Regionali 2023, il centrosinistra candida Majorino: “Sfida tra me e Fontana”. Maran si ritira: “Lo sosterrò, ma lavoro per una politica migliore e più aperta”

L’europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino è il candidato per il centrosinistra alle elezioni regionali che si terranno in Lombardia il prossimo febbraio. Lo ha annunciato Majorino stesso in un post pubblicato il 17 novembre. Dopo aver detto di aver accettato la proposta proveniente dalla coalizione del centro-sinistra, Majorino ha scritto di essere “onorato ed emozionato” e disposto ad incontrare il prima possibile la coalizione “per costruire insieme, e secondo le modalità condivise, la proposta più forte possibile per cambiare pagina in Regione. Possiamo battere la destra di Attilio Fontana e sono convinto che ce la metteremo tutta” ha concluso il nuovo candidato del centrosinistra.

Per Majorino il principale sfidante è l’attuale governatore Attilio Fontana. “Credo che la sfida sia oggettivamente fra me e Fontana visto che la corsa è per arrivare primi”, ha detto al Tgr Lombardia Majorino, che non ha fatto riferimento all’altra candidata ufficiale, Letizia Moratti, in corsa con il Terzo Polo.

Questa candidatura ha sollevato polemiche all’interno della stessa coalizione di centrosinistra. Pierfrancesco Maran, assessore comunale alla Casa, ha criticato la scelta, in quanto è stata presa senza ricorrere alle primarie. “Quando vietano di giocare la partita, vincere è impossibile”, ha detto Maran, che si era candidato, ricordando come “ancora una volta il tanto annunciato ‘dobbiamo aprire il partito’ è rimasto lettera morta: intendo continuare a guidare un’alternativa riformista e per la partecipazione, per rompere gli schemi di un sistema correntizio che, ormai, avendo perso il polso della società e anche della nostra comunità, continua a perdere consenso e si arrocca evitando le competizioni”. D’altro canto, l’assessore alla Casa ha sottolineato l’esigenza delle primarie, in quanto sono un modo per coinvolgere la comunità di elettori: “abbiamo riscontrato un grandissimo consenso tra le persone ovunque siamo andati, ed è senza alcun dubbio un errore grave non averle convocate. È una partita che va affrontata nel Partito Democratico, senza produrre ulteriori divisioni, anzi ricercando il dialogo costruttivo con tutte le forze di opposizione, per questo sosterrò con impegno il candidato nominato. Vogliamo una politica rivolta al futuro, anche per questo non abbiamo mai pensato che Letizia Moratti potesse essere un’opzione. Da oggi continuerò con ancora maggiore determinazione a lavorare per una politica migliore e più aperta. Son sicuro che saremo in tanti a farlo” ha concluso Maran.

La candidatura di Majorino è stata vista con favore da Sinistra Italiana Lombardia, che in una nota ha espresso soddisfazione per una scelta che “corrisponde alle caratteristiche di una figura nettamente differente per storia, posizioni e credibilità a quelle di Attilio Fontana e Letizia Moratti espresse nel campo del centrodestra. È giunto il momento di stringere il confronto programmatico, sul quale si era lavorato in comune accordo anche con il M5S fino a luglio, e definire la piattaforma”. Soddisfazione espressa anche da Paolo Matteucci, segretario regionale SI, che ha sottolineato come questa candidatura «ci porta finalmente ad avere sul campo un profilo che marchi la differenza con le forze politiche avversarie. La storia di Pierfrancesco è credibile e siamo sicuri che la sua candidatura possa aprire anche il dialogo verso le altre forze politiche come il M5S che fino alle elezioni politiche sono state parte di questo percorso».

La candidatura rappresenta un’apertura verso il campo largo secondo Tino Magni, senatore neoeletto per Alleanza VerdiSinistra, che ha affermato: «La decisione presa oggi in Lombardia è molto importante perché le forze in campo hanno trovato un punto di convergenza da cui iniziare il confronto programmatico sia all’interno che all’esterno della coalizione».