Coronavirus, lo stop ai lavori pubblici: il ‘fermo’ per 124 cantieri, attivi solo quelli essenziali. Manutenzione del verde al minimo

L'Open Day al cantiere della stazione Linate della M4

Ci sono 24 cantieri ancora attivi a Milano per mandare avanti i lavori pubblici “essenziali”, “urgenti”, per motivi di “sicurezza”, o che sono attinenti ai “servizi sanitari o di protezione civile”. Mentre sono 159 quelli sospesi a causa dell’emergenza coronavirus. Lo ha comunicato l’assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici Marco Granelli oggi nel corso della commissione consiliare sul tema cantieri, in videoconferenza.
“Il quadro si è evoluto a seconda dei provvedimenti che sono stati man mano emessi. I primi provvedimenti fino all’11 marzo non hanno impattato direttamente sui cantieri, cioè non hanno impedito la chiusura di le attività professionali e produttive. Hanno però cominciato a creare alcuni problemi ad alcuni cantieri, perché il lavoratori provenienti da altri territori hanno avuto difficoltà a raggiungere Milano, quindi alcune imprese hanno cominciato a chiedere le prime sospensioni per problematiche indirette. La situazione è cambiata notevolmente con l’ordinanza regionale del 21 marzo e con il dpcm del 22 marzo, perché in questo caso si è intervenuti a limitare numerose attività lavorative”, ha spiegato Granelli.

CANTIERI M4 –  “Abbiamo cercato di mantenere in piedi l’attività dei lavori della M4, ma i problemi sono molto drammatici e non possono che aver ripercussioni sui lavori. Solo quando avremo chiaro la situazione, sapremo quanto sarà il ritardo che sicuramente in questi giorni abbiamo accumulato”. Così ha commentato Fabio Terragni, presidente della M4 la sospensione dei lavori della M4 a causa dell’emergenza coronavirus, nel corso della commissione consiliare Lavori Pubblici e Urbanistica di questo pomeriggio che si è svolta in videoconferenza. In particolare nel corso della commissione è stato ricordato che dall’8 marzo le due talpe escavatrici tbm, attualmente ferme rispettivamente all’altezza del manufatto Vettabbia e della Stazione De Amicis, sono state fermate a causa dell’esodo di molti lavoratori provenienti dalle regioni meridionali. Dalla prima settimana i lavori sono proceduti a ritmo ridotto con una capacità del 30% in meno rispetto ai mesi precedenti. “Alcune attività erano andate avanti, ma con l’ordinanza del ferma cantieri del 22 marzo, è stato fermato tutto”, ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Granelli. E’ stato disposto il rientro di 70 lavoratori ai rispettivi domicili. Rimangono attive circa 100 persone (per 55 cantieri e 2 campi base) di cui 40 ospitate negli alloggi dei campi base.

MANUTENZIONE VERDE – Le attività di manutenzione del Verde “sono sospese, tranne quelle che hanno un’attinenza specifica con la manutezione delle strade e del tpl, laddove cioè il verde potrebbe precludere la circolazione del traffico pubblico e privato. Stiamo valutando con la Prefettura gli aspetti di impatto igienico sanitario, perché avere una vegetazione che cresce, se la sospensione durerà a lungo, potrebbe crearci dei problemi” Lo ha spiegato l’assessore alla Mobilità e ai Lavori Pubblici Marco Granelli oggi nel corso della commissione consiliare sul tema cantieri durante l’emergenza coronavirus, in videoconferenza. In particolare per l’area Verde, è emerso nel corso della commissione il problema delle allergie connesso alla manutenzione e al taglio della vegetazione. Secondo la disposizione del direttore generale del Verde l’intervento manutentivo “essenziale” potrebbe essere molto ridotto, invece di tagliare ogni 15 giorni, il taglio potrebbe essere eseguito ogni mese. Ma da Palazzo Marino assicurano che “verrà garantito un minimo di manutenzione del verde per evitare le forme di allergia o il proliferare delle zanzare”. Sul tavolo anche la possibilità di individuare le aree dove si formano le allergie, per disporre il taglio. E’ stato ricordato che diverse amministrazioni della provincia di Milano, come Pioltello, il Verde è considerato un servizio essenziale.