Coronavirus, in Lombardia al via sperimentazione con il farmaco per l’artrite. Proseguono interventi per liberare posti negli ospedali e reclutare personale. Sulle mascherine “basta sciacalli”

“Stiamo sperimentando con un progetto che definiremo lunedì il medicinale per l’artrite” nella cura del coronavirus “e il riscontro che stiamo avendo è positivo”: lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera aggiornando sul coronavirus in conferenza stampa.

Sono 172 i pazienti, tra gravi e meno gravi, trasferiti negli ultimi due giorni dagli ospedali lombardi più sotto pressione (Crema, Lodi, Voghera Iseo, tra quelli citati) per l’emergenza coronavirus in altre strutture della regione. Lo ha riferito l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, riferendo sulle maggiori criticità dell’emergenza, ovvero i posti letto da liberare e il personale da assumere. In particolare, 91 pazienti sono stati trasferiti in altri ospedali da quelli dove c’e’ maggiore afflusso di pazienti covid e 81 pazienti in condizioni migliori sono stati trasferiti in strutture sociosanitarie del territorio.

Per quanto riguarda il “reclutamento di personale” per gli ospedali lombardi, una delle grandi criticità per l’emergenza coronavirus, sono arrivate 1.600 domande di cui sono state selezionate 692 che comprendono 68 medici, 137 specializzandi, 74 medici neolaureati e oltre 300 infermieri. “Un bellissimo segnale”, ha riferito l’assessore al Welfare Giulio Gallera sottolineando che “oggi abbiamo bisogno di persone che entrano in una situazione complicata, servono persone che accettano di entrare per dare un contributo di cui la Lombardia e la storia gliene sara grata”. L’obiettivo è introdurre personale anche pronto per questo “verrà inserita nel decreto legge anche la possibilità di avere personale dall’estero”, bypassando le questioni sull’equipollenza dei titoli, ma chiedendo di fatto la sola iscrizione all’albo del proprio Paese. Gallera ha riferito che già sono avviati contatti in questo senso con Venezuela, Cina e Cuba, spiegando di aver avuto una lista di medici venezuelani e di aver “parlato con il presidente cubano”.

“Le nostre email sono intasate anche da chi purtroppo si sta approfittando, sta facendo del vero e proprio sciacallaggio cercando di venderci materiale o si intromette e si interpone nelle nostre trattative.” Lo ha detto l’assessore al Bilancio Davide Caparini, nel corso della video conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus in Lombardia, in merito all’approvigionamento di sistemi sanitari e di protezione individuale come le mascherine. “E’ una cosa indegna da parte di qualsiasi essere umano. Chiedo di smettere, dobbiamo fare il nostro lavoro, dobbiamo pensare alla sicurezza delle nostre famiglie, del nostro personale e dei nostri cittadini e non è il momento di fare questi atti vili.”