Donna in bici travolta e uccisa da una betoniera in centro. Il sindaco Sala: “Valutiamo di limitare l’accesso in città a camion con sensori per gli ‘angoli ciechi'”

Una donna di 39 anni è morta travolta da una betoniera, mentre si trovava in bici in pieno centro. L’episodio è avvenuto intorno alle 12 in corso di Porta Vittoria all’incrocio con via Sforza. Da chiarire la dinamica, secondo le prime informazioni il mezzo pesante stava svoltando in corso di porta Vittoria provenendo da via Sforza. Sul posto sono intervenuti i soccorritori di Areu e la polizia locale.

Il sindaco Giuseppe Sala è intervenuto sull’incidente: “Questa mattina una donna in bicicletta ha perso la vita travolta da un mezzo pesante. Esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza alla famiglia di questa giovane mamma. In attesa di conoscere l’esatta dinamica, questo incidente deve farci riflettere perché purtroppo non è la prima volta che ciclisti vengano investiti da mezzi al lavoro.
Per questo dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare come Istituzioni, imprese e cittadini per impedire che questi drammatici eventi si ripetano. Ad esempio, possiamo iniziare con il regolamentare l’accesso in città a tutti i mezzi pesanti, limitandolo a quelli dotati di un dispositivo che permetta piena visibilità anche sull’angolo cieco. E implementando altre misure che sono allo studio della Giunta” ha concluso.

Legambiente Lombardia chiede maggiore sicurezza sulle strade per i ciclisti: “È l’ennesima tragedia della strada. Un’altra vita spezzata da un mezzo pesante in pieno centro. Legambiente Lombardia si unisce al dolore dei familiari per questa tragedia e punta il dito su una Milano non ha smesso né di trasformare aree dismesse con nuove edificazioni, né di abbassare il numero di veicoli circolanti”.

L’associazione rilancia il tam tam per una manifestazione per la sicurezza stradale questa sera alle ore 19 in piazza Mercanti per raggiungere il luogo dell’incidente alle ore 19.30, davanti alla biblioteca Sormani, dove e’ avvenuto l’incidente mortale. E’ stato lanciato l’hashtag #bastamortinstrada per sostenere la mobilitazione.

“Adesso basta! – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Chiediamo all’amministrazione comunale di emettere ordinanze chiare per chi circola in ambito urbano con i camion, affinché ci si doti di sensori. Poco o niente è stato fatto di fronte agli incidenti che, sempre più frequentemente, si verificano in città. E’ necessario che si dia il via ai percorsi ciclabili d’emergenza. Una città in cui potersi muovere a piedi o in bicicletta senza rischiare la propria vita, questo deve diventare Milano. Per questo da tempo Legambiente, comitati e associazioni, chiedono una città a 30km/h, percorsi ciclabili per proteggano i ciclisti e una drastica riduzione del traffico in città”, concludono.

Sull’incidente è intervenuto anche l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa: “L’incidente mortale che si è verificato questa mattina, all’incrocio tra Porta Vittoria e via Francesco Sforza, che ha visto una ciclista travolta da una betoniera, porta alla ribalta il problema dei cosiddetti “angoli ciechi” dei mezzi pesanti, punti che sono nascosti al campo visivo del conducente e che rendono pericoloso il vicino transito di ciclisti e pedoni. Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia della donna che ha perso la vita questa mattina – continua La Russa -. Questo incidente riporta alla memoria, purtroppo, quello avvenuto a febbraio in viale Brianza nel quale morì una ciclista di 38 anni travolta da un camion. Le associazioni dei ciclisti stimano che, ogni anno, siano migliaia le persone investite sulle strade europee da veicoli pesanti i cui conducenti non sono riusciti a vedere pedoni e ciclisti in affiancamento. Torna d’attualità la necessità di intervenire con urgenza adottando, ad esempio, sistemi visivi e possibilmente sonori che segnalino adeguatamente i punti critici nei quali la visibilità del conducente del mezzo pesante è fortemente limitata se non inesistente” ha concluso l’assessore.