Agenti immobiliari tornano al lavoro. Anama: Segnali incoraggianti per il settore, cresciuta l’attenzione al tema casa

“Il mattone, da sempre considerato un bene rifugio, sembra non volersi smentire neanche in questo difficile momento: seppur con molte incognite stiamo ricevendo raccoglie feedback incoraggianti”. Lo dichiara Andrea Painini, vicepresidente nazionale di Anama, l’associazione degli agenti immobiliari di Confesercenti che raggruppa le principali reti organizzate del settore. “La ripresa delle agenzie immobiliari a far data dal 4 maggio, nonostante le molte limitazioni dettate dalla restringente normativa nazionale come l’impossibilità di sopralluoghi in case abitate, ha mostrato segni che possono far ben sperare. – spiega Painini – Nella grandi città e in alcune località turistiche sono tornati sul mercato delle locazioni parecchi appartamenti prima destinati allo ‘short rent’ che oggi, a causa del pesante calo dei flussi turistici, risulta essere meno redditizio. I numerosi giorni di lockdown hanno stimolato la voglia di una casa più rispondente alle esigenze della famiglia, con rinnovati interessamenti verso spazi esterni (balconi, terrazzi, giardini) e locali ad uso studio. Nonostante i tassi d’interesse dei mutui siano rimasti in linea con il periodo pre-Covid e quindi l’accesso al credito rimanga una modalità ancora molto utilizzata, le preoccupazioni sono date dalla difficoltà nell’ottenere credito per molti italiani che si trovano in una situazione di lavoro precaria o in cassa integrazione e dagli ingorghi delle pratiche nelle banche già sovraccaricate di lavoro. Gli agenti immobiliari, nella speranza che finisca presto questa gimkana di normative che sta limitando in maniera sostanziale la loro operatività, si sono attrezzati per offrire servizi di qualità in totale sicurezza: ovvero ricorrendo a visite virtuali e utilizzando un severo disciplinare igienico/sanitario per le attività in presenza”, conclude il vicepresidente nazionale di Anama.