Arch Week, presentata la quinta edizione: focus su periferie e progetti per San Vittore

Torna dal 7 all’11 giugno, con la quinta edizione, la Milano Arch Week, la manifestazione dedicata all’architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città promossa da Comune, Politecnico e Triennale.

Quella di quest’anno, come ha spiegato Stefano Boeri, presidente della Triennale e direttore artistico della rassegna, sarà un’edizione “con meno celebrazione delle archistar e più attenzione a problemi concreti della città”. E il tema,”Waiting for Peripheris”, è stato scelto “per avviare una riflessione collettiva sul tema delle periferie”.

La rassegna ospiterà anche la presentazione dei progetti vincitori del concorso ‘San Vittore, Spazio alla Bellezza‘, avviato durante il periodo del covid e con il quale sono stati scelte sei proposte di intervento per altrettanti spazi della casa circondariale che hanno bisogno di una ristrutturazione in modo più urgente, come “i corridoi, i bracci, le zone di vita degli agenti, tutte le zone di attesa, quelle per i colloqui e sala visite – ha spiegato Boeri – uno dei bracci che è rimasto inutilizzato potrebbe diventare uno spazio culturale .

Sono progetti molto concreti che presenteremo. L’obiettivo è di metterli in pratica, c’è un’idea molto precisa da parte del direttore del carcere di portare avanti queste idee, chiedere i finanziamenti e creando anche una fondazione” perché, ha detto “l’ idea di trasferire San Vittore e costruire un nuovo carcere resta nei progetto futuri ma adesso dobbiamo occuparci della qualità della vita di chi vive in carcere questa è l’urgenza principale”.

La presentazione della Milano Arch Week si è svolta il 3 aprile a Palazzo Marino dove oltre a Boeri e ai curatori della rassegna, sono intervenuti il sindaco Giuseppe Sala e la rettrice del Politecnico Donatella Sciuto. Triennale e Politecnico resteranno le sedi principali degli eventi, ma per la prima volta ci saranno anche appuntamenti diffusi in oltre 40 luoghi della città, dal centro ai quartieri più esterni.

“Quest’anno è quanto mai importante avere questa occasione di confronto perché stiamo continuamente parlando della trasformazione di Milano, ci sono in campo tanti progetti per un’altra onda di trasformazione. Il senso di queste giornate di lavoro è trovare una formula per una progettazione sempre più condivisa che comunque è nelle corde di questa città”, ha commentato il sindaco Giuseppe Sala. Quanto all’attenzione alle periferie, il sindaco ha sottolineato che “non è solo teorizzazione”, citando come esempi i progetti già in campo  per l’Ex Macello di viale Molise, per i laboratori della Scala a Rubattino e per il nuovo campus del Politecnico in Bovisa. “Tutti progetti di trasformazione in aree poco centrali. Credo davvero che sia la linea dei prossimi decenni”. Da parte del sindaco anche l’auspicio che la Milano Arch Week sia un’altra occasione per parlare del Pnrr  “una riflessione cittadina, su quello che Milano può fare”.

Anche per la rettrice del Politecnico Raffaella Sciuto “riflettere su temi architettura e spazi urbani è di grande attualità” e come Ateneo “con la nostra ricerca possiamo supportare le istituzioni” anche nel lavoro per “colmare i divari verso periferie”. La rettrice ha ricordato anche i progetti di solidarietà sociale per la città del Politecnico “nei quali nei prossimi sei anni del mio mandato – ha detto – vogliamo essere ancora più incisivi”.

Per riflettere su temi come housing sociale e rapporto centro e periferie alla Milano Arch Week sono stati invitati architetti, designer, urbanisti, paesaggisti. Tra gli ospiti confermati di questa edizione, Iñaki Carnicero, architetto di fama internazionale che è stato nominato dal primo ministro spagnolo Pedro Sánchez segretario generale per l’Agenda urbana e l’architettura e che ha promosso la stesura della prima legge statale sulla qualità dell’architettura, lo studio tedesco b+Arno BrandIhuber, lo studio catalano Harquitectes e lo studio belga Office.

Per quanto riguarda il programma ‘diffuso’ nella città, invece si partirà già da sabato 3 giugno con oltre 50 appuntamenti in teatri, scuole, associazioni di quartiere, biblioteche e si proseguirà per tutta la durata della manifestazione. Non mancheranno come già nelle scorse edizioni tour, itinerari ed esplorazioni della città. Tra questi, gli itinerari realizzati da Urban Center Milano e dall’assessorato Rigenerazione Urbana del Comune che guideranno i partecipanti alla scoperta delle potenzialità future di tre aree della città, oggetto di interventi che ne stanno cambiando il volto: Crescenzago, Lorenteggio-Giambellino e Stazione Centrale-Loreto e saranno anche l’occasione per valorizzare gli antichi centri storici cittadini in occasione del centenario dell’aggregazione alla città dei borghi limitrofi.