Un progetto per il restauro e la valorizzazione della cripta del Monumento delle Cinque Giornate

(Foto Comune di Milano)

Valorizzare uno tra i luoghi che custodiscono la memoria storica di Milano e restituire dignità ai caduti per l’indipendenza di questa città. Sono questi, come sottolinea il Comune, gli obiettivi alla base dell’ambizioso progetto di valorizzazione della cripta del Monumento delle Cinque Giornate, presentato oggi a Palazzo Marino da Comune di Milano, Università degli Studi e Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.

Il progetto prevede un’opera di restauro completo del Monumento e della Cripta, che avrà, in via preliminare, la finalità di eliminare le infiltrazioni di acqua, causa del forte degrado della struttura. Una volta terminati gli interventi all’esterno, che saranno realizzati dalla Direzione Tecnica e Arredo Urbano, l’area Funebri e Cimiteriali del Comune di Milano partirà con una campagna di diagnostica comprendente una mappatura del degrado, un’esplorazione georadar sia sulle pavimentazioni che sulle murature e un’analisi chimico fisica eseguita su una base di prelievi. Tutte azioni propedeutiche alla successiva posa di un’apparecchiatura elettronica in grado di rimuovere la causa all’origine dell’umidità da risalita.

Accanto al restauro della Cripta, si procederà al recupero e studio dei resti scheletrici lì conservati e questa fase del progetto vedrà come responsabile la professoressa Cristina Cattaneo, docente di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano e fondatrice del Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense della Statale di Milano), che si occuperà del coordinamento e delle analisi del materiale.Le azioni finali, saranno caratterizzate da attività di ricerca documentale presso la Cittadella degli Archivi del Comune, così come nell’Archivio Storico del Policlinico e in ogni altro istituto che conservi potenziale traccia delle vicende storiche e amministrative legate ai caduti, al fine di indagare aspetti culturali e sociali dell’epoca, e di organizzare un palinsesto di eventi e iniziative divulgative.

“Il monumento commemorativo di piazza Cinque Giornate – dichiara l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani – fu all’epoca fortemente voluto dalla cittadinanza, e quella che ruota attorno all’obelisco e alla cripta sottostante è una storia che ancora oggi tocca i cuori dei milanesi. A dimostrarlo è la grande partecipazione che ogni anno, dal 18 al 22 marzo, l’apertura straordinaria registra. Come amministrazione, per questo, siamo molto orgogliosi dei lavori di restauro che verranno condotti e della collaborazione con l’Università Statale e il Policlinico di Milano”.

“L’Università degli Studi di Milano è onorata e lieta di partecipare a questo progetto antropologico e scientifico così utile a ricostruire uno degli eventi più importanti della storia della città – dichiara la professoressa Maria Pia Abbracchio, Prorettrice vicaria e con delega a Ricerca e Innovazione -. Obiettivo primario delle analisi della professoressa Cattaneo e del suo team è determinare il profilo biologico della popolazione (o delle popolazioni, nel caso non ci fossero solo i patrioti) sepolta all’interno del monumento delle Cinque Giornate. Potremo così portare a compimento la volontà, presente fin dai tempi dei fatti, di dare un nome a tutti i morti, che dovevano infatti, prima della sepoltura, rimanere esposti fino ad avanzata putrefazione, annotando connotati e contrassegni utili a poterli identificare in futuro. Questa missione contribuirà anche a ricostruire la struttura demografica e paleopatologica della popolazione di Milano che ha combattuto contro l’esercito Austrungarico, fornendo informazioni di grandissimo interesse generale”.

“Siamo molto orgogliosi di poter far parte di questo progetto così importante – spiega Marco Giachetti, Presidente del Policlinico di Milano –. La Ca’ Granda è stata la prima custode dei caduti delle Cinque Giornate, ha accolto i loro resti dando una degna sepoltura a coloro che avevano combattuto per il bene della nostra città. Grazie ai documenti del nostro archivio storico siamo in grado di dare un nome e una professione ai caduti, e attraverso questo progetto potremo dar loro anche un volto e restituire la loro memoria. Un progetto, questo, nato dalla grande sinergia tra tre istituzioni storiche milanesi, che hanno creduto nella possibilità di mettere in connessione il passato, valorizzando ciascuna i propri luoghi storici e permettendo così ai milanesi di conoscere meglio la storia della loro città”.