Aumentano gli incidenti mortali sul lavoro in Lombardia, 46 vittime dall’inizio dell’anno

foto Regione Lombardia

Dall’inizio dell’anno sono 46 le persone morte in Lombardia a causa di incidenti sul lavoro. Il dato è stato ricordato dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso in un incontro al Belvedere di Palazzo Lombardia per l’avvio della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. “Per noi non è una settimana di celebrazioni o commemorazioni – ha chiarito Bertolaso -. Ragioniamo e cerchiamo di mettere in piedi azioni concrete per arrivare al numero che noi vogliamo: zero vittime sui luoghi di lavoro”. “Venerdì mi avevano comunicato un dato: 45 vittime quest’anno, poi si è purtroppo aggiunta un’altra vittima di questo weekend, nella bergamasca, quindi la conta cresce e temo che continuerà a crescere finché non avremo fatto tutti il possibile”, ha detto. “Dobbiamo fare di tutto per cercare di controllare meglio l’attività nei cantieri, sorvegliare, formare contro i rischi di chi lavora e poi arrivare a eliminare questa piaga che non possiamo tollerare”. Secondo l’assessore regionale servono corsi di formazione non solo in aula “ma soprattutto direttamente sul luogo di lavoro”. “I corsi che si fanno nelle aule a livello didattico sono importanti ma non sono quelli che svoltano – ha osservato Bertolaso -. La svolta è quando si fa formazione mentre la gente lavora per spiegare loro quelli che sono i rischi che stanno correndo”. Quanto ai controlli “bisogna aumentare gli ispettori – ha aggiunto Bertolaso -. Solamente in Lombardia abbiamo effettuato più di 50mila controlli nei cantieri ma i cantieri sono molto di più. E soprattutto questo genere di drammi accadono nei cantieri borderline dove non c’ è un controllo serrato o un’azienda completamente a norma. Quindi sono tutte situazioni che dobbiamo affrontare”.

“Dalle ultime rilevazioni, in Lombardia sono diminuiti gli infortuni sul lavoro, ma sono aumentati gli incidenti mortali”. Il dato, relativo a inizio ottobre, è stato ricordato da Alessandra Lanza, direttrice Inail Lombardia nel corso del convegno di apertura della Settimana europea per la sicurezza sul lavoro. “Abbiamo una diminuzione degli infortuni del 21% ma aumento di quasi il 5% dei decessi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, ha detto. La direttrice Inail Lombardia ha quindi indicato “tre fronti” principali su cui intervenire per cercare di prevenire gli incidenti ovvero “vigilanza, prevenzione e formazione”. Tutte azioni che, ha sottolineato “sono più forti e efficaci se messe in campo in rete”.

Nel territorio di competenza dell’Ats Milano quest’anno ci sono stati finora 9 morti per incidenti sul lavoro. Il dato, in proiezione, è in diminuzione rispetto allo scorso anno quando in 12 mesi i decessi furono 17.  Lo ha spiegato nel corso del convegno Walter Bergamaschi, dg dell’Ats Milano.”Sono dati un pochino migliori, ma qui non si fa statistica, sono numeri a cui sono associate delle vite”, ha sottolineato. Bergamaschi ha anche riferito che attualmente il sistema di vigilanza dell’Ats “ha 130 operatori sanitari che operano sui controlli, 19 unità operative in più”. Quanto al numero di controlli, ha proseguito “i Lea fissano il livello minimo al 5% delle imprese presenti e quest’ anno riteniamo di superare questa soglia”. “Oltre a questi controlli che sono profilati sul livello di rischio – ha aggiunto – abbiamo svolto oltre 3 mila controlli nei cantieri che sono l’ambito in cui le morti si sono concentrate”. Per Bergamaschi “serve vigilanza e c’è grande difficoltà a trovare i professionisti, ma non è con le vigilanza che si risolve”. “Ci vorrebbero 20 anni per controllare in ogni azienda, servono anche formazione per gli operatori, comunicazione e cultura della prevenzione”, ha affermato.

“Fin dal mio insediamento nella passata legislatura ho posto l’attenzione sul tema della sicurezza e della salute sul lavoro. Abbiamo siglato un protocollo con tutte le parti sociali e i rappresentanti del Patto per lo sviluppo, con focus sui temi connessi a PNRR, Piano Lombardia, Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Tanto è stato fatto, ma non è sufficiente” ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. “Quest’anno – ha proseguito – abbiamo voluto istituire una Cabina di Regia per trattare con più velocità ed efficacia con alcuni primi temi prioritari, come il controllo degli accessi e delle presenze nei cantieri, la formazione dei lavoratori, lo scambio dati e il dumping contrattuale”. “Queste novità – ha poi sottolineato  – sono state illustrate qualche giorno fa nel corso della Segreteria Tecnica del Patto per lo Sviluppo fa e abbiamo rilevato un generale apprezzamento per cui a breve sarà convocato il primo incontro della Cabina di Regia”. “Un’attenzione deve essere prestata anche alle imprese, agli appalti, all’inserimento di clausole sociali con premialità per i fornitori – ha rimarcato il presidente – e l’adesione all’accordo quadro di collaborazione promosso dalla Conferenza delle Regioni con INAIL, guarda in questa direzione”.