Migliaia di persone alla manifestazione contro la violenza sulle donne. Sala: “Il Governo ripristini fondi per contrasto”

I manifestanti in largo Cairoli (foto Mianews)

Centinaia di persone sono riunite in largo Cairoli per la manifestazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I partecipanti hanno sventolato in aria chiavi, sbattuto coperchi delle pentole per fare rumore contro la violenza di genere. In apertura, dal palco sono state lette la poesia dell’attivista peruviana Cristina Torres Cacares “Se domani non torno, distruggi tutto” e le testimonianze di donne vittime di violenza. Tante donne, ma anche tanti uomini e molti bambini tra i manifestanti. Diversi i palloncini rossi che sventolano nel cielo. Sul volto di molti partecipanti due strisce rosse. Presenti, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Sala, l’ assessore al Welfare Lamberto Bertolè, l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran e il consigliere del PD Alessandro Giungi.

“Io credo che questa sia una piazza di monito al Governo, che ha comunque tagliato fondi che potrebbero essere utili in questa battaglia che è anche una battaglia culturale. Certamente è una piazza di monito, personalmente non metterei insieme la piazza di oggi con altre questioni. Patriarcato c’è in Israele, in Palestina, in Ucraina, c’è ovunque. Quindi, personalmente non lo farei. Dopodiché è chiaro che non è che si può rispondere delle coscienze di tutti, spero che a Milano si sia fedeli allo scopo e al senso di questa giornata”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine del presidio contro la violenza di genere in largo Cairoli.

“E’ un dovere di tutti quanti essere qui. Sono qui da cittadina e dovremmo esserci tutti in questa piazza oggi”. Così l’influencer e imprenditrice Chiara Ferragni che ha partecipato alla contro la violenza di genere in largo Cairoli. Ferragni ha esposto un cartello con la scritta “we should all be feminist”. “Sono commossa, penso tutti quanti. È stato un momento importante e sono veramente felice. Immagino sia stato per tutti così”, ha poi aggiunto.

Terminata la manifestazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in un largo Cairoli gremito di persone. Trentamila i partecipanti secondo gli organizzatori. “Vogliamo essere libere” e “il femminicida non è malato, ma è figlio sano del patriarcato” recitano alcuni cartelli. Dal palco sono stati i nomi delle donne vittime di femminicidio, di cui uno è stato letto anche dal sindaco di Giuseppe Sala. Ad ascoltarli una piazza silente, nonostante la grande folla. Durante la lettura tanti i volti commossi. “Per Giulia non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto” è stato letto dal palco subito dopo il nome di Giulia Cecchettin e la piazza è esplosa in un boato. “Siamo il grido feroce di chi non ha più voce” è il coro che si è alzato dai partecipanti subito dopo.