Comune, la protesta dei lavoratori di musei e biblioteche: “Basta proroghe, serve il bando di gara”

La protesta davanti al Comune (Foto Mianews)

La protesta davanti al Comune (Foto Mianews)

«Basta proroghe, serve bando di gara». Ieri, 15 novembre, davanti Palazzo Marino si è alzato il grido di un centinaio di lavoratori di musei e biblioteche, per protestare contro la mancata pubblicazione del bando di gara dell’appalto accoglienza musei e biblioteche del Comune di Milano. “Questo ritardo – spiegano i lavoratori – significa – altro tempo con uno stipendio di 4 euro all’ora che è chiaramente insostenibile per poter anche solo sopravvivere a Milano.

Purtroppo si fa sempre più concreta l’ipotesi di ulteriori mesi di proroga per i circa 200 lavoratori interessati”.

Lo stato di agitazione è stato promosso da FILCAMS CGIL Milano ed erano presenti in piazza anche i consiglieri dem Daniele Nahum e Alessandro Giungi e il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi.

I lavoratori sventolando bandiere della sigla sindacale e reggendo cartelli con la scritta “L’arte di vivere a Milano con 4 euro all’ora”, urlavano: “Stipendi da fame, vi sembra normale?!”, “Bando subito!” e “Vergogna!”.

“Siamo qui in piazza oggi per chiedere che al più presto esca il bando di gara per l’accoglienza in musei e biblioteche – spiega Roberta Griffini, rappresentante di Filcams Cgil Milano – già da quattro anni questi lavoratori vengono retribuiti con uno stipendio che non è in linea con quello che fanno, sono lavoratori del settore culturale con una professionalità importante e meritano lo stipendio del loro settore. Mesi fa a maggio abbiamo fatto un accordo col Comune di Milano che prevedeva esattamente quello ovvero che nel prossimo bando ci fosse per loro la retribuzione corretta ma ad oggi siamo a metà novembre ancora non esce. In concreto significa che ci aspettano ulteriori mesi di proroga con contratti a 4 euro l’ora. A maggior ragione in una città come Milano e con gli attuali aumentare del costo della vita non è assolutamente possibile vivere in queste condizioni. Chiediamo che le parole si trasformino in fatti: non basta dire che la cultura è il fiore all’occhiello di questa città, ci vogliono i fatti”.

“Oltre a questo gravissimo ritardo – aggiungono i rappresentanti sindacali – continua inoltre a non esserci chiarezza per i lavoratori delle biblioteche che rischiano di rimanere fuori e non vedersi riconosciuta la retribuzione prevista del contratto di settore, come invece avevamo previsto con l’accordo sottoscritto dalle OOSS con l’amministrazione comunale del mese di maggio”.
“Forte preoccupazione – proseguono – anche per l’altro Lotto dell’appalto accoglienza, che riguarda altre sedi del comune, dove il rischio è che nel prossimo appalto vengano peggiorate drasticamente le condizioni economiche dei lavoratori”.

I consiglieri presenti si sono presi pubblicamente l’impegno di portare l’istanza in Aula a Palazzo Marino il prossimo lunedì e sentire l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, sul tema. “Questa città deve affrontare seriamente il problema del lavoro povero e portare situazione a soluzione il prima possibile – ha detto Nahum – Siamo con voi. Uno stipendio da 750 euro è inaccettabile”.
Durante il presidio ai rappresentanti sindacali è arrivato l’invito per un colloquio con la direzione Lavoro del Comune.