#Milanofabene: azioni, notizie solidali e iniziative in città dal mondo del Terzo Settore

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

Dal 13 al 21 maggio torna la Settimana nazionale della Celiachia

Fare corretta informazione sulla celiachia e la dieta senza glutine, sfatando falsi miti e fake news su una patologia che in Italia riguarda circa 600.000 persone di cui quasi il 60% non ancora diagnosticate (dati Ministero della Salute, 2021). È questo l’obiettivo della “Settimana Nazionale della Celiachia” che torna in tutta Italia dal 13 al 21 maggio 2023 organizzata, come sempre, da AIC – Associazione Italiana Celiachia in collaborazione con le AIC territoriali associate. Giunta alla sua ottava edizione, l’iniziativa si svolge in occasione della Giornata Internazionale della Celiachia che si celebra il 16 maggio.
Corsi di cucina senza glutine per adulti e bambini; screening e consulenze mediche gratuiti; incontri e consigli di dietisti e nutrizionisti, online e in presenza; iniziative di divulgazione e informazione a contatto diretto con gli esperti; Open Day delle sedi AIC territoriali per informare e distribuire materiale e gadget alla popolazione; laboratori per bambini e letture di fiabe su celiachia e inclusione: sono alcuni dei numerosi appuntamenti dedicati alle persone celiache, ma non solo, distribuiti lungo tutta la penisola, per parlare correttamente di celiachia e dieta senza glutine. Il calendario completo è disponibile su www.settimanadellaceliachia.it
Uno spazio importante è dedicato alle scuole con “Tutti a tavola, tutti insieme: le giornate del menù senza glutine”, iniziativa che prevede un menù completamente senza glutine per tutti nelle mense delle scuole dell’infanzia e della primaria di oltre 100 comuni italiani: solo nell’edizione passata sono stati distribuiti più di 150.000 pasti senza glutine. L’iniziativa è l’occasione per sensibilizzare e informare studenti, famiglie e insegnanti sulla celiachia e la dieta senza glutine grazie al materiale divulgativo creato appositamente e messo a disposizione da AIC.
“La Settimana Nazionale della Celiachia si conferma un appuntamento fondamentale per diffondere una corretta informazione e accrescere la consapevolezza sulla celiachia, perché sono ancora troppi i falsi miti e le fake news che portano a sottovalutare una malattia severa e ancora fortemente sottostimata che colpisce un numero altissimo di persone” afferma Rossella Valmarana, Presidente di AIC – Associazione Italiana Celiachia. “La Settimana Nazionale è l’occasione per ricordare l’importanza della diagnosi precoce, fondamentale forma di prevenzione delle complicanze, anche gravissime, che una diagnosi tardiva può portare. Oggi in Italia abbiamo uno strumento prezioso: nella Legge di Bilancio 2023 è previsto un investimento economico per uno screening che identifichi bambini e ragazzi a rischio di sviluppare celiachia o diabete di tipo 1 e che potrà contribuire a far emergere il sommerso dell’iceberg della celiachia”.

CBM Italia per la Festa della mamma

Mulu è mamma di Meseret e Ayele; oggi a 50 anni è già nonna di Yabsera, 3 anni. Vive a Wolkite, nel sud dell’Etiopia, dove con la famiglia coltiva campi di caffè ed enset (“false banane”).
Un anno fa Mulu viene colpita dal tracoma, malattia che aveva inizialmente scambiato per una banale congiuntivite: “Sentivo della sabbia dentro agli occhi che mi provocava un grande dolore, sempre più acuto, tanto che a un certo punto non ho più potuto seguire i lavori di casa e nei campi. Dato che mio marito è anziano, mio figlio è stato costretto a lasciare la scuola per aiutarmi. E i miei vicini mi accompagnavano al mercato, perché da sola non riuscivo più a muovermi”. Un giorno la figlia Meseret scopre la possibilità di sottoporre la madre a una visita gratuita all’ospedale GTM (Grarbet Tehadiso Mahber), centro oculistico partner di CBM nella città di Butajira, a circa 100 chilometri di distanza: è qui che Mulu scopre di essere affetta da tracoma, per cui è vitale sottoporsi a un intervento. Subito la sua reazione è decisa: “Grazie, lo voglio fare, sono certa che un eventuale dolore post operatorio non sarà mai come quello a cui sono costretta ora ogni giorno!”. Il giorno dell’intervento, Mulu esce dalla sala operatoria dopo 40 minuti, e dopo 20 minuti toglie i bendaggi: “Chi incontrerò con questo problema, lo manderò di certo qui a curarsi!”. L’operazione di Mulu, visitata anche nei giorni successivi per assicurare l’assenza di infezioni, è stata un successo e lei è tornata a casa, a fare la mamma e la nonna come prima, occupandosi di nuovo di tutta la famiglia.
La storia di Mulu è una delle tante che CBM Italia – organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura delle disabilità visive nei Paesi del Sud del mondo – ha raccolto in Etiopia sul tracoma, malattia batterica degli occhi che è la principale causa infettiva di cecità nel mondo, che colpisce 1,9 milioni di persone.
Il tracoma fa parte delle Malattie Tropicali Dimenticate (NTD), un gruppo di 20 malattie infettive parassitarie, batteriche o virali, che mettono a rischio oltre 1 miliardo di persone nel mondo, in particolare donne e bambini, prevalentemente nelle aree tropicali e subtropicali tra le popolazioni più vulnerabili ed emarginate (fonte: OMS 2020). Sono antiche malattie della povertà che colpiscono chi vive nelle zone caratterizzate da igiene inadeguata, mancanza di acqua pulita e di servizi medici e sanitari. Si diffondono per contatto umano, acqua contaminata, insetti, terreni infestati da uova o larve di vermi. Oltre il 40% del carico globale della NTD è concentrato nell’Africa sub-sahariana. Sono chiamate “dimenticate” perché per lungo tempo sono state poco considerate nei programmi sanitari nazionali rispetto a malattie ad alta mortalità come l’HIV/AIDS, malaria o tubercolosi. Eppure, oltre ai numeri importanti che registrano, sono malattie che causano anche dolore, stigma e discriminazione sociale; inoltre ostacolano la crescita economica perché intrappolano persone, famiglie e intere comunità in un ciclo di povertà-disabilità. Oggi sono citate nell’Obiettivo 3 dell’Agenda della Salute: “Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, TBC, malaria e malattie tropicali neglette e combattere l’epatite, le malattie trasmesse dall’acqua e altre malattie trasmissibili”.
CBM interviene in Etiopia, così come in Sud Sudan, per combattere il tracoma, seguendo la strategia SAFE raccomandata dall’OMS dal 1993. S sta per Surgery, ovvero chirurgia per trattare lo stadio avanzato del tracoma; A per Antibiotics, perchè gli antibiotici servono per eliminare l’infezione; F per Facial cleanliness, cioè pulizia e igiene del viso; E per Enrironmental improvement, ovvero miglioramento dell’ambiente con accesso all’acqua e ai servizi igienici.
Nella Regione di Amhara nel nord dell’Etiopia e nella Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli a sud CBM Italia sta portando avanti 3 progetti che coinvolgono nel complesso 260mila persone, che possono beneficiare della distribuzione di antibiotici, dell’accesso all’acqua pulita grazie alla costruzione di pozzi e sistemi idrici, di momenti di formazione dedicati all’igiene. Inoltre entro il 2025 sono oltre 5.600 le persone che possono essere operate di trichiasi, ovvero la deviazione delle ciglia che sfregano contro il bulbo oculare, conseguenza dolorosa del tracoma che provoca opacità irreversibili e la conseguente cecità.

Il mondo in casa: musica, arte e sapori da quattro comunità di migranti

Un viaggio emozionante attraverso la musica, l’arte e i sapori di Zambia, Grecia, Afghanistan e Messico per scoprire la ricchezza della diversità che ci circonda. Parte venerdì 12 maggio questo speciale viaggio grazie alla settima edizione del progetto “Il Mondo in Casa 2023: musica, arte e sapori dal mondo”, promosso da ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo in collaborazione con la Chiesa del Carmine di Milano. Le 4 comunità di migranti di Zambia, Grecia, Afghanistan e Messico fanno conoscere la loro realtà attraverso proposte culturali, folcloristiche e gastronomiche nei mesi di maggio e giugno, “con l’obiettivo di stimolare e far crescere il dialogo e la condivisione tra le comunità migranti e la comunità locale” raccontano gli organizzatori “con la convinzione che la conoscenza annulli la paura dell’altro, soprattutto quando è diverso da noi per lingua, cultura o religione”.
Venerdì 12 si inizia con l’aperitivo dai sapori di Pakistan, Colombia, Regno Unito e Algeria a cui seguirà uno spettacolo teatrale. Il 19 maggio si va alla scoperta dello Zambia con la presentazione affidata ad Association of Zambians in Italy (AZI), CELIM, 7milamiglialontano e Slow Food; seguono una mostra fotografica e una sfilata di moda sostenibile. Il 26 maggio si presenta la Grecia attraverso mostra, musica e danze. Il 9 giugno sarà il momento dell’Afghanistan con ASDD – Associazione di Solidarietà Donne per le Donne, mostra e musica. Il Messico viene presentato il 17 giugno dall’Associazione Viva México, una mostra pittorica e una danza folcloristica. Conclusione il 23 giugno con un “aperitivo dal mondo” e uno spettacolo teatrale. Tutte le serate prevedono la Cena Etnica, per cui è richiesta la prenotazione (ilmondoincasa@ascs.it) e suggerita l’offerta di 15 euro per gli adulti e 10 per i bambini.

Corso sui giochi cooperativi per genitori, insegnanti, educatori

Domenica 28 maggio l’Associazione Casapace Milano promuove un corso di formazione sui giochi cooperativi dedicato a genitori, docenti e operatori impegnati in campo educativo: attraverso la pratica del gioco, i partecipanti avranno l’occasione di riflettere sui vantaggi e gli svantaggi della competizione e della cooperazione, imparando a scambiarsi idee per trasformare giochi competitivi in cooperativi. I giochi cooperativi hanno come caratteristica principale quella di non prevedere né vincitori né vinti: lo scopo è divertirsi insieme per sconfiggere le proprie ansie, l’insicurezza, la timidezza anziché un presunto avversario. Sono uno strumento adatto a infondere un clima socio-affettivo basato sul rispetto reciproco in gruppi di tutte le età. Verranno proposti giochi studiati ad hoc per sviluppare le competenze utili per gestire conflitti (conoscenza, comunicazione, fiducia, cooperazione, autostima, pensiero creativo) che possono essere adattati a contesti diversi, dalle primarie alle superiori, arrivando anche alla gestione di gruppi di adulti, sempre in ambito formativo. Al termine della giornata è previsto un momento di condivisione su quando vissuto e appreso. Il corso si tiene in presenza presso Cascinet (via Cavriana 38) domenica 28 maggio dalle 9.30 alle 18.00 e ha un costo di partecipazione di 50 euro + 10 euro di tessera associativa. Per info e inscrizioni: info@casaperlapacemilano.it –