Circoli e locali di musica dal vivo, dopo l’Ohibò raccolte fondi e campagne di sostegno per scongiurare le chiusure

Un altro circolo Arci a Milano, dopo l’Ohibo’ di via Benaco, a rischio chiusura. La Scighera, in Bovisa, per scongiurare il rischio di chiudere dopo 14 anni di attività lancia una raccolta fondi. “La Scighera che da 14 anni esiste e resiste nella bella periferia nord sta traballando. Ecco che per immaginare di ripartire a settembre con un denso programma abbiamo bisogno del vostro aiuto, di un piccolo dono che ci permetta di dimminuire i debiti accumulati, riorganizare gli spazi, dotarci di tutti i presidi sanitari per far ripartire il circolo”, spiegano dal locale. Le conseguenze del lockdown stanno colpendo molti locali di Milano e non solo, ma soprattutto circoli e realtà associative che propongono principalmente spettacoli e musica live sono oggi i più in difficoltà. Spesso spazi pensati non come ristoranti, aperti da giovani, con programmazioni alternative e gruppi emergenti, piccoli locali con quel clima “underground” che ha fatto di Milano una città simile alle grandi capitali europee per offerta di locali alternativi. Al Serraglio, in zona Ortica, provano a resistere anche se si augurano che “la parete ripida” che stanno affrontando non diventi “di vetro”. Decine gli eventi annullati: il Serraglio, per esempio, ha chiuso per il covid poco prima di un concerto di Bugo che, a pochi giorni dal festival di Sanremo, avrebbe senz’altro registrato presenze e incassi importanti. Le mancate entrate di questi mesi hanno messo in ginocchio il Nidaba Theatre di via Gola, tempio della musica rock e blues live che, grazie a un pubblico affezionato, ha raccolto in pochi giorni oltre 13mila euro di donazioni per ripartire appena sarà possibile. A Rozzano ha chiuso il circolo Svolta, un presidio di musica dal vivo, soprattutto genere metal e punk, che per una decina di anni ha animato una zona difficile dell’hinterland di Milano. La scure del covid minaccia di colpire anche lontano da Milano: uno su tutti lo storico Bloom di Mezzago, in Brianza. In 33 anni ha ospitato gruppi poi affermatisi come Green Day e Nirvana, concerti entrati nella storia del locale che resiste da 33 anni e ora continua a farlo con una campagna #salvaBloom. Per tutti i sopravvissuti fino ad oggi la speranza e la richiesta è di riuscire a ripartire e recupetare prima che, come successo al circolo Ohibò, si abbassi la saracinesca definitivamente.