Agenti colpiscono donna a manganellate. Sala: “Spostati negli uffici, riflettere anche sul disagio”. Fontana: “Immagini brutte ma accertare cosa sia successo prima”

Continua a far discutere il video in circolazione da ieri che mostra quattro agenti della Polizia Locale mentre prendono a manganellate una donna transgender.

Secondo il sindaco Giuseppe Sala “Sulla vicenda di ieri ci sono indagini in corso, non mi sento di dire altro. A chi dice licenziate gli agenti dico che vanno fatti dei passi formali perché sennò qualunque atto diventa inefficace. Ho una mia idea, ma non sono al momento in condizione di parlare. Gli agenti coinvolti sono stati identificati, sono in servizio a Milano da più anni e sono stati messi in ufficio ai servizi interni immediatamente. Non è un problema di formazione, sanno che il distanziatore in particolari casi a rischio violenza può essere utilizzato per colpire agli arti e non al corpo o alla testa”.

Il sindaco, intervenuto a margine della deposizione di una corona di fiori per Alberto Brasili in Via Mascagni, dove il 25 maggio 1975 venne assassinato da militanti neofascisti, ha aggiunto: “Il tema vero è che nelle città c’è tanto disagio, tante persone poco equilibrate, tante situazioni delicate. Questa è una questione di cui si parla poco, si parla tanto di immigrazione e poco di quante persone problematiche ci sono in giro. È qualcosa di cui i sindaci delle grandi città sono consapevoli, su cui serve che lo stato abbia la volontà di lavorare”.

Sulla vicenda sono intervenuti anche altri esponenti politici locali. “Sulla vicenda di queste ore mi pare scandaloso che nessuno dell’Amministrazione comunale abbia espresso parole di preoccupazione verso i bambini vittime di molestie ieri mattina all’ingresso della scuola. Nessuna condanna verso la persona che liberamente ha mostrato le sue parti intime a dei minori” ha dichiarato Deborah Giovanati, vicecapogruppo della Lega a Palazzo Marino. “La violenza realizzata da questa persona, che risulterebbe già a piede libero, è gravissima e da genitore sono molto preoccupata della impunità di chi compie questo tipo di violenze, mentre tanti consiglieri di maggioranza, assessori e Sindaco si scagliano contro la Polizia Locale mostrando solidarietà all’aggressore. A fare chiarezza sulle modalità di fermo ci penseranno le Autorità preposte, ma noi come amministratori non possiamo arretrarci dal condannare fortemente le violenze verso i bambini e dimenticarci chi è l’aggressore e chi sono le vittime”.

Mostra solidarietà agli agenti coinvolti Samuele Piscina, consigliere comunale di Milano della Lega e capogruppo in Città metropolitana: “Ancora una volta la sinistra non ne azzecca mezza in termini di sicurezza. Voglio portare la mia piena solidarietà agli agenti che sono stati presi di mira dalla sinistra meneghina e nazionale per aver svolto il proprio lavoro. Il sindaco Sala, seguito a raffica da vari esponenti del PD come il Capogruppo Barberis, il Presidente della commissione Sicurezza Albiani, le Parlamentari Silvia Roggiani e Ilaria Cucchi e molti altri, hanno violentemente attaccato i nostri Ghisa in modo ingiustificato, senza neanche attendere le indagini che gli agenti dovranno subire nei prossimi mesi, se non addirittura anni, per aver fermato un uomo transessuale, in stato di alterazione, violento e che ha mostrato i genitali ai bambini della scuola. Non è la prima volta che accadono episodi come questi al Trotter, in un quartiere allo sbando nel quale l’unico intervento della sinistra targata Sala è stato promuovere il cambio nome in Nolo. Il problema dei trans che si prostituivano nel parco fu infatti affrontato anche nel mandato che mi vide come presidente del Municipio 2, con la chiusura attraverso una cancellata del parchetto di via Mosso. A tele intervento doveva aggiungersi la realizzazione della cancellata nel Trotterino in via Giacosa, dove sembra che questo episodio abbia avuto inizio, come da emendamento da me presentato che ha finanziato l’opera. Purtroppo, però, dei lavori non vi è traccia. Gli agenti hanno fatto il loro mestiere, quello che Sala e co. spesso non gli permettono di svolgere mandandoli a dirigere il traffico invece che impegnandoli in azioni di polizia giudiziaria, come sarebbe sensato fare vista la drastica situazione a Milano. Quindi quale sarà la reazione dell’amministrazione? Sempre meno agenti della Locale che si occuperanno di sicurezza? Sarebbe un disastro per la città. Spiace che ancora una volta il PD se la prenda con le persone sbagliate, quelle che chiedono e fanno rispettare la sicurezza, anche senza che il Comune compia un’adeguata formazione e gli fornisca gli strumenti fondamentali quali il taser. È singolare che non se la siano presa anche con chi ha fatto il filmato visti i trascorsi sulle rom borseggiatrici. Forse il fatto che fosse un transessuale ha fatto cambiare la linea politica al PD?”.

Secondo il capogruppo Pd in Comune, Filippo Barberis, “Le immagini di ieri che vedono coinvolta la Polizia Locale ci hanno scosso per la loro violenza. Immagini brutte che non vorremmo mai vedere. Dovranno essere chiariti fatti e circostanze per definire ogni responsabilità in merito a quanto avvenuto e andrà fatto con la massima severità a tutela proprio della Polizia Locale. Quello però che emerge in modo evidente dalle immagini – prosegue – è una dinamica nella quale una persona a terra e in atteggiamento non aggressivo verso gli agenti di polizia viene colpita con violenza alla testa (più volte), ai fianchi, alle gambe. Questo comportamento non è per noi accettabile per come intendiamo il rispetto dei diritti di ogni persona e l’uso della forza da parte dello Stato secondo un principio di necessità. Vogliamo dirlo in modo molto chiaro e vogliamo dirlo subito. E lavoreremo perché episodi del genere non debbano mai più avvenire”.

Il consigliere comunale del Pd Daniele Nahum ha dichiarato che si è trattato di “Un fatto gravissimo che non può e non deve rimanere impunito. Colpire in quel modo violento una persona non armata, con anche manganellate alla testa, non è una modalità di intervento ammissibile. Chiederemo che si faccia chiarezza e sono convinto che quegli agenti debbano essere cautelarmente sospesi e non collocati ad altri uffici”.

Contro la reazione del SULPL – Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale – si è espresso Michele Albiani, consigliere comunale Pd, presidente della commissione consiliare Sicurezza e attivista LGBTQ+: “Dopo essere stati sbugiardato dalla Procura in merito alle molestie sui bambini, il SULPL riprova a sminuire la violenza compiuta dagli agenti sulla donna brasiliana transgender, ripresa con più cellulari in maniera limpida dagli studenti della Bocconi. Ora sventola lo stato sierologico della donna – per cui utilizza il maschile, smascherando la transfobia di fondo – dichiarando che ci possano essere stati dei danni biologici per i quattro, riportando in auge la disinformazione più becera rispetto alla trasmissione di HIV. Checchè ne dica il SULPL, non si contrae con sputi, col contatto della cute e nemmeno con i graffi. Trovo ridicolo, inoltre, che facciano presente che la vittima della violenza non abbia avuto alcun giorno di prognosi. Come può aver avuto un referto medico, se ha rifiutato le cure?. Saranno importanti il lavoro di indagine della Procura e la disponibilità a collaborare, manifestata fin da subito, dell’intero corpo della Polizia Locale, infangata dal comportamento degli autori dell’abuso, per fare completa luce sulla vicenda e prendere i provvedimenti necessari affinché non riaccada mai più” conclude Albiani.

Anche i Sentinelli si dichiarano pronti a seguire l’esito delle indagini: “Ieri a Milano si è verificato un fatto pericoloso e gravissimo. Un abuso di potere in piena regola, una violenza inaudita, ai danni di una donna. Ancora oggi né il movente transfobico né quello razziale sono stati esclusi e si è reso necessario un intervento della Procura per smentire quanto dichiarato dagli agenti della polizia locale che hanno pestato Bruna. Questo ci preoccupa. I Sentinelli seguiranno da vicino l’evolversi della vicenda e valuteranno ogni possibile iniziativa, anche nelle sedi giudiziarie”: lo scrivono i Sentinelli di Milano sui loro profili social. “Solidarietà a Bruna! Basta abusi!”, concludono.

Secondo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana occorrerebbe capire quanto sia accaduto prima della reazione violenta degli agenti: “Io penso che bisogna esaminare tutto. Credo che prima di dare dei giudizi si debbano fare degli accertamenti per capire cos’era successo anche prima. È chiaro che la situazione è bruttissima da vedere, le immagini sono brutte, ma bisogna cercare di capire come si è arrivati a quel punto”, ha affermato a margine di un incontro a Palazzo Lombardia.