto piede fuori di casa”, racconta Alessandro Giungi, consigliere comunale del Pd, tra gli ‘stacanovisti’ di Palazzo Marino per numero di presenze e avvocato di professione: “Ho interrotto la mia attività forense per il momento. Ora bisogna stare a casa e la mia attività politica consiste principalmente in questo: nel far capire alle persone che si deve evitare di uscire se non per esigenze alimentari o sanitarie come è previsto dal decreto”. Intanto Giungi si dedica a “fare il papà a tempo pieno” e a “rispondere ai cittadini, sui social o telefonicamente, che mi contattano per avere informazioni specifiche su come comportarsi in queste settimane. Le comunicazioni che posso dare sono quasi tutte di carattere istituzionale”. Anche la sua collega di banco del Pd, Alice Arienta, si è data all’attività “telefonica”: “Sto passando il tempo a spiegare che bisogna stare a casa. Mi arrivano richieste di cittadini che vogliono fare una passeggiata al parco. La mia risposta è categoricamente no. Non si deve uscire”. Arienta è impegnata anche a organizzare “conference call tra mamme e bambini che non possono uscire o vedere i propri compagni di scuola” e “ora sto pensando ad un gruppo whatsapp per il condominio”. Il giovane consigliere della Lega, Gabriele Abbiati è a casa e lavora in modalità “smart working”. “Quello che posso fare ora è continuare a informarmi in maniera corretta, fare da tramite, capire quali sono i problemi dei cittadini che mi contattano e cercare di sollecitare perché vengano risolti. La battaglia politica della Legaa Milano è arrivare alla gratuità di Area C in breve tempo”, spiega Abbiati. Mentre Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, anche lui chiuso in casa in queste giornate, sta cercando di “raccogliere le mascherine e trovare il modo di distribuirle alle persone. Dato che in questo momento c’è carenza e difficoltà nel reperirle”. Quando può, De Chirico consegna “confezioni d’acqua ai cittadini anziani che non devono uscire di casa” e per “quanto riguarda l’attività politica, come Forza Italia stiamo cercando di aiutare i disabili che in questo momento sono a casa da soli. Il loro accudimento dovrebbe rientrare nel congedo parentale, così da permetterne l’assistenza”. Niente più riunioni per i gruppi consiliari che hanno scelto per ragioni di sicurezza di non vedersi, ma di tenersi aggiornati tramite messaggi sui “gruppi whatsapp dei partiti”. “Il nostro impegno politico continua rispondendo a domande di tutti i tipi”, sottolinea Carlo Monguzzi del Pd che racconta di “passare le giornate in casa a pulire e a chiarire ai cittadini le specifiche dell’ordinanza”.