Milano fa bene: azioni e campagne per l’emergenza Coronavirus

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio soprattutto nella difficile fase dell’emergenza Coronavirus.

Nolo Festival e corsi d’italiano: cercansi volontari

Numerose sono le associazioni milanesi che in questa estate chiedono supporto ai cittadini per qualche ora di tempo libero da dedicare al volontariato. Ne segnaliamo due che meritano di essere conosciute.
Disponibilità dall’8 al 13 settembre ed età tra i 18 e i 35 anni sono le caratteristiche richieste ai volontari dal Nolo Fringe Festival, rassegna di arti performative alla sua seconda edizione, che l’associazione culturale Bardha Mimòs ETS organizza nel quartiere di Nolo (Nord Loreto). I volontari saranno impegnati nel supporto a diverse mansioni: maschere, informazioni pre-spettacolo, rapporti con le compagnie, distribuzione di cartoline e programmi, allestimenti. Per info: www.nolofringe.com e per candidarsi: promozione.milano@csvlombardia.it
Due ore alla settimana per i mesi di luglio e agosto è invece l’impegno richiesto dalla onlus Abarekà Nandree che organizza corsi gratuiti di italiano, semi-individuali in presenza o da remoto, per adolescenti e adulti stranieri che necessitano di migliorare il loro livello di conoscenza della lingua ma non hanno la possibilità di pagare corsi privati. Per info e per candidarsi: info@abareka.org

CBM Italia: dialoghi su disabilità e cooperazione

Quali lezioni ha imparato la cooperazione internazionale italiana dalla pandemia Covid-19 e come sta lavorando per evitare che le conseguenze del post emergenza annullino i progressi fatti per l’inclusione delle persone con disabilità? Sono questi i quesiti a cui vuole rispondere il seminario online “Leave no one behind ai tempi del Covid-19. Dialogo su disabilità e cooperazione internazionale” organizzato da CBM Italia, che dal 2001 si occupa di prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e di inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia. Il webinar, in programma il 15 luglio alle ore 16, vuole essere un momento di confronto in cui persone disabili raccontano la propria esperienza in Italia dialogando con alcuni responsabili di ONG italiane attive nella tutela dei diritti delle persone con disabilità all’estero. “Il principio Leave no one behind è la promessa centrale e trasformativa dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: esso impegna l’Italia, così come tutti gli altri Paesi, ad affrontare discriminazioni e diseguaglianze che minano i diritti di ciascuno, inclusi quelli delle persone con disabilità” sottolineano da CBM Italia. “L’esperienza del Covid 19 in Italia ha messo drammaticamente in luce come in tempi di crisi, tra barriere comportamentali e istituzionali, i diritti delle persone con disabilità siano stati gli ultimi a ricevere attenzione”.
Intervengono: Enrico Mantegazza, vicepresidente di LEDHA; Francesco Giulietti, coordinatore Paese per CBM Etiopia; Vincenzo Racalbuto, titolare della sede di Khartoum in Sudan di Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo; Francesca Ortali, responsabile dei Progetti all’Estero dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau; Mina Lomuscio, referente per la Disabilità dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.  Registrarsi al webinar sulla piattaforma Zoom.

A Milano alloggio solidale con La Cordata

Un alloggio a prezzo calmierato in cambio di tempo per gli altri: l’originale proposta arriva da La Cordata, cooperativa sociale che da 30 anni offre a Milano servizi di accoglienza, accompagnamento sociale ed educativo per chi vive in difficoltà. Nello stabile di via Zumbini 6, in zona Barona, La Cordata mette a disposizione di uno studente fuori sede una sistemazione al costo di 250 euro al mese con la richiesta che dedichi un po’ del suo tempo alle attività ricreative organizzate per gli ospiti. La ricerca è rivolta a persone di età compresa tra i 19 e i 24 anni; chi fosse interessato può scrivere a eleonora.rubino@lacordata.it inviando il curriculum vitae accompagnato da una lettera di presentazione.

Mission Bambini: educatori a domicilio per famiglie in difficoltà

Educatori a domicilio e attività all’aperto per bambini di 0-6 anni: sono i due principali progetti organizzati da Fondazione Mission Bambini per 900 famiglie in tutta Italia, di cui 190 solo a Milano, che hanno preso il via in questi giorni e sono in programma fino alla fine dell’anno. Le famiglie beneficiarie vivono in contesti di degrado economico ed educativo, e necessitano di azioni specifiche di supporto per affrontare questi mesi di emergenza, che “hanno acuito le disuguaglianze sociali in contesti di povertà materiale già in grande difficoltà, aumentando il rischio di creare danni indelebili nei bambini che vivono anche una condizione di povertà educativa, sinonimo di emarginazione sociale, carenza di cultura e di valori. Mission Bambini interviene in questi contesti difficili per far uscire dall’abbandono e dalla discriminazione questi bambini che saranno la futura generazione di adulti” specifica il direttore generale Sara Modena.
Gli educatori domiciliari sono presenti due volte alla settimana a casa delle famiglie per garantire l’accompagnamento educativo dei bambini e monitorare la loro condizione di salute, fisica e psicologica: un doppio supporto che serve a fornire alle famiglie gli strumenti più adatti alla gestione della quotidianità.
Le attività educative all’aperto hanno ripreso nel rispetto delle regole del distanziamento sociale: i bambini, in piccoli gruppi e accompagnati da un educatore, hanno la possibilità di svolgere ogni giorno sport e giochi all’esterno, ritrovando quel tempo e quel benessere psicofisico che nasce proprio dal contatto con educatori e compagni.

Fondazione Bracco: A pari merito, dialoghi con esperte

La Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, l’economista ex Ministra del Lavoro Elsa Fornero e la virologa Ilaria Capua (direttrice One Health Center of Excellence Università della Florida) sono le protagoniste dell’appuntamento in diretta streaming ideato da Fondazione Bracco per martedì 7 luglio, ore 18, dal titolo “A pari merito”. Un’occasione di confronto, come spiegano gli organizzatori, “sulle criticità del mercato del lavoro femminile a seguito dell’emergenza epidemiologica e soprattutto sulle opportunità che questa fase potrebbe aprire se preparate, condivise e agite a livello politico, economico, sociale, culturale”.
Il dialogo tra le tre autorevoli voci femminili è realizzato in collaborazione con il progetto #100esperte, che si propone di dare voce e visibilità all’expertise femminile italiano e che dallo scorso marzo promuove la campagna video #unosguardosulfuturo in cui scienziate, economiste ed esperte di politica internazionale propongono il loro punto di vista competente sull’attuale situazione. Modera il giornalista Simone Spetia.

Scatti d’autore per aiutare i malati indigenti del Policlinico

“Milano 1986”, uno degli scatti più celebri di Gianni Berengo Gardin, è tra le 67 fotografie che altrettanti artisti hanno donato all’Associazione per il Policlinico Onlus di Milano per raccogliere fondi e sostenere i pazienti colpiti dal coronavirus e sottoposti a sorveglianza sanitaria che vivono in condizione di disagio economico.
“C’è un altro Covid, che non è il virus che colpisce il fisico, ma forse più subdolo e sommerso: quello che spesso getta nello sconforto moltissimi pazienti che devono essere seguiti per monitorare l’eventuale sviluppo del contagio ma che non hanno neppure il denaro per pagare l’ambulanza per andare in ospedale e tornare a casa. Ritengo, oggi più che mai, necessario un percorso obbligatorio che oltre un supporto economico possa dare un concreto sostegno psicologico affinché nessuno si senta dimenticato. Ne avremo tutti un beneficio sanitario e sociale”, spiega Claudia Buccellati, presidente dell’associazione.
Le fotografie sono acquistabili al prezzo di 100 euro sul sito www.viraliweb.com, vengono consegnate a casa stampate su carta Hannemule Matt in formato 20×30.

Associazione Marcoli, 5 video per riflettere sul Covid

“Il momento storico che stiamo vivendo può avere conseguenze psicologiche gravi sull’equilibrio degli individui, sulla loro capacità di rapportarsi agli altri e prestare aiuto ai soggetti più fragili, sulla possibilità di capire e dare un senso a ciò che minaccia di travolgerci” sottolinea la psicologa e psicoterapeuta Marisa Bonomi, responsabile scientifica dell’associazione Monsignor Marcoli di Brescia. “Tolti dalla routine usuale, lo stato d’animo più diffuso oggi tra le persone sembra essere quello della confusione e del disorientamento, accanto al desiderio di ritornare a una parvenza di ‘normalità’. È dei giorni scorsi un motivo di grande sconcerto: alcuni fra i più noti virologi o epidemiologi, quotidianamente presenti sugli schermi televisivi, annunciano la fine a breve della pandemia, mentre altri fanno previsioni fosche sul ripresentarsi del coronavirus dopo l’estate. L’unica cosa certa… è l’incertezza del domani che ci aspetta”.
Parte da qui l’iniziativa “Piccole riflessioni per apprendere dal Covid-19” dell’associazione Marcoli, impegnata da anni a fianco delle famiglie di non udenti italiani e stranieri in situazioni di particolare difficoltà: 5 video, disponibili sul sito e la pagina Facebook, che cercano di fare chiarezza sul periodo che stiamo vivendo, con particolare attenzione alle dinamiche psicologiche delle persone. Un progetto rivolto alle persone sorde (ogni video è disponibile sia in versione verbale sia in LIS – Lingua dei Segni Italiana) ma utile a tutti i cittadini.
Appuntamento l’11 luglio con il video “Come fronteggiare le crisi e attivare le nostre risorse. Guardare le cose da un altro punto di vista”, mentre il 18 luglio spazio ai più piccoli con “Come i bambini risentono dell’ansia dei genitori, come parlare loro delle difficoltà che ci troviamo ad affrontare”. Si termina il 25 luglio con “Il coronavirus e i nostri anziani. Ripensare alla struttura della famiglia occidentale. Il ruolo dei nonni nella famiglia delle società tradizionali (India-Nigeria)”- Per info: segreteria@associazionemarcoli.it.

Fondazione Catella: tornano i laboratori nella natura

Tornano i workshop dedicati ai più piccoli organizzati dalla Fondazione Riccardo Catella, dove l’agronoma Francesca Oggionni insegna ai bambini a prendersi cura degli ortaggi all’interno degli Orti Didattici nel giardino di via de Castilla 28 a Milano.
Fino al 9 settembre, i piccoli partecipanti potranno conoscere e sperimentare i segreti dell’orto grazie a lezioni e attività pratiche direttamente sul campo: si parte dall’imparare a piantare pomodori e basilico per arrivare a cavolo nero, cavolfiore e spinaci. I laboratori sono dedicati ai bambini dai 6 agli 11 anni e si svolgono il mercoledì dalle 16.30 alle 17.30; si consiglia un abbigliamento comodo. La partecipazione è consentita a persone senza sintomatologia da infezione respiratoria e febbre, non soggette a misure di quarantena e che non abbiano avuto contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti. É obbligatorio l’uso della mascherina secondo le indicazioni governative, o locali, ed evitare assembramenti. Per informazioni: bam.milano.it.

Ciai propone il “campus sospeso”

Dopo i più famosi “caffè sospeso” e “spesa sospesa”, in questo periodo di emergenza arriva anche la possibilità di donare un “campus sospeso” ai bambini di Milano provenienti da famiglie vulnerabili per offrire momenti di aggregazione e socialità – tanto assenti durante la pandemia – che diventano anche occasioni per affrontare le nuove fragilità emerse. Il CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia offre infatti ogni settimana, dal 29 giugno al 28 agosto, la partecipazione gratuita ai campus estivi organizzati nelle zone 5 e 6 della città a 100 bambini che vivono in condizioni di fragilità familiare e che necessitano di recuperare relazioni e attività didattico-ludiche ma non possono permettersi la normale retta. Affidandosi al partner sul territorio We Move SSD, l’associazione assicura gli obiettivi delle attività: “Lavoriamo per integrare le attività ludico ricreative con quelle di supporto scolastico per il recupero della didattica; formiamo operatori ed educatori affinché siano pronti ad affrontare le problematiche che potrebbero emergere; garantiamo la supervisione di uno psicologo dell’equipe del campus per analizzare dal punto di vista psicopedagogico e relazionale la situazione dei bambini”.
La proposta del “campus sospeso” è avviata anche a Palermo per 21 bambini.

L’Istituto Pasteur Italia spiega il Covid

Che cosa è il virus SARS-CoV2? Quando avremo farmaci o un vaccino? A chi rivolgersi se abbiamo i sintomi della malattia?”Sono alcune delle domande a cui intende rispondere il volume “Coronavirus. Forza che ce la facciamo” realizzato dall’Istituto Pasteur Italia. Gli autori Frati, Palamara e Santoni sono scienziati dell’Istituto che da molti anni lavorano nel campo della ricerca e della divulgazione scientifica: il testo è scritto con il preciso obiettivo di condividere informazioni scientificamente corrette su questo virus, che è ancora sconosciuto e oggetto di studio da parte della comunità scientifica. In Italia la ricerca biomedica sta lavorando intensamente e ad oggi sono stati predisposti kit per diagnostica, genomica-molecolare o immunologica. I ricercatori del laboratorio romano dell’Istituto Pasteur, diretto dal virologo canadese John Hiscott, sono al lavoro per studiare alcune terapie contro il virus, tra cui anticorpi monoclonali e vaccini specifici. Il volume costa 15 euro.

Mamma usciamo? Guida per genitori con figli con disabilità

È scaricabile gratuitamente l’e-book “Storia di un coronavirus: Mamma, usciamo?” (qui per scaricarlo) scritto dalla psicologa e psicoterapeuta Francesca Dall’Ara e messo a disposizione dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Un testo per accompagnare genitori e bambini con disabilità nel graduale rientro verso la nuova quotidianità, con un’attenzione specifica per i piccoli con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo.
“Questa nuova storia narra entusiasmi, paure e dubbi di Margherita e dei suoi fratellini, con l’intento di spiegare ai bambini le ragioni delle misure di contenimento e distanziamento, provando a delineare divieti e nuove opportunità, il tutto attraverso un linguaggio semplice e dando forte rilievo alle diverse sfumature emotive di ciascun personaggio” spiegano i promotori dell’iniziativa. “Anche in questo caso ci rivolgiamo a tutti i bambini, a partire dai 2 anni, con un’attenzione specifica a quelli con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo, attraverso una versione adattata e tradotta in simboli CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), secondo il modello inbook”.

Mani Tese: laboratori online su culture e ambiente

Dal laboratorio di riciclo all’incontro per imparare una nuova lingua e per scoprire come aiutare l’ambiente: sono vari e attuali gli argomenti trattati nel ciclo di appuntamenti virtuali proposti da su Facebook da Mani Tese Mantova a partire da questo mese di giugno.
La settimana parte con le “Pillole di lingua” in programma ogni lunedì pomeriggio, per far entrare grandi e piccoli nel mondo di lingue diverse dalla nostra, apprendendo termini e differenze. Il mercoledì pomeriggio è il momento delle “Immagini che parlano”: partendo dall’insegnamento di Gandhi Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, si potrà imparare ad agire nel rispetto della natura che ci circonda. Di martedì e giovedì il laboratorio di scrittura “A bordo con il contastorie” insegna a liberare la fantasia, che sia in rima o in prosa. Nei fine settimana, spazio al laboratorio “Ricicliamo e giochiamo” del sabato e alla geografia del nostro pianeta la domenica.

I CoviDiaries di Parallelozero

“Il racconto del recente passato e del presente, ma lo sarà anche del futuro e di ciò che in quel futuro potremo diventare, forti dell’esperienza vissuta insieme”. Così l’agenzia fotografica Parallelozero descrive CoviDiaries, online da pochi giorni, “non un punto d’arrivo bensì di partenza: la narrazione degli ultimi tre mesi di emergenza che il nostro Paese ha saputo affrontare in un modo che ci ha resi orgogliosi”. Un progetto multimediale in divenire che racconta per immagini le storie e i volti di questi mesi di emergenza. Resilienza, solitudine, felicità e luoghi sono alcuni dei capitoli di cui si compone CoviDiaries, dove è possibile leggere per immagini il coraggio, l’impegno e la speranza delle tante storie di cambiamento che si sono originate dalla crisi e che raccontano azioni concrete per migliorare la nuova società. Interessanti le sezioni “diario” e “mappa” che organizzano gli scatti secondo un ordine temporale e territoriale. Una grande narrazione corale che vede la collaborazione di diverse associazioni del terzo settore milanese.

Il Banco dell’infanzia per aiutare  800 bambini

Diecimila prodotti di prima necessità per l’infanzia per 800 bambini di 0-6 anni: torna il “Banco per l’Infanzia”, che in questa settima edizione cambia veste a causa dell’emergenza sanitaria e diventa online. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Mission Bambini che da 20 anni opera per sostenere l’infanzia, ha come obiettivo raccogliere beni primari per i bambini in difficoltà: prodotti per l’igiene come pannolini, salviettine e creme e prodotti alimentari specifici come latte, omogeneizzati, biscotti, pastina e farine. I pacchi vengono consegnati dai volontari a domicilio o in specifici punti di raccolta. A Milano i bambini beneficiari sono 100, nei quartieri di Bruzzano e Comasina, a cui si aggiungono 60 bambini di Scampia a Napoli e 54 di Ballarò a Palermo: al momento sono stati già consegnati 2.000 beni, e nei prossimi giorni è prevista la consegna anche a Catania. Anche quest’anno madrina dell’iniziativa è la conduttrice televisiva Ellen Hidding. Goffredo Modena, presidente e fondatore di Mission Bambini: “Abbiamo superato la fase critica dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, ma è proprio adesso che dobbiamo essere più attenti e non dimenticarci dei bambini più piccoli, soprattutto quelli più vulnerabili che in questi mesi hanno sofferto ancora di più l’isolamento. E dobbiamo sostenere le famiglie in difficoltà socio-economica, fornendo loro l’aiuto e gli strumenti necessari perché possano accompagnare al meglio i propri figli in questa fase di ripresa”. Supportano la raccolta due brand storicamente dedicati all’infanzia che da molti anni sono al fianco di Mission Bambini: Prénatal e Chicco, che aderiscono con due diverse modalità. Attraverso il link https://bit.ly/Covid-19-viciniaibambini è possibile effettuare una donazione a sostegno della campagna #viciniaibambini: con i fondi raccolti Mission Bambini potrà acquistare prodotti di prima necessità per l’infanzia disponibili nei negozi Prénatal a prezzi calmierati.  In parallelo, chiunque effettuerà acquisti presso i punti vendita Chicco, potrà donare una vera e propria “spesa sospesa” aggiungendo al proprio carrello alcuni prodotti necessari ai bambini più bisognosi. Tutto quanto donato attraverso la spesa sospesa verrà consegnato alla Fondazione che si occuperà della distribuzione.

Virtual Race per il Comitato Maria Letizia Verga

Corriamo una Virtual Race. Scegliete voi dove e quando, purché all’aria aperta. Di corsa, in bici, camminando, nuotando col motto #IOCORROCONILCOMITATO”. È l’appello della gara virtuale “GoFedericoGo” di domenica 14 giugno a favore del Comitato Maria Letizia Verga per condividere con chiunque lo desideri una camminata, una corsa, una biciclettata a sostegno dello studio e della cura della leucemia del bambino.
L’iscrizione è aperta a tutti, adulti e bambini, con offerta libera. Per ricevere il pettorale personalizzato con il proprio nome da esibire durante la corsa, basta inviare la ricevuta del bonifico alla mail gofedericogo@libero.it.
Il Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino offre ai bambini malati di leucemia in cura presso il Centro Maria Letizia di Monza assistenza medica e psico-sociale qualificata per garantire le più elevate possibilità di guarigione e la miglior qualità di vita. Il Comitato affronta la cura e la lotta alla malattia facendosi carico dei problemi della famiglia in nome di un’alleanza terapeutica basata sull’identità di intenti tra medici e genitori. Grazie ai progressi compiuti dalla ricerca oggi più dell’85% dei bambini con leucemia o linfoma guarisce, contro il 30% del 1979, anno di nascita del Comitato.

Fondazione Ariel: sibling, un incontro per i fratelli di persone disabili

La relazione fra un bambino con disabilità e il fratello o la sorella, in prospettiva, è spesso la più lunga che entrambi vivranno. La dimensione della disabilità, con tutto ciò che comporta, li accompagnerà nell’arco di tutta la vita, influenzando le tappe evolutive, le scelte e la progettualità di entrambi. Sabato 13 giugno dalle 10.30 alle 12.00 su piattaforma ZOOM Fondazione Ariel organizza un incontro per riflettere sui Siblings, i fratelli e le sorelle di bambini con disabilità, insieme allo psicologo e psicoterapeuta Andrea Dondi nel corso on line “Bambini di Vetro”. Porterà la sua testimonianza anche un giovane fratello, Diego Pelizza, autore del romanzo “Vola più in alto” (Cleup Casa Editrice 2015), un invito alla speranza, alla capacità di rialzarsi dalla tristezza legata alla sensazione di impotenza che scaturisce da una malattia in famiglia. Il corso è gratuito e aperto a tutti: genitori, familiari, operatori, volontari, previa iscrizione attraverso il form sul di Fondazione Ariel, entro giovedì 11 giugno.

Civil Week, eventi in streaming

Anche l’atteso evento della Civil Week, sospeso lo scorso marzo a causa del lockdown, sbarca online e dà appuntamento in streaming su corriere.it e sui profili social di Corriere e Buone Notizie giovedì 11 e venerdì 12 giugno (dalle ore 9 alle 19) con il #CivilWeekLab. “Un laboratorio in formato digitale che ripropone i temi del senso civico, della cittadinanza attiva, della solidarietà” organizzati in tre filoni – capire, vivere, agire- in cui si alterneranno interviste, dialoghi con ospiti e collegamenti live.
L’evento si apre l’11 giugno sul tema “La Repubblica e la Costituzione” con la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Alle 11.30 appuntamento con Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore, per un racconto di questo mondo alla prova del Covid; tra gli ospiti anche Elio e Lucio Moderato, responsabile dei servizi per l’autismo dell’Istituto Sacra Famiglia. Protagonisti del panel “Il Terzo settore e le città” saranno il sindaco Beppe Sala e il presidente Anci Antonio Decaro. Nel pomeriggio, “Non si scherza col virus?”, ospiti Giacomo Poretti e Germano Lanzoni con gli autori del Milanese Imbruttito. Il 12 giugno si parla invece di gentilezza con il prof. Franco Locatelli e altri docenti, psicologi e imprenditori. Alle 12.30, dialogo sulle economie civili con Stefano Zamagni e Letizia Moratti, Diana Bracco ed Ermete Realacci. Il gran finale è affidato ad Alex Zanardi e Francesco Gabbani.

Disabilità: la prima guida alle spiagge accessibili

È disponibile gratuitamente la nuova edizione della “Guida alle Vacanze Accessibili 2020” realizzata dalla rete di turismo accessibile “Village for all” per garantire vacanze di qualità e senza ostacoli di accessibilità a tutti i cittadini, non appena sarà possibile muoversi liberamente da una regione all’altra.
Sono in tutto 10 milioni le persone in Italia con disabilità fisiche, sensoriali o intellettive, soggette ad allergie o problemi di diabete o dialisi, persone che devono affrontare una disabilità temporanea a causa di un infortunio o una malattia, anziani e mamme in gravidanza o con passeggino che necessitano attenzioni e servizi specifici per il loro benessere.
A tutti loro è dedicata la Guida, che presenta località di mare, lago e città d’arte, da nord a sud: in tutto 80 le strutture ricettive segnalate in 45 destinazioni turistiche di 15 regioni italiane, più Croazia e Repubblica di San Marino. Tra queste, 26 sono le strutture top premiate da “Village for all” per il loro impegno nel miglioramento strutturale, nella formazione specifica del personale, nel potenziamento dei servizi e degli strumenti di comunicazione, sempre più orientati al mercato dell’accessibilità. Quest’anno nella guida sono presenti anche l’inserto “benessere e sport”, il “decalogo del viaggiatore” con suggerimenti utili a viaggiare in tranquillità, e lo speciale fuori guida dedicato a Bibione, affascinante località balneare in provincia di Venezia, premiata “Destination4All Awards” per il percorso di crescita consapevole a 360 gradi che ha intrapreso dal punto di vista delle dotazioni delle strutture, della formazione del personale, del modo di comunicare l’accessibilità. Con il progetto “Bibione Destinazione Accessibile”, da 3 anni la cittadina rappresenta un’eccellenza assoluta nel panorama delle destinazioni turistiche italiane ed europee.

Recovery.net: sostegno contro il disagio psichico

L’emergenza Covid-19 ha avuto pesanti effetti sulla vita di tutti i cittadini, ma ancor di più per le persone con problemi di salute mentale che si sono trovate senza punti di riferimento. Recovery.Net, progetto che nelle province di Brescia e Mantova aiuta le persone con disagio psichico a trovare la propria strada fuori dall’istituzione psichiatrica, in questi mesi si è attivato per rispondere all’improvvisa riduzione dei servizi sociali e di assistenza, attingendo a risorse alternative per individuare e sperimentare nuove azioni e nuove modalità di sostegno dei propri utenti. Operatori ed educatori, non potendo portare avanti gli incontri in presenza, si sono organizzati per mantenere i contatti attraverso telefono o WhatsApp. Per sopperire all’interruzione delle attività riabilitative e di socializzazione, è stato ideato “Rimaniamo in Con-Tatto”, supporto telefonico di ascolto e informazione. Sono proseguite anche le iniziative culturali: i gruppi di scrittura emotiva e teatrale del Laboratorio Metamorfosi si incontrano tramite una piattaforma online e la biblioteca attiverà la possibilità di prenotazione online dei libri.

L’Ortica: aiuto psicologico per autismo

Uno sportello gratuito di sostegno psicologico per ascoltare e sostenere le famiglie di persone con autismo medio-grave nell’affrontare difficoltà ed emozioni in questo lungo periodo di emergenza sanitaria che ha imposto l’allontanamento dalle attività quotidiane. Si chiama “A casa, ma insieme” ed è il progetto promosso da L’Ortica, associazione nata a Milano per rispondere ai bisogni nell’ambito dell’autismo, valorizzando la dignità di ogni persona attraverso la partecipazione a una vita sociale e lavorativa il più possibile gratificante. L’iniziativa nello specifico – realizzata con il contributo della Fondazione Comunitaria di Milano – è guidata da uno psicologo professionista e offre sia colloqui individuali con i genitori sia colloqui di gruppo, dove coinvolgere anche i giovani con autismo.

The Fork: una cena sospesa per il Banco Alimentare

Cena Sospesa, un ristorante virtuale dove prenotare una cena da donare a chi ne ha bisogno: TheFork ha annunciato che per tutto il periodo dell’emergenza da Covid-19 attraverso la sua app gli utenti potranno offrire un pasto a una persona e/o famiglia in difficoltà effettuando una donazione libera al Banco Alimentare, con la possibilità di lasciare un messaggio solidale sotto forma di recensione. Ad oggi, grazie all’iniziativa Cena Sospesa, sono stati distribuiti oltre 585.000 pasti.
“Ci sono molte persone per le quali il cibo non è solo un conforto, ma una necessità primaria difficile da soddisfare. Questa iniziativa nasce dalla volontà di aiutare chi ne ha più bisogno, simulando un’esperienza che speriamo torni presto a essere la normalità: prenotare una cena fuori” commenta Almir Ambeskovic, membro del board di TheFork.
Donare una cena sospesa è semplice: basta scaricare e aprire l’app TheFork, selezionare il ristorante Cena Sospesa, scegliere un giorno e un orario disponibile e completare la prenotazione.  

Fondazione Veronesi, bouquet di fiori per la ricerca sul cancro

Una composizione floreale di eucalipto, letisco, rose bianche, limonium, craspedia, garofano e calle, dai toni chiari e classici, per trasmettere un messaggio d’amore, forza e grande speranza. Si chiama Lovely Wish ed è il bouquet dedicato dalla start-up dei fiori Colvin al Progetto Pink is good della Fondazione Umberto Veronesi: fino a fine maggio per ogni bouquet acquistato (il costo è di 41 euro), 3 euro daranno donati alla ricerca scientifica sui tumori femminili.
I fiori saranno spediti in una scatola di cartone riciclato e avvolti in un panno umido, in modo che rimangano idratati durante il trasporto; la consegna è prevista entro le 24 ore. 

Oral Cancer Day, consulti odontoiatrici online

Dalla piazza fisica a quella virtuale: l’edizione 2020 dell’Oral Cancer Day, evento dedicato alla prevenzione del tumore del cavo orale promosso da Fondazione ANDI onlus, non si svolgerà come di consueto nelle piazze italiane ma si terrà online, per garantire ai cittadini la corretta informazione osservando le regole del distanziamento sociale.
Dal 23 maggio al 30 giugno sul sito oralcancerday.it sarà possibile ricevere un consulto telematico da uno degli odontoiatri volontari aderenti all’iniziativa che risponderà ai dubbi sui sintomi iniziali del tumore e alle domande su come riconoscerlo e prevenirlo. È sufficiente compilare un form con i propri dati e richieste per essere ricontattati entro 48 ore.
Il carcinoma orale è una grave patologia che colpisce le cellule di rivestimento della bocca e può risultare altamente invasivo e invalidante: rappresenta il 5% dei tumori nell’uomo e l’1% nella donna, e la sua incidenza complessiva e il tasso di mortalità sono in aumento. Per aiutare i cittadini a riconoscere il carcinoma, Fondazione ANDI ha inoltre realizzato un decalogo video che ne illustra i principali sintomi, disponibile online al seguente link:

Pime: proposte e materiali per la fine della scuola

Con le originali “proposte alternative per vivere insieme la conclusione di un anno scolastico speciale”, l’Ufficio Educazione Mondialità del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) propone a insegnanti e studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie molti materiali e attività per salutarsi in vista della pausa estiva.
In questi mesi in cui la scuola è stata fatta da casa, “ci siamo resi conto che ciò che rende ricca e significativa la nostra vita sono le relazioni – raccontano dal Pime – Durante i mesi estivi cerchiamo allora di ripensare a questo anno trascorso, senza ricordare solo il vuoto e l’assenza, lo spaesamento e il senso di precarietà, ma i nuovi modi di essere e fare scuola insieme, le relazioni che si sono modificate ma non si sono interrotte, la certezza che è sempre possibile imparare dai libri e dalla vita”. Sono infatti le relazioni con compagni e insegnanti a definire la scuola come ambiente di vita significativo ed educativo; la speranza è quindi che bambini e ragazzi desiderino tornare a scuola a settembre per riscoprire cosa significa stare insieme.
Le proposte, visibili sul sito www.pimemilano.com, sono suddivise in Narrazioni, Attività e Gesti.
Roberto Piumini, Gianni Rodari e Antony De Mello sono tra gli autori da cui vengono presi in prestito i racconti e le poesie della sezione Narrazioni, con l’idea di dare la possibilità ai ragazzi di rileggere la storia condivisa degli ultimi mesi.
Il saluto nei vari Paesi del mondo, il ricordo da imprimere in un pezzo di carta, la ricetta di cucina collettiva e l’ascolto della musica per la costruzione della playlist di classe sono esempi di Attività, dinamiche interattive dove i ragazzi sono protagonisti insieme al gruppo classe per valorizzare competenze ed emozioni.
Infine la sezione Gesti punta a sviluppare il senso di appartenenza al gruppo, trovando per esempio il modo di scattare una foto di classe o di abbracciarsi tutti insieme virtualmente, in attesa di tornare a viversi di nuovo in presenza.
Per info: educazione@pimemilano.com

Il sonno dei bambini alla prova lockdown

Sono necessari dieci minuti di tempo per compilare il questionario online che, in forma anonima, chiede ai genitori come i loro figli, da 0 a 18 anni, stiano affrontando l’addormentamento serale e il sonno notturno in questo periodo di isolamento sociale che li vede ancora lontani da scuola, attività sportive e ricreative e relazioni con compagni e amici. L’indagine, condotta dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), è utile per raccogliere dati a fini scientifici su come lo scenario pandemico prodotto dal Covid-19 abbia determinato un’alterazione delle abitudini sociali e del ritmo sonno-veglia in particolare nell’età evolutiva. 

Uildm, le interviste live a donne con disabilità

Quattro chiacchiere con donne straordinarie per parlare di arte, viaggi, musica, poesia: questo il cuore di “Una stanza tutta per noi”, iniziativa del Gruppo Donne UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), ideata per promuovere la cultura della diversità in una prospettiva inclusiva. Si tratta di un particolare format di interviste settimanali a donne con disabilità, che raccontano le loro esperienze in diversi campi, perché “abbiamo tanto da condividere per sentirci più vicine in questa difficile quarantena” sottolineano le promotrici.
È possibile seguire le interviste in diretta Facebook, ponendo anche delle domande, sulla pagina del Gruppo, dove verranno anche comunicate man mano le date dei vari appuntamenti.

Fondazione Tog: appello per sostenere le attività dei bambini disabili

Non lasciare soli i bambini in cura al Centro e le loro famiglie, anche a distanza: questo è stato l’obiettivo con cui la Fondazione TOG ha affrontato le fasi di lockdown e le conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19. Gli specialisti e tutto lo staff della Fondazione, che dal 2011 si occupa di riabilitazione di bambini con patologie neurologiche complesse, si sono impegnati nei mesi di quarantena a sostenere le famiglie dei piccoli pazienti, con modalità innovative e inedite. Grazie alla creatività degli operatori e gli strumenti offerti dai mezzi di comunicazione, è stato possibile garantire ai bambini seguiti nel Centro la terapia a distanza, una continua rete di suggerimenti, consigli pratici, video tutorial con esercizi fisioterapici, schede per la terapia cognitiva ed esercizi di logopedia e psicomotricità. In parallelo, i genitori hanno potuto usufruire di un supporto psicologico per affrontare la quotidianità. In attesa di poter riaprire tutti i servizi di assistenza, la Fondazione lancia la campagna “Aiutaci a ricominciare”: con i fondi raccolti sarà possibile sostenere i costi per proseguire le terapie a distanza; rendere agibili e mettere in sicurezza i locali del Centro TOG (in via Famagosta 75 a Milano) per riprendere l’attività riabilitativa; incrementare i supporti tecnologici che possano aiutare gli operatori a raggiungere tutti i più fragili.

Lilt accanto ai malati di tumore anche durante l’emergenza Covid

“E io?”: una domanda semplice, quella che si sono posti Renata, Vittorio, Giovanni, Rossella e molti altri pazienti oncologici che, con l’insorgere dell’emergenza Covid-19, hanno dovuto affrontare l’ulteriore difficoltà causata dal virus che ha messo ancora più a rischio la loro salute e l’accesso alle cure. “E io?” è il titolo della campagna ideata da LILT Lombardia, da sempre accanto ai malati di tumore, per raccogliere i fondi necessari a garantire i servizi di assistenza che sono stati riorganizzati e riadattati per meglio rispondere alle esigenze dei malati oncologici durante la fase di emergenza sanitaria. Grazie alla rete di volontari LILT, si è potuto garantire il servizio di accompagnamento negli ospedali di Milano e Monza per poter seguire le terapie e la consegna domiciliare di spesa alimentare e presidi medici. Per assicurare un supporto emotivo e psicologico e sopperire alla mancanza delle visite a casa, assistenti sociali e volontari hanno offerto il servizio di supporto “Telefono amico”. Infine, è stato rimodulato il laboratorio ArtLab, diventato 3.0:  tutorial artistici online, piccole pillole video di benessere, “viaggi virtuali” in alcuni luoghi del territorio, ad esempio Villa Melzi di Bellagio, per passare momenti di relax.

Progetto Arca: poster d’artista per sostenere i più fragili

Sono 26 gli artisti coinvolti nella realizzazione di opere in formato poster a sostegno di Fondazione Progetto Arca per aiutare chi sta vivendo un momento di difficoltà economica in questo particolare momento storico: persone senza dimora e famiglie indigenti a Milano, Roma e Napoli che hanno bisogno di un aiuto concreto e urgente. L’iniziativa si chiama “Poster Quotidiano” e nasce per coniugare arte e solidarietà, con l’obiettivo di sostenere la quotidianità di chi oggi si trova a fronteggiare condizioni difficili e, allo stesso tempo, di sottolineare l’importanza che la cultura può avere nell’affrontare e dare forma alla narrazione di uno scenario drammatico e senza paragone da almeno due generazioni.
I poster, donati dagli artisti, sono firmati e realizzati in tiratura di 20 copie ciascuno (il formato è 50×70 cm). È possibile vederli sul sito posterquotidiano.it, dove sono in vendita con un contributo minimo di 100 euro, che verrà interamente devoluto a Progetto Arca.
L’idea di Poster Quotidiano nasce da Iva Lulashi, Adrian Paci e Fabio Roncato, grazie alla collaborazione di Casa Testori e Collezione Giuseppe Iannaccone, con i curatori Giuseppe Frangi e Rischa Paterlini. Gli artisti che hanno aderito: Alessandro Agudio, Giulia Andreani, Stefano Arienti, Filippo Berta, Thomas Braida, Nina Carini, Linda Carrara, Andrea Cerruto, Paolo Ciregia, Vanni Cuoghi, Matteo Fato, Giovanni Frangi, Emilio Isgrò, Giovanni Iudice, Massimo Kaufmann, Beatrice Marchi, Elena Mocchetti, Davide Monaldi, Ruben Montini, David Reimondo, Alessandro Sambini, Hermanos Santiago, Marinella Senatore.
www.posterquotidiano.it

Fondazione Ariel: lezioni di cucina con chef stellati, è la ‘Charity Dinner’

Tre speciali lezioni di cucina con altrettanti chef stellati per imparare a realizzare una vera cena di gala a casa propria e, allo stesso tempo, sostenere i bambini con Paralisi Cerebrale Infantile: si terrà nelle tre date del 15, 17 e 19 maggio (h. 18.30) la Charity Dinner promossa da Fondazione Ariel quest’anno, a causa dell’emergenza Coronavirus, in versione home edition.
Andrea Berton del ristorante Berton Milano, Fabrizio Tesse del ristorante Carignano e del bistrot Carlo e Camillo di Torino, e Franco Aliberti già Tre Cristi di Milano accoglieranno virtualmente nelle proprie cucine i partecipanti al corso in live streaming illustrando la preparazione di tre ricette – un primo, un secondo e un dolce – che comporranno un menu da vera cena di gala. Il ricavato sosterrà i servizi che Fondazione Ariel ha attivato in questa fase di emergenza sanitaria a sostegno delle oltre 50.000 famiglie italiane che hanno un bambino con paralisi cerebrale: “Pronto Ariel”, un servizio di supporto psicologico telefonico; un percorso di training autogeno on line dedicato a tutta la famiglia; e “Giochi di Movimento”, speciali video e consulenze individuali per proseguire anche a casa la riabilitazione e le attività motorie fondamentali per il benessere e la salute di questi piccoli.
Una volta completata l’iscrizione, i partecipanti riceveranno le credenziali per accedere alle lezioni on line; le ricette e la lista degli ingredienti e degli strumenti per cucinare; una piccola guida per accedere alla piattaforma streaming. Le lezioni si svolgeranno tramite webinar on line, i partecipanti potranno accedere con qualsiasi dispositivo (computer, smartphone o tablet). La partecipazione al corso prevede una donazione di 150 euro ed è necessario iscriversi entro giovedì 14 maggio.

 

“Il sorriso chiama”: videochiamate con il Dottor Sorriso per bimbi in ospedale

I bambini ricoverati in ospedale hanno bisogno di sorridere e avere momenti di spensieratezza, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria: nasce così il progetto “Il sorriso chiama” promosso dalla Fondazione Dottor Sorriso per garantire il supporto ai piccoli ricoverati ora che negli ospedali sono ancora interrotte tutte le attività non strettamente sanitarie. I genitori potranno prenotare online sulla piattaforma “Il sorriso chiama” una videochiamata da uno dei Dottori del Sorriso: basterà inserire i propri dati e il numero di telefono o la mail su cui essere contattati per stabilire data e ora dell’appuntamento. È possibile prenotarsi anche chiamando il numero verde 800 58 77 07 o il numero fisso 02 93796 488 (h.9-13 e 14-18).
Obiettivo del progetto è garantire il servizio di Terapia del Sorriso ai bambini che ne hanno bisogno, a distanza e in accordo con gli ospedali con cui la Fondazione collabora. “Con questo progetto abbiamo voluto rispondere a un’esigenza reale e sentita da tante famiglie con bambini ricoverati in ospedale” spiega Cristina Bianchi, direttore di Dottor Sorriso. “La Terapia del Sorriso è un valido supporto alle cure tradizionali e contribuisce a ricostruire le difese del bambino di fronte al trauma del ricovero in ospedale o della somministrazione delle terapie farmacologiche”.

AiBi: l’abbraccio indelebile della mamma, un’illustrazione per sostenere l’accoglienza

Ai tempi del coronavirus gli abbracci sono vietati ma non tutti. Come quello dell’artista lodigiano Alan Zeni “Mamma è l’abbraccio indelebile che non ti lascia mai”: un’illustrazione dal tratto semplice e fiabesco in cui una mamma e il suo bambino sono metaforicamente accolti da due lunghe braccia; in una è tatuato un cuore e la scritta “mamma”. Così Zeni sostiene la campagna di Ai.Bi. Amici dei Bambini “Emergenza Coronavirus. L’accoglienza non si ferma” a supporto delle 14 case di accoglienza per mamme fragili sole con i loro bambini che l’associazione gestisce; 3 di queste strutture si trovano nelle aree più colpite dal Covid19: Milano, Brescia e Cremona.
“Il mio disegno parla di un abbraccio: l’abbraccio che Ai.Bi., grazie alla dedizione e cura quotidiana di operatori ed educatrici delle case di accoglienza, dà ogni giorno alle mamme fragili e sole con il proprio bambino, aiutandole a risollevarsi, ad affrontare le difficoltà della vita” commenta l’artista. Ma non solo: “è anche l’abbraccio della persona comune che con la sua donazione regge con le sue braccia quella mamma e quel bambino in difficoltà infondendo loro coraggio e forza”.
Con una donazione ad Ai.Bi. per il progetto “Emergenza Coronavirus: l’accoglienza non si ferma” si riceverà una mail con l’opera “l’abbraccio indelebile” da scaricare e stampare, un regalo in occasione della Festa della Mamma per stare vicini alle mamme e ai bambini oggi ancora più vulnerabili.

Educazione ambientale con “Nuvole a motore”

Si chiama “Nuvole a motore” l’iniziativa di educazione ambientale dedicata alle scuole primarie e secondarie della provincia di Lodi sul tema della sostenibilità, legata ai cambiamenti climatici e meteorologici e alla transizione energetica in atto. Promosso da Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, il percorso didattico ha puntato negli ultimi due anni su una diretta interazione tra educatori e studenti: una modalità di fruizione rivista in questa seconda parte dell’anno scolastico a causa della sospensione della didattica.
Lezioni ed esperimenti su meteo, energia e clima si sono quindi trasferiti online sul sito www.nuvoleamotore.it e sono stati messi a disposizione di tutti, non solo per gli iscritti, sempre gratuitamente. Disponibili anche materiali da scaricare come il booklet, i quiz, l’app e l’audiolibro.
Al termine del ciclo didattico a fine maggio, gli studenti saranno coinvolti in un’iniziativa solidale a sostegno del territorio, uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid-19. Come prova di merito finale, infatti, ogni alunno potrà inviare un elaborato individuale – di natura multimediale, letteraria, grafico-artistica o creativa – riguardante un argomento a scelta tra quelli trattati dal progetto. Per ogni lavoro ricevuto, “Nuvole a motore” destinerà la cifra simbolica di 10 euro a un’iniziativa benefica a favore del territorio lodigiano (di carattere sanitario, economico, sociale o scolastico) che verrà scelta anche sulla base dei suggerimenti ricevuti dagli stessi studenti. Allo stesso intervento sarà donato anche il budget inizialmente preventivato per i premi finali.
Leonardo Rosato Rossi, responsabile progetti della Fondazione OMD: “Nuvole a motore si realizza in uno dei territori che sono stati più colpiti dall’emergenza sanitaria in corso. Quando ci siamo trovati a ripensare il progetto di fronte alla chiusura delle scuole abbiamo quindi voluto farlo in maniera da poter dare il nostro contributo, coinvolgendo anche gli studenti. Responsabilizzare gli adulti del domani riguardo alla realtà in cui vivono è d’altronde uno degli obiettivi che ci ha spinti due anni fa ad avviare Nuvole a motore”.
Il progetto è realizzato in collaborazione con ADM – Associazione Didattica Museale e con il contributo di IGS – Ital Gas Storage.

Alla Mangiagalli il progetto HUB-Maternità Covid-19

Nasce a Milano il progetto HUB-Maternità Covid-19 presso la Clinica Mangiagalli (unica in Lombardia dotata di terapia intensiva neonatale) e l’ospedale Luigi Sacco per ospitare percorsi ad hoc per le future mamme positive, garantendo così la totale sicurezza del loro parto e delle donne non infette. La Fondazione Francesca Rava partecipa attivamente a questo progetto impegnandosi nella raccolta di fondi per il reperimento di attrezzature e dotazioni urgenti quali strumentazioni dedicate (cardiotocografi, ecografi, saturimetri) e presidi di protezione (mascherine chirurgiche e ffp2, camici, tute, calzari). Inoltre, dall’inizio del lockdown due ostetriche della Fondazione sono in servizio volontario alla clinica Mangiagalli.
“Per rispondere concretamente all’emergenza, la nostra struttura sanitaria si è duplicata. Dal primo marzo, infatti, abbiamo creato due cliniche ben distinte: una è dedicata alle donne non contagiate e una per quelle positive all’infezione” spiega Enrico Ferrazzi, direttore dell’Unità operativa complessa al Policlinico di Milano e responsabile del Mangiagalli Center.
Valeria Savasi, responsabile Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’ospedale Sacco Università di Milano: “In questo momento la nostra area maternità è dedicata alle pazienti che hanno il coronavirus. Per il controllo delle mamme e dei feti sono indispensabili apparecchiature come gli ecografi, utili anche per le donne che non sono in gravidanza e che hanno bisogno di essere ugualmente monitorate”.
“Abbiamo lavorato molto per questa emergenza e siamo felici ora di impegnarci in questo programma a difesa delle mamme e dei più piccoli. I medici tutelano al meglio le pazienti senza avere risorse straordinarie. Per questo motivo, la Fondazione ha attivato una raccolta fondi e sta cercando di recuperare ecografi, altre strumentazioni e presìdi sanitari indispensabili. Aiutateci” è l’appello di Mariavittoria Rava, presidente Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia Onlus.

A Opera le mascherine “made in carcere” per detenuti e agenti

All’interno del carcere di Milano-Opera le mascherine per proteggere agenti e detenuti sono auto prodotte da Borseggi, la sartoria sociale maschile nata più di 6 anni fa e nota per l’etichetta “cose belle fatte in carcere”. La sartoria normalmente produce borse, abiti, cuscini e grembiuli, ma con lo scoppio dell’emergenza sanitaria i sarti detenuti hanno deciso di riconvertire la produzione realizzando mascherine con tessuti di cotone pesante ed elastici, per gli oltre mille detenuti e per le centinaia di agenti di polizia penitenziaria. Le mascherine realizzate da Borseggi non sono considerate dispositivi medico-sanitari ma sono comunque strumenti utili come barriera per coprire le vie aeree, sempre tenendo conto delle precauzioni indicate dagli esperti. “I detenuti sono preoccupati per la loro salute, sono lontani dai loro affetti e non hanno contatti con le famiglie, e lo sono altrettanto gli agenti” racconta Elisabetta Ponzone, socia della cooperativa e referente di Borseggi. “Si sono messi autonomamente all’opera, con il supporto prezioso degli agenti di polizia penitenziaria, veri e propri lavoratori di trincea che partecipano e collaborano con grande spirito di dedizione perché i sarti possano continuare a lavorare e arrivino loro i tessuti per continuare a confezionare mascherine”.

Associazione Sclerosi Tuberosa: servizi per le famiglie

Una pagina del sito interamente dedicata all’emergenza Covid-19, un servizio di counseling a distanza e la fornitura di mascherine protettive realizzate dalle proprie volontarie: sono queste le iniziative promosse dall’Associazione Sclerosi Tuberosa (AST) per stare accanto ai malati e alle loro famiglie durante l’emergenza sanitaria.
La sclerosi tuberosa è una malattia che interessa più organi (tra cui il cervello, i reni, il cuore, la retina e i polmoni) i cui sintomi neurologici principali sono il ritardo mentale, l’epilessia, disturbi psichiatrici e problemi comportamentali. AST è impegnata sul fronte di questa malattia per cui non esiste ancora una cura, occupandosi di promuovere la ricerca e stando accanto ai malati e alle famiglie. Con lo scoppio dell’emergenza sanitaria, l’associazione ha deciso di dedicare una pagina ad hoc del sito al Coronavirus, condividendo varie informazioni di utilità per le famiglie con sclerosi tuberosa, ma anche tematiche trasversali relative alle Malattie Rare, alla disabilità e ad aspetti legali. Vista la chiusura dei servizi, l’associazione ha attivato un servizio di counseling a distanza per le persone con sclerosi tuberosa che partecipano abitualmente ai percorsi socioeducativi. Infine, grazie alla partecipazione e all’impegno delle volontarie di associazioni e gruppi collegati ad AST – tra cui MadeWithLove4AST di Tribiano (Milano) – sono state realizzate e distribuite mascherine protettive alle famiglie e a persone che svolgono attività di pubblica utilità sul territorio, come dipendenti di supermercati, farmacie, case di riposo, nonché a persone con disabilità.

Scienza e cultura: la mediateca di Fondazione Bracco sui social

In questo momento in cui la rete offre una grande opportunità di vicinanza, Fondazione Bracco propone un palinsesto multidisciplinare sui suoi canali digitali (facebook, instagram, twitter, yuotube) con contenuti e approfondimenti frutto di progetti realizzati nel tempo: scienza, arte e musica per superare le distanze e rendere la cultura sempre più accessibile a tutti.
Tra le rubriche in programma settimanalmente spicca il programma del mercoledì alle ore 18 dedicato a “Il nostro sguardo sul domani”, che raccoglie i messaggi da parte delle scienziate, economiste ed esperte di politica internazionale parte del progetto #100esperte: voci autorevoli che aiutano a comporre una spiegazione per il presente e una visione di futuro, ponendo al centro le competenze.
Il lunedì e il martedì sono invece le giornate dedicate a scoprire protagonisti, voci e competenze del mondo della musica e in particolare quella classica; mentre il giovedì, sempre alle 18, l’appuntamento è con le mostre fotografiche e le esposizioni scientifiche.

Toc Toc: Fondazione Piatti per i bambini con autismo

“Toc Toc – Fondazione Piatti a casa dei bambini con autismo” è un programma sperimentale di tele riabilitazione, che offre la possibilità ai bambini con autismo di proseguire da casa le attività di riabilitazione cognitiva e comportamentale già avviate nei centri della fondazione varesina, al momento chiusi. Gli specialisti seguono a distanza le necessità dei bambini mediante colloqui telefonici, videochiamate e videoconferenze: i neuropsichiatri intervengono per ridurre l’iperattività o potenziare l’equilibrio e la coordinazione; i logopedisti correggono le espressioni, affinano le abilità di lettura, disegno e scrittura. A questo si aggiunge il “Parent Training a distanza”, ovvero una serie di interventi psicologici studiato ad hoc per i familiari delle persone con autismo che fornisce consigli per migliorare la comunicazione, condivide metodi educativi, aumenta nel genitore la consapevolezza relativa allo sviluppo psicologico del bambino e fornisce uno spazio importante di condivisione emotiva per esprimere esperienze, paure e speranze.
Michele Imperiali, direttore generale della Fondazione Piatti, commenta: “Il ringraziamento più sincero va a tutto il nostro staff, che con impegno costante, nei Centri ancora aperti, garantisce il supporto necessario ai nostri ospiti pur nelle complessità dovute all’emergenza sanitaria, e con piglio innovativo si adopera nel progetto di tele riabilitazione per i bambini e ragazzi dei centri chiusi, dimostrando una grande professionalità e un grande cuore”.
Per l’acquisto delle attrezzature e dei materiali necessari relativi al progetto Toc Toc, la Fondazione Piatti ha avviato una raccolta fondi a cui ha contribuito in maniera importante la Fondazione Barbara Genovese di Milano.

AIPD, webinar per stare vicini alle persone con sindrome di Down

AIPD, l’Associazione Italiana Persone Down, offre una serie di seminari in rete gratuiti sui temi dell’educazione all’autonomia, l’inclusione lavorativa e scolastica, la progettazione in relazione alle persone con sindrome di Down o con altre disabilità intellettive. “In questo momento in cui possiamo avere più tempo a disposizione, forse possiamo dedicarlo in parte anche alla formazione e all’aggiornamento, trovando un altro modo per rimanere in contatto con le famiglie, gli operatori e tutte le persone che ci conoscono e ci seguono” sostengono dall’associazione.
Il 21 aprile è in programma “Come favorire l’apprendimento di alunni con sindrome di Down e altre disabilità intellettive” tenuto da Nicola Tagliani, responsabile dell’Osservatorio Scolastico; il 28 aprile l’appuntamento è con “Pillole di progettazione” con Paola Vulterini, responsabile dell’Ufficio Internazionale e Progettazione.

Terres des Hommes sostiene i progetti per i bambini con genitori malati di Covid

In questo periodo di emergenza Coronavirus, Terre des Hommes pone l’attenzione sui bambini rimasti senza un adulto di riferimento poiché i genitori sono ricoverati e su quelli in ospedale a causa della malattia. In loro sostegno ha scelto di promuovere due progetti specifici di raccolta fondi: a favore di Zumbimbi e della Fondazione Buzzi.
Zumbimbi è una struttura d’accoglienza a Milano (in via Zumbini 6), gestita dalla cooperativa La Cordata, dedicata a bambini dai 6 ai 14 anni lontani dai genitori ospedalizzati a causa del Covid-19 e che devono trascorrere la quarantena in isolamento. I fondi raccolti serviranno ad acquistare lenzuola, mascherine, tablet e connessione internet per garantire una continuità educativa.
Il secondo progetto riguarda l’Ospedale Buzzi che, oltre a dover far fronte alle esigenze dei bambini ricoverati, sta affrontando un numero crescente di adulti ricoverati nelle nuove sale di terapia intensiva. Grazie ai fondi raccolti, la Fondazione Buzzi potrà acquistare attrezzature per il controllo delle vie aeree: broncoscopi, laringoscopi e fibroscopi.
Alcuni testimonial di Terre des Hommes hanno scelto di supportare il progetto attraverso video appelli: Beppe Convertini, Sonia Bergamasco, Andrea Carpinteri e Daniela Poggi.

Cri, ‘Pronto Farmaco’ per chi non può uscire di casa

E’ 02.3883.350 il numero di “CRI Pronto Farmaco”, il servizio di consegna domiciliare di farmaci attivato dal Comitato Regionale Lombardia di Croce Rossa Italiana insieme a Federfarma Lombardia. Tutti i cittadini lombardi over 65 non autosufficienti, sottoposti alla quarantena o risultati positivi al Covid-19, possono chiamare dal lunedì al venerdì (h.9-19) per ricevere a casa i medicinali, senza alcun costo aggiuntivo. È necessaria la prescrizione medica o il codice NRE della ricetta – che in questo periodo di emergenza viene comunicato telefonicamente dal medico di famiglia – e il codice fiscale.
Usufruire del servizio è semplice: chiamando il numero dedicato, il cittadino viene messo in contatto con la farmacia più vicina a cui può richiedere i medicinali e, successivamente, un volontario della Croce Rossa consegnerà i farmaci a domicilio ritirando i soldi per la farmacia.
CRI Pronto Farmaco coinvolge tutta la regione Lombardia, come sottolinea Antonio Arosio, presidente di CRI Lombardia: “Grazie all’accordo con Federfarma Lombardia e alla generosità dei volontari di tutti gli 87 Comitati territoriali, il servizio potrà essere garantito in tutta la Lombardia, con il coordinamento dell’Unità di Crisi del Comitato Regionale”.

Dottor Sogni 2.0: Theodora con i bimbi ricoverati nonostante la distanza

“Dottor Sogni 2.0: Theodora entra nella stanza, nonostante la distanza” è il progetto che Fondazione Theodora Onlus ha avviato per stare accanto ai bambini ricoverati in questo periodo in cui, a causa dell’emergenza Covid-19, sono state temporaneamente sospese le attività in ospedale.
Il progetto prevede una serie di video-appuntamenti nei quali i Dottor Sogni attraverso danze, giochi di magia e intrattenimento continuare a sostenere, a distanza, i piccoli pazienti, bussando virtualmente alla porta delle loro stanze. “Abbiamo affinato i nostri strumenti artistici che permetteranno attraverso giochi e fantasia di attraversare le mura dell’ospedale e nutrire di luce e fiducia la relazione con i bambini e le famiglie e il personale ospedaliero. Useremo la tecnologia tramite video, il telefono per raccontare, suonare, ma soprattutto per far sentire che, anche in un momento così faticoso, in ospedale non si rimane soli” racconta Antonio Panella, alias Dottor Pelosone, coordinatore artistico di Theodora.
L’appello di Emanuela Basso Petrino, consigliere delegato della fondazione: “In questo difficile momento per tutti noi, il nostro desiderio è quello di continuare a prenderci cura dei bambini in ospedale perché ora sono ancora più soli e isolati, così come lo sono le loro famiglie. Chiediamo a tutti gli amici di Theodora di starci accanto, di essere parte di questo progetto. Ora più che mai non possiamo lasciare soli i bambini in ospedale”.
Il progetto è attivo su tutti i canali online della Fondazione e proseguirà finché non sarà possibile riprendere le visite in ospedale.

Bambinipatapum.it, nuova piattaforma ideata da educatori

Fondazione Mission Bambini ha messo a punto un progetto per andare incontro ai genitori che a causa dell’emergenza Covid-19 si ritrovano a dover gestire i bambini a casa da scuola e contemporaneamente portare avanti il proprio lavoro in modalità smartworking: nasce così la piattaforma “Patapum! Genitori catapultati in casa – www.bambinipatapum.it” che offre una vasta gamma di proposte per creare, giocare, fare musica, cucinare, leggere insieme.
Il portale è suddiviso per tipo di attività, fascia d’età (0-3 oppure 4-6 anni) e competenza da sviluppare: apprendimento, movimento, autonomia, linguaggio, socialità. C’è inoltre una sezione dedicata alle “buone pratiche” che fornisce consigli utili per organizzare la giornata, ad esempio come raccontare il coronavirus ai bambini e come comportarsi dal punto di vista igienico-sanitario in questa fase di emergenza. Infine, grazie alla disponibilità di educatori, psicologi e pedagogisti è possibile usufruire – su richiesta – di un supporto personalizzato.
Le attività vengono proposte attraverso video tutorial realizzati da educatori e specialisti che lavorano nei servizi alla prima infanzia di Mission Bambini: a Milano partner del progetto è la Fondazione Aquilone che gestisce i servizi dedicati all’infanzia all’interno del centro “Arcobaleno” e la scuola “Beata Vergine Assunta”, collocati in quartieri della periferia nord della città.
La piattaforma bambinipatapum.it rientra nel progetto nazionale “Servizi 0-6: passaporto per il futuro” promosso da Mission Bambini e selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con l’obiettivo di offrire opportunità educative di qualità a oltre 1.500 bambini che vivono in contesti caratterizzati da forte povertà economica ed educativa.
Il portale bambinipatapum.it rimarrà attivo anche una volta terminata la fase di emergenza. Tutti i contenuti sono accessibili gratuitamente. Per ulteriori informazioni: www.missionbambini.org, www.fondazioneaquiloneonlus.it.

Tumorial, giovani pazienti oncologici spiegano come affrontare il lockdown

“Siamo dei pazienti e siamo abituati ai momenti di isolamento forzato, per questo possiamo condividere la nostra esperienza in questo periodo in cui anche i nostri amici sono isolati a casa, per condividere con loro strategie ma anche nuove idee… I migliori esperti in questo campo siamo noi!”. A parlare sono i pazienti del Progetto Giovani della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, energici ragazzi che suggeriscono come affrontare questo periodo di isolamento nell’ultimo video-tutorial della web-serie su YouTube, “Tumorial”, registrato rigorosamente da casa.
Rispettare le norme e i limiti imposti dal lockdown, mantenersi in contatto con il proprio medico di riferimento, affidarsi solo a fonti di informazioni ufficiali e affidabili, e anche approfittare di questo momento per sviluppare insieme agli amici nuovi progetti e iniziative, sfruttando al meglio i social e le nuove tecnologie. Sono questi i consigli dei ragazzi, partendo dal rispetto di stare a casa: “un sacrificio che ci viene chiesto di vitale importanza”.
Il progetto “Tumorial” è una serie di video tutorial rivolta principalmente ai pazienti oncologici realizzato dagli adolescenti de “Il Progetto Giovani” della Pediatria Oncologica della Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, con la collaborazione dell’artista Valerio Rocco Orlando; un progetto sostenuto dall’Associazione Bianca Garavaglia Onlus con il contributo dell’associazione DUDU’ 4YOU.

Fondazione Ariel, counseling telefonico per supporto psicologico

Per dare ascolto alle fatiche e alla stanchezza ma anche per rinfrancarsi e valorizzare le proprie risorse in questo periodo di emergenza, Fondazione Ariel ha avviato un nuovo servizio di counseling psicologico telefonico dedicato alle famiglie di bambini con disabilità.
L’attuale situazione sanitaria e sociale ha infatti richiesto in modo improvviso una profonda riorganizzazione della quotidianità all’interno delle famiglie, facendo ricadere sui genitori ogni compito educativo, riabilitativo, di socializzazione e tempo libero. Oltre a reperire idee, stimoli e attività che diano senso e piacere alle giornate per sé e i bambini, mamme e papà devono anche far comprendere le ragioni delle attuali restrizioni e cercare di mantenere i progressi compiuti dai propri figli nei mesi precedenti. Il servizio di supporto psicologico telefonico “Pronto Ariel” può essere quindi un’occasione di ascolto e di conforto per tutte le famiglie di bambini con disabilità isolate in casa. Curato dalla dottoressa Carla Gaddi – psicologa esperta di dinamiche della coppia, della famiglia e dei processi di integrazione – il servizio è gratuito e richiede un appuntamento telefonico al numero 800.133.431 (h. 9.30-12.30 e 14-18).
Per suggerire inoltre spunti di gioco e movimento in casa, Ariel mette a disposizione la professionalità del fisioterapista Massimo Cozzaglio che dà appuntamento in video sul sito della Fondazione con i “Giochi di Movimento”. Si parte con il suggerimento di trovare un angolo nella casa dove creare una piccola palestra per i giochi motori e, se possibile la deambulazione dei bambini, suggerisce di inventare anche dei circuiti in casa o sul pianerottolo, dando il via a divertenti “gare” tutti insieme.

Right box, giochi a domicilio per bambini con disabilità

Giochi da tavolo e di manipolazione, libri di lettura e materiale didattico specifico per garantire il benessere, la cura e il diritto al gioco dei bambini con disabilità: è la Right Box, ideata e realizzata dall’associazione L’abilità, e consegnata in queste settimane direttamente a casa di 200 famiglie di Milano grazie al supporto dei volontari. In questo periodo di emergenza sanitaria, in cui i bambini sono a casa tutto il giorno e in particolare i bambini con disabilità hanno subìto la brusca interruzione dei servizi a loro dedicati, la Right Box può essere un valido strumento a supporto dei genitori per sollevarsi dalla solitudine quotidiana e riprendere almeno in parte il percorso educativo riservato ai propri figli.
La “scatola giusta” è anche “su misura”: a seconda dell’età e delle competenze e abilità dei bambini, contiene giochi di manipolazione, da tavolo, di stimolazione sensoriale e adatti al rinforzo cognitivo. In tutto 200 scatole personalizzate per bambini e bambine da 2 a 10 anni con disabilità motorie, neuromotorie, intellettive e con disturbo dello spettro autistico che ogni giorno frequentano i servizi de L’abilità.
Carlo Riva, direttore de L’abilità onlus, racconta l’idea alla base della Right Box: “Un bambino, con i genitori e i fratelli, condivide emozioni e crescita giocando insieme e quindi comunicando, al di là di ogni limite, in ogni famiglia, in ogni contesto socioculturale, con ogni disabilità. The Right Box è stata pensata per favorire tutto questo: un gioco possibile in casa, il piacere dello stare insieme, la condivisione di colori, immagini, sensazioni come è la vita pur nella precarietà di questo periodo”.
Inoltre, per far fronte alla chiusura dei servizi, L’abilità offre un supporto alle famiglie – molte delle quali vivono anche una situazione di difficoltà economica e sociale – avviando nuove modalità di interazione a distanza per supportare da un lato i genitori nella presa in carico della cura e i bambini nella ricerca di esperienze educative e di gioco, vitali per ognuno di loro. Lo Spazio famiglie mette a disposizione dei genitori – non solo quelli iscritti ma a tutti coloro che ne hanno bisogno – la linea telefonica dedicata 02-66805457 con una psicologa per il supporto nella routine quotidiana.

Vidas attiva un servizio di pronto intervento psicologico

Un pronto intervento psicologico per chi ha perso una persona cara e per operatori sanitari coinvolti nell’emergenza Coronavirus: è “Distanti ma non soli”, il servizio di counselling telefonico che Vidas – associazione impegnata dal 1982 nell’offrire assistenza sociosanitaria a persone con malattie inguaribili a Milano e in Lombardia – mette a disposizione di quanti – cittadini, medici, infermieri e personale sanitario in genere – sentono il bisogno di un supporto qualificato per affrontare le emozioni di questo difficile momento.
Perdere una persona vicina è sempre doloroso, ma al tempo del Covid-19 il fatto di non poter assistere il proprio caro e stargli accanto nelle ultime ore della sua vita, non poterlo salutare e accompagnare al cimitero può rendere l’esperienza traumatica. Le psicologhe di Vidas offrono consulenza e sostegno ai familiari nell’affrontare questa esperienza dolorosa e offrono supporto su come comunicare la perdita a bambini e adolescenti.
Per medici, infermieri e personale sanitario prendersi cura delle persone in questa emergenza significa sperimentare molteplici emozioni in una cornice di urgenza e costante incertezza. Una prova dura che pone davanti a gravi rischi nel tentativo di salvare delle vite, nella quale gli stessi operatori restano esseri umani con le proprie paure, fragilità e bisogni. Le psicologhe di Vidas sono a loro disposizione per condividerne il vissuto, fornire ascolto e combattere il senso di solitudine.
Il servizio è gestito da un team di sei psicologhe esperte sia nel sostegno al lutto sia nell’affrontare il burnout. Due i numeri di telefono: per i familiari è attivo il 348-8507331 (lunedì-domenica, dalle 9 alle 19); per gli operatori sanitari il 344-0948447 (lunedì-venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 10 alle 17).

Federazione Alzheimer, un decalogo per le famiglie

Mantenere e stimolare le abilità cognitive e motorie delle persone con demenza; stimolare il loro benessere psico-fisico e supportare i familiari nella gestione quotidiana: sono gli obiettivi alla base del decalogo di consigli pratici che la Federazione Alzheimer Italia ha stilato per i familiari di persone con demenza per affrontare al meglio la giornata in questo momento storico in cui l’imperativo a livello nazionale è rimanere in casa.
Il decalogo nasce per fornire ai familiari gli strumenti utili a gestire i propri cari in una situazione straordinaria, in cui la quotidianità è cambiata e l’impossibilità di accedere ai servizi e alle attività socioassistenziali mette a rischio il benessere delle persone con demenza. I consigli vanno nella direzione di individuare attività per allenare e stimolare i ricordi facendo riaffiorare le emozioni, come il suggerimento di riprendere e scorrere insieme le fotografie del passato, di familiari e amici mettendo come sottofondo qualche vecchia canzone cara alla persona con demenza. Il decalogo si concentra molto su un aspetto fondamentale che è l’attività psico-motoria, necessaria per garantire il benessere psico-fisico delle persone con demenza, ed ecco quindi che si va dal suggerire alcuni semplici esercizi di ginnastica che è possibile svolgere in casa utilizzando una sedia, ad attività pensate per stimolare l’aspetto cognitivo, come lavorare a maglia, creare gioielli con materiali vari (fili di cotone, pasta), disegnare e cucinare insieme al proprio caregiver una ricetta semplice. Gabriella Salvini Porro, presidente Federazione Alzheimer Italia: “In questo momento drammatico per il nostro Paese, siamo chiamati come cittadini a essere responsabili restando a casa e riducendo così la socialità per il bene della collettività e delle persone più fragili. Le persone con demenza sono persone fragili, e la gestione della loro quotidianità diventa ancora più complessa in questo isolamento fisico. Ma noi ci siamo comunque, anche a distanza, per stare a fianco dei familiari in maniera virtuale, con tutti i mezzi di cui disponiamo: con le mail, con i social, con la linea telefonica Pronto Alzheimer, per sostenere i familiari nel loro difficile compito di questi giorni. Il decalogo che abbiamo stilato può essere un piccolo supporto ma può sollevare un po’ dalle grandi preoccupazioni quotidiane.”
Il decalogo completo è disponibile sul sito della Federazione Alzheimer Italia.

I centri antiviolenza per le donne sono aperti

Le telefonate al numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 sono scese del 55% nelle prime due settimane di marzo: da 1.104 dello stesso periodo dell’anno scorso a 496. Lo stesso trend è rilevato dai centri antiviolenza nella città di Milano: la Casa delle donne maltrattate (Cadmi) denuncia l’azzeramento delle richieste di aiuto, e una drastica riduzione delle chiamate è rilevata anche dai centri antiviolenza della Fondazione Somaschi di Milano e hinterland. La ragione non è un calo della violenza bensì il fatto che in molti casi la convivenza forzata causata dall’emergenza sanitaria sta creando situazioni drammatiche per alcune donne, e i loro figli, che non hanno la possibilità di chiedere aiuto perché sono sempre sotto il controllo del partner o del padre violento.
Per far fronte a questa emergenza, i centri antiviolenza in Italia e il numero unico nazionale 1522 stanno lanciando sui social network campagne per inviare due messaggi. Il primo è rivolto alle donne che stanno vivendo l’incubo, con la segnalazione che il numero è sempre attivo e l’invito a trovare un momento per chiamare (ad esempio quando l’uomo violento dorme o è in un’altra stanza) e segnalando il fatto che gli operatori e i volontari sono disponibili ad accogliere negli appartamenti protetti le donne che vogliono sottrarsi alla violenza domestica. Il secondo messaggio è rivolto a tutti i cittadini per invitarli a chiamare le forze dell’ordine o il 1522 qualora abbiano il sospetto che nell’appartamento del vicino ci siano situazioni di violenza e maltrattamento.

Parkinson Italia, assistenza gratuita ai malati

Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte sono le regioni più colpite dall’emergenza Coronavirus: è da qui che parte il sostegno alle persone con Malattia di Parkinson realizzato da Confederazione Parkinson Italia Onlus (rete nazionale delle associazioni delle persone con Parkinson) in collaborazione con Careapt (startup del gruppo Zambon dedicata allo sviluppo di soluzioni digitali per la gestione delle malattie neurodegenerative).
Fino al 12 giugno, quindi, il servizio di teleassistenza infermieristica ParkinsonCare diventa gratuito: dal lunedì al venerdì h.9-18 è attivo il numero 02-21079997 oppure si può inviare una mail a info@parkinsoncare.com. Il servizio supporta da un lato le persone malate affiancandole nella gestione infermieristica dei sintomi e vigilando sull’aderenza alla terapia, dall’altro fornisce ai medici curanti un monitoraggio regolare delle condizioni cliniche dei loro pazienti e un servizio di allerta per l’attivazione degli interventi medici necessari.
Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia: “Collaboriamo al progetto ParkinsonCare fin dalla sua nascita per accompagnare la persona con Parkinson verso una gestione più consapevole e partecipata della malattia. L’obiettivo è sempre il benessere della persona; i malati hanno diritto di stare bene e la società ha bisogno che i malati stiano bene”.
In Italia sono 260mila le persone affette da questa patologia che insorge in media intorno ai 65 anni e comporta una progressiva disabilità motoria oltre a diversi altri disturbi che spesso si accompagnano a vissuti di crescente isolamento, ansia e depressione.
Con l’evolversi dell’emergenza Coronavirus, la onlus pensa di estendere la gratuità di ParkinsonCare anche alle persone che vivono in altre regioni d’Italia.

Mission Bambini, sostegno a 400 bambini nelle periferie durante l’emergenza

#viciniaibambini: parte da Milano il progetto di sostegno allo studio che la Fondazione Mission Bambini – che da 20 anni opera ogni giorno per sostenere l’infanzia in difficoltà – ha avviato per 400 bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado nei contesti svantaggiati di Bruzzano, Comasina, Niguarda e Maciachini. Due le azioni concrete: potenziamento della strumentazione informatica e sostegno psicologico.
Nei prossimi giorni nelle case delle famiglie in difficoltà, sempre nel rispetto delle norme di circolazione imposte, saranno consegnati gli strumenti necessari per poter svolgere i compiti: laptop, tablet, cellulari, schede telefoniche, pc con connessione a internet. All’attrezzatura informatica si aggiunge un servizio di assistenza da remoto di operatori di Mission Bambini che sosterranno lo svolgimento dell’attività scolastica, garantendo l’accompagnamento educativo e didattico a distanza per gli alunni.
In questo periodo di emergenza, infatti, i bambini e le famiglie in condizioni di disagio socioeconomico non possono frequentare come fanno abitualmente i centri di aiuto allo studio, nati in questi quartieri della periferia nord di Milano anche grazie a Mission Bambini per rendere più efficace e inclusivo il sistema educativo territoriale, mettendo in rete scuole, enti non profit, attori economici e istituzioni. I centri di aiuto allo studio si sono attivati subito dopo la chiusura delle scuole e ora sono stati allestiti virtualmente, assicurando sostegno e continuità didattica.
Goffredo Modena, presidente e fondatore di Mission Bambini, assicura alle famiglie e ai bambini la presenza e la vicinanza degli operatori della Fondazione in questo complesso momento di generalizzato isolamento sociale: “In questo periodo di emergenza Coronavirus, crediamo sia necessario avere un’attenzione particolare ai bambini più vulnerabili, già a rischio di insuccesso scolastico, che non devono sentirsi soli e abbandonati nella complessa gestione dello studio a casa. Continuiamo a fare scuola e comunità, anche a distanza: con questo progetto vogliamo sostenere come sempre bambini e famiglie dal punto vista sociale, psicologico e di possibilità”.
In parallelo al proseguimento dell’attività didattica, la Fondazione sta pianificando l’attivazione di percorsi di ascolto e sostegno psicologico per bambini e genitori, da avviare non appena sarà terminata la fase di isolamento, per facilitare la rielaborazione delle paure vissute e puntare alla “ricostruzione sociale”. Lo stop alle attività didattiche rischia infatti di penalizzare ulteriormente chi già vive una condizione di disagio e può avere pesanti ricadute psicologiche su cui è importante intervenire tempestivamente.
Per essere #viciniaibambini Mission Bambini ha attivato la campagna “Covid-19: l’educazione non si ferma”.