Emergenza Covid, Sala: “Governo consenta ai comuni di indebitarsi per la spesa corrente in aiuti”

Il sindaco Giuseppe Sala incontra i lavoratori dello spettacolo in piazza della Scala (Foto Mianews)

“Tanti mi chiedono perché non chiudi, tanti chiedono che si faccia un lockdown, il punto è che per come vedo io le cose il Governo deve avere un ruolo importante in tutto ciò, non voglio scaricare le responsabilità, ma il punto fondamentale è che si può chiudere ma prima di chiudere bisogna dire a chi starà chiuso come verrà aiutato. Questo è il punto di partenza”: lo ha ribadito il sindaco Giuseppe Sala incontrando i lavoratori dello spettacolo in sit-in davanti a Palazzo Marino.
“Credo che tutti ci siamo convinti del fatto che non sarà una cosa di una settimana o un mese, ma ci attende un lungo inverno di grande difficoltà. Proprio per questo chi fa il mio mestiere, chi si occupa di politica deve cercare di essere il più razionale possibile e soprattutto cercare di programmare le cose”, ha detto Sala.

“I Comuni possono indebitarsi per fare investimenti, non per la spesa corrente. Questa è la regola generale. Oggi è una regola sbagliata nel senso che la spesa per me oggi è l’investimento. Se io potessi indebitare un Comune solido come il Comune di Milano attraverso una spesa sostenere voi io lo farei. Perché in questo momento c’è un problema di sopravvivenza e capacità di tirare avanti non per 6 giorni, ma presumibilmente 6 mesi”, ha detto ancora il sindaco. “Di vaccini si parla tanto ma c’è poca certezza su quando arriveranno – ha proseguito Sala -. La cosa che non funziona è che qualcuno è penalizzato e qualcuno no”. Questo, ha proseguito il sindaco, sottolineando di non voler “scaricarla sul Governo” ma di voler assumersi le proprie “responsabilità”, “è il momento del sacrificio collettivo”. “Voglio sentirmi responsabile della vostra situazione e ritornare a chiedere al nostro Governo un intervento più deciso”, ha detto. “Il punto è permetterci a tutti di essere parte di questa crisi incredibile – ha proseguito – e che quando potremo tornare fuori il lavoro dovrà essere confermato, in modo minimo, trovando delle formule parziali. Oggi tutto non si può avere, ma non va bene andare da cento a zero, questo è quello che oggi si sta facendo. Non voglio passare per il paladino di ‘non si chiude’, ma voglio che venga fatto con buonsenso. Chiudere si può, ma dire a chi viene chiuso come lo aiutiamo, io mi batterò su questo”.