Comunali 2021, Salvini ‘accende’ la competizione a un anno dal voto: “Non mi candido ora, abbiamo più nomi per battere Sala”. Maran: “Milano merita di meglio”

La presentazione degli interventi con il ministro Matteo Salvini, il vicesindaco Anna Scavuzzo e l'assessore Stefano Bolognini

“Se il buon Dio mi dara’ una vita normale e serena prima torno al governo e sistemo alcune cose e poi chiudo in bellezza come sindaco di Milano, se i milanesi vorranno”, ma “c’e’ tempo” e “l’anno prossimo sarà qualcun altro a battere Sala”.  Per il candidato sindaco alle comunali 2021, “siamo gia’ in contatto non con una, ma diverse persone che hanno voglia di accettare la sfida. E’ per me motivo di grande orgoglio”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, interpellato sulle elezioni comunali di Milano a margine di un incontro con gli autotrasportatori di FAI-Conftrasporto. Salvini ha specificato di non volere fare nomi e che sui giornali “leggo nomi bizzarri”. Per la scelta del candidato, ha anche spiegato che alcuni di questi nomi “li incontro gia’ questa settimana”, e sull’avversario ha aggiunto “ammesso e non concesso che Sala si ricandidi” perché “lo vedo su altri lidi, le sue polemiche con il governo mi fanno intuire che il Comune di Milano gli stia stretto e ambisca ad altre cariche e incarichi”.

“Ieri avevo chiesto a Matteo Salvini, visto che è cosi bravo a chiacchiere, che ci sfidasse direttamente lui al Comune di Milano, invece dell’ennesimo manager che sparirà un giorno dopo la sconfitta. Oggi risponde che ha altro da fare e si candiderà Sindaco solo a fine carriera… un po’ come quando Del Piero è andato a giocare in Australia. Milano merita di meglio, per fortuna Milano con Beppe Sala ha già di meglio”. Lo scrive su Facebook l’assessore comunale Pierfrancesco Maran (Pd), commentando le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini. “Salvini dice che non si candida a sindaco di Milano, almeno per il momento. Le verità sono tre. Una l’ha detta Pierfrancesco Maran: Salvini chiacchiera ma alla fine è privo di coraggio. L’altra, più amara, è che Salvini sarà il burattinaio di ogni candidato di destra. La terza è che per la terza volta, comunque, a Milano lo batteremo”, commenta  l’europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino.