Fnm, la fisica quantistica “al servizio” della mobilità sostenibile: dai treni a idrogeno alla levitazione magnetica

Il presidente di FNM, Andrea Gibelli, e la fisica e scrittrice Gabriella Greison

La fisica quantistica applicata alla mobilità sostenibile e alla rigenerazione urbana. Una frontiera che si sta già sperimentando, ad esempio con la realizzazione di treni a idrogeno, e che in futuro porterà a nuovi fondamentali sviluppi, come i treni a levitazione magnetica. Ne hanno discusso il presidente di FNM, Andrea Gibelli, e la fisica e scrittrice Gabriella Greison, durante l’incontro, tenutosi ieri all’ADI Design Museum, ‘Ci vuole un fisico speciale. Cosa c’entra la fisica quantistica con la rigenerazione urbana? E con la mobilità sostenibile all’idrogeno?’.
“La fisica quantistica la usiamo già nella nostra vita di tutti i giorni, come nei telefonini e nei chip al silicio dei computer”, spiega Greison. “Quella che stiamo vivendo è la seconda rivoluzione quantistica, durante la quale ci saranno tante tecnologie che useranno questa materia, come ad esempio la mobilità sostenibile – i sistemi predittivi utilizzati dai treni si servono della fisica quantistica – il machine learning, l’intelligenza artificiale, i superconduttori. Tutto quello che ci riserva il futuro ha basi fondanti sulla fisica quantistica”.
“È compito delle aziende tradurre in fatti concreti queste conoscenze scientifiche”, commenta Gibelli. “La fisica quantistica è alla base della mobilità a zero impatto ambientale. In questo senso, i piani di FNM per il futuro sono legati a due progetti emblematici. In primo luogo, il treno a idrogeno che a novembre del 2023 inizierà le corse prova lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo”, nell’ambito del progetto H2iseO, realizzato da FNM, Ferrovie Nord e Trenord, per la realizzazione di una Hydrogen Valley in Val Camonica. “Questo progetto è a zero impatto ambientale anche perché non cambia le infrastrutture”, sottolinea. “E poi c’è il progetto Fili sul ramo della Milano Cadorna fino all’aeroporto di Malpensa, dove vogliamo rendere le stazioni un luogo accessibile e non solo funzionale a prendere il treno”.
Per quanto riguarda l’impatto della fisica quantistica sulle nuove tecnologie dei prossimi decenni, Gibelli spiega che: “Soprattutto in Cina e negli Stati Uniti, si sta lavorando a dei treni a levitazione magnetica che superano velocità a oggi inimmaginabili. Avvicineranno le città come non mai. Luoghi che sono oggi a tre ore di distanza saranno raggiungibili in pochi minuti. Speriamo che presto se ne potrà parlare anche in Europa”.