Ambrogini, Sala: “Nulla di cui scusarmi, si rispetti il regolamento”. Il sindaco aveva parlato di ‘clientelismo’ nella scelta dei premiati fatta dal Consiglio comunale

Il sindaco Giuseppe Sala è tornato sul suo intervento di ieri in Consiglio comunale, nel corso del quale aveva parlato di ‘clientelismo’ nella scelta dei nomi per gli Ambrogini da parte dei consiglieri, scatenando il caos in Aula.  Ribadendo quanto detto,  Sala stamane ha spiegato di non avere “nulla” di cui scusarsi. “Se uso la parola ‘clientelismo‘ io dico che spesso i partiti propongono nomi che o sono vicini a loro o fanno campagna in qualche modo per le loro ragioni, non per la città, ha poi aggiunto chiarendo che “gli Ambrogini sono onorificenze che vanno nel ricordo e nell’insegnamento di Sant’Ambrogio e che devono essere nella traccia di una città e non di una parte politica. Chiunque in buona fede esamina le proposte capisce che ognuno propone i suoi, invece bisogna proporre coloro che sono vicini alle ragioni della città”.

Tra i nomi al centro delle polemiche, anche social, quello del comico Andrea Pucci, indicato dalla Lega. Sala stamane mostrando il regolamento per le civiche benemerenze ha chiarito ancora: ” Al di là dei nomi stavo guardando il regolamento anche per capire se il mio sfogo fosse sostanziato o meno. Il regolamento dice che vanno premiati coloro che con atti di coraggio o abnegazione civica abbiano giovato a Milano sia rendendone più alto il prestigio sia servendone con disinteressata dedizione le sue istituzioni. Io vorrei tornare a questo perché i regolamenti non si fanno tanto così per fare. Albertini consegnò al Consiglio Comunale la regia sugli Ambrogini e io non contesto questo ma devono gestire nel rispetto delle regole. Il mio richiamo non è tanto e solo ai nomi scelti ma anche a come vengono presentate le liste. Bisogna che i consiglieri da ambo le parti, io ieri non me la sono presa solo con il centrodestra, rispettino questo regolamento. Sala ha anche confermato che non intende esercitare il ‘diritto ostativo’ che è nelle possibilità del sindaco né avviare una ‘riforma’ degli Ambrogini. “Non sto facendo queste dichiarazioni per avocare a me gli Ambrogini ma per richiamare il consiglio al rispetto del regolamento”, ha detto.

A seguito di quanto accaduto ieri in aula, Samuele Piscina, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega, ha dichiarato di voler presentare “una mozione di censura” nei confronti di Sala. A tale presa di posizione della Lega, Sala ha risposto: “Facciano quel che vogliono. Non sono pentito, a chi tornerà sul punto continuerò a leggere il regolamento”. Il consigliere Piscina ha poi anche detto di non voler presenziare “alla cerimonia degli Ambrogini, in segno di protesta”, decisione a cui Sala ha risposto: “Ma facciano un po’ quello che vogliono, non è che io posso condizionare il comportamento degli altri, se non vogliono venire non vengano”. A proposito della possibilità che l’episodio di ieri abbia ‘incrinato’ il rapporto con il Consiglio Comunale, il sindaco ha poi chiarito che “se per mantenerlo non incrinato devo stare zitto, che si incrini. Come la si fa la si sbaglia oggi, se stai zitto non va bene, se parli non va bene. Io esercito il mio ruolo ed esprimo le mie opinioni”