Monopattini, il referendum di Parigi fa discutere anche a Milano

L’esito del referendum che si è votato il 2 aprile a Parigi ha decretato lo stop dal 1° settembre del noleggio dei monopattini elettrici. La questione sull’uso di questo mezzo di mobilità è arrivata anche a Milano, tra esponenti politici favorevoli alla messa al bando e altri contrari.

“A Parigi, si è trasformato in un plebiscito contro i monopattini a noleggio – ha commentato il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato – il referendum che si è svolto sugli “scooter” elettrici ieri; infatti, allo stesso, hanno partecipato oltre 100.000 parigini ed il 90% ha votato a favore del divieto di noleggio degli scooter e monopattini. Anche la città francese si è accorta che il mezzo, più che snellire il traffico e diminuire lo smog, è spesso causa di disagi e, molte volte, anche di incidenti mortali. A Milano l’unico, ancora, a non essersene accorto è il Sindaco, assieme alla sua Giunta, che continuano imperterriti a trasformare le città in piste ciclabili oscene e pericolose che, al contrario di quelle realizzate dal Centrodestra che furono realizzate in maniera efficace e sicura con cordoli a regola d’arte e che preservarono sia ciclisti che auto, spesso causano feriti e morti. Dal 1 Gennaio al 31 Dicembre del 2021 – ha continuato il deputato – sono stati 675 gli incidenti nel capoluogo lombardo e 918, tra lo stesso capoluogo e l’hinterland! Nel 2022 i dati sono stati pressoché identici. L’Amministrazione di Centrosinistra faccia subito un referendum, come hanno fatto i colleghi di Parigi ed in particolare la Sindaca Hidalgo. Invece di andare a piangere a Bruxelles, per tutelare le famiglie omogenitoriali, Sala dovrebbe prendere esempio dalle altre capitali europee” ha concluso De Corato.

Sullo stop deciso nella capitale francese è intervenuto anche Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza: “Il referendum di Parigi che ha sancito lo stop al noleggio dei monopattini elettrici deve essere uno spunto di riflessione anche per la città di Milano. L’uso sconsiderato dei monopattini, frutto delle scriteriate politiche green di Sala, oltre ad aumentare i profitti delle società di noleggio, ha chiaramente provocato una crescita degli incidenti come dimostrano i dati di Areu e dei Pronto soccorso cittadini”.

“Dal 1° giugno 2020 ad oggi, secondo i dati AREU, a Milano ci sono stati ben 1746 incidenti su monopattino che hanno richiesto l’intervento dei soccorritori – prosegue La Russa-. L’allarme riguarda non soltanto il numero dei sinistri ma anche le loro conseguenze che comprendono, nella maggior parte dei casi, traumi cranici anche gravi come hanno confermato i dirigenti dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano durante la Giornata della Sicurezza Stradale che si è svolta lo scorso 15 dicembre a Palazzo Lombardia. Un costo anche sociale che andrebbe valutato”.

L’assessore ha infine sottolineato l’impegno da parte del governo per regolarizzare l’uso di questo mezzo: “Mentre Sala dorme, fortunatamente il Governo Meloni si è già attivato. Sembrerebbe imminente, infatti, una modifica al Codice della strada che porterà all’obbligo del casco e della targa per chi usa i monopattini. Regione Lombardia, per quanto le compete, si è già mossa in questa direzione proponendo per legge l’uso del casco e l’introduzione dell’obbligo di copertura assicurativa per tutti gli utilizzatori di mezzi di micromobilità elettrica. Ci auguriamo che tali novità siano introdotte al più presto e pongano fine a questa triste sequenza che vede, da giugno 2020, il verificarsi a Milano di oltre un incidente al giorno con monopattino”.

Sull’uso del monopattino è intervenuto anche il consigliere comunale della Lista Sala Marco Mazzei, presidente della sottocommissione comunale Mobilità Attiva: “Credo che i monopattini dovrebbero essere tra le scelte che un’amministrazione attua senza necessità di ricorrere a un referendum: la mobilità dovrebbe essere un elemento della politica di un’amministrazione che ha un certo modello di città in mente e quindi un modello con meno automobili, che tenga abbia al centro della mobilità le persone. Tutti i mezzi di micromobilità vanno in questa direzione e quindi, pur essendo molto favorevole ai referendum, credo che su temi come questi, fondanti delle politiche di un città, un’amministrazione debba prendersi le responsabilità delle proprie scelte: i monopattini sono un elemento di scelta e mi colpisce che sia fatto ricorso allo strumento della consultazione popolare. Sulla specifico dei risultati della consultazione di Parigi poi si deve considerare che partecipa e va a votare sempre chi è particolarmente motivato. C’è chi considera i monopattini un’emergenza ma non è così in quanto gli allarmismi sono privi di fondamento: non è vero che ci sia un tasso di incidentalità più alto rispetto ad altri mezzi, anzi, considerando poi i chilometri percorsi e gli utilizzatori risulta il mezzo più sicuro che circola sulle nostre strade e, inoltre, non è vero che ci sia un’emergenza sulla gestione degli spazi che occupano. Rimane il fatto che molti non accettano il monopattino perché fan fatica a vedere un adulto circolare su un mezzo che da sempre pensano sia destinato ai bambini: il vero problema è psicologico nei confronti di un mezzo che non si riesce ancora bene a a capire”.

Per quanto riguarda le proposte di dotare i monopattini di targa e casco Mazzei spiega di non essere favorevole in quanto “i mezzi in sharing son tracciati ed è estremamente semplice risalire agli utilizzatori che commettono qualche scorrettezza e l’obbligo del casco, proprio per come sono strutturati i mezzi, vorrebbe dire la fine dello sharing. – conclude Mazzei – La vera emergenza sono le auto parcheggiate in doppia fila e sui marciapiedi, io vedo i numeri e questi parlano chiaro”.

Contrario alla messa al bando del monopattino elettrico è anche il Movimento Cinque Stelle: «L’assessore La Russa – dichiara Nicola Di Marco, capogruppo M5S in Consiglio regionale – elogia il referendum parigino, sullo stop al noleggio dei monopattini elettrici. Il Centrodestra non perde il pelo dell’uomo delle caverne ma neanche il vizio di non aver alcuna attenzione al mondo giovane e alle sue esigenze. Infatti parliamo di un mondo costituito da nuove aziende e con nuove opportunità di lavoro da offrire. Una battaglia tutta politica quella contro il monopattino, un mezzo di trasporto sostenibile, reo di essere stato introdotto in Italia dal Movimento Cinque Stelle. Quello che dovrebbe fare La Russa è altro, bensì, concentrare gli sforzi sull’educazione stradale nelle scuole e tutelare la sicurezza dei lombardi con formazione e prevenzione. L’uso di questo mezzo ecologico non è ‘scriteriato’ ma una valida alternativa per alleggerire il traffico cittadino e l’aria irrespirabile che opprime la città – prosegue -. Piuttosto, la Giunta Fontana si concentri sui disservizi di Trenord se vuole fare qualcosa di utile per la mobilità ed i lombardi” conclude Di Marco.