Emergenza Covid, Lombardia zona rossa. Fontana: “Inaccettabile”; Sala: “Rispetto decisione, ma il sistema scelto è troppo complesso”

Il sindaco Giuseppe Sala e il governatore Attilio Fontana (Foto Direzione Nord)

Lombardia zona rossa. Scattano da venerdì 6 febbraio le restrizioni previste dall’ultimo dpcm del Governo per contenere l’emergenza Covid.

All’annuncio, dure le parole del governatore Attilio Fontana: “Comunicare ai lombardi e alla Lombardia, all’ora di cena, che la nostra regione è relegata in fascia rossa senza una motivazione valida e credibile non solo è grave, ma inaccettabile. A rendere ancor più incomprensibile questa decisione del Governo sono i dati attraverso i quali viene adottata: informazioni vecchie di dieci giorni che non tengono conto dell’attuale situazione epidemiologica”.  “Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi, dunque – conclude Fontana – non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita”.

“Credo che il sistema scelto dal governo per definire le zone gialle, rosse e arancioni sia troppo complesso. Divide non solo per regioni, ma anche per province. Immaginatevi quanti distingui. E inoltre è basato sull’Rt e ventuno indicatori, difficilissimi da decifrare”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala questa mattina nel videomessaggio sui social ai milanesi, aggiungendo: “Io avrei scelto un sistema più semplice e più uniforme. Non sono così certo che questa classificazione vista in maniera dinamica, in ottica di tendenza, garantisca una decisione equa”. “Le decisioni del governo  – ha aggiunto – vanno rispettate, io da uomo delle istituzioni mi attiverò affinché vengano rispettate e mi attiverò altresì affinché il sacrificio che ci viene chiesto si trasformerà in un beneficio per la salute della nostra comunità”.