Regione, Fontana all’evento ‘Lombardia 2030’: “Per realizzare la ‘smart land’ dobbiamo avere più autonomia”

“Oggi siamo qui perché Regione Lombardia vuole costruire un tavolo di lavoro permanente che progetta e realizza il proprio futuro. A me tocca il compito di proporvi una rotta che posso riassumere intorno a un’idea di Lombardia come terra della conoscenza, del saper fare e delle opportunità”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel suo discorso di apertura dei lavori di “Lombardia 2030”, l’evento organizzato da Regione Lombardia, all’hangar Bicocca di Milano, che vede la partecipazione di rappresentanti del Governo nazionale, delle Istituzioni nazionali e regionali, del mondo produttivo, economico e sociale Lombardo, per un coinvolgimento a tutto campo sul futuro della regione motore d’Italia. All’evento partecipano, tra gli altri, il vice premier Matteo Salvini e i ministri Roberto Calderoli, Daniela Santanchè, Giancarlo Giorgetti e Gilberto Pichetto Fratin. I lavori si sono aperti con un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime della tragedia di Ischia e con un applauso in ricordo e in memoria di Roberto Maroni.
“È la Lombardia Smart Land su cui abbiamo lavorato in questi anni – ha detto Fontana – che trova un suo compimento ed una spinta propulsiva definitiva, perché abbiamo capito che la direzione è quella giusta, ma ci siamo anche resi conto che occorre accelerare senza perdere un minuto”.
“Per attuare davvero una smart land occorre maggiore autonomia, per poter assumere seriamente impegni e responsabilità nei confronti, rendere più efficienti i servizi, pagare di più i nostri medici o i nostri insegnanti, per mettere il pubblico in condizioni di competere, in modo sano, col privato”, ha detto ancora Fontana.
“L’autonomia motivata dal merito – ha sottolineato -, è un meccanismo premiante per le regioni che sanno ben amministrare e che comporterà anche un efficientamento delle Amministrazioni centrali con l’obiettivo di servizi migliori. Non vogliamo più risorse, vogliamo poter gestire da soli e meglio quelle che ci vengono trasferite”.