Una riqualificazione completa del Meazza con l’inserimento di un ‘quarto anello‘ per ristoranti, bar e sale eventi e un nuovo edificio perimetrale per l’accoglienza, il merchandising e i servizi come nei più moderi impianti: sono i principali elementi che caratterizzano lo studio per il progetto di recupero del Meazza in ‘Experience Stadium‘, elaborato dallo studio Arco Associati e presentato questo pomeriggio in commissione consiliare a Palazzo Marino.
I lavori potrebbero essere realizzati mantenendo in funzione lo stadio. I costi, come spiegato dall’architetto Giulio Fenyves secondo le prime stime si aggirerebbero attorno ai 300 mln di euro. Il quarto anello sarebbe di fatto inserito tra primo e secondo anello, con la demolizione parziale del primo. “Lo abbiamo chiamato quarto anello, non superiore al terzo, ma come elemento aggiuntivo da inserirsi tra primo e secondo”, ha spiegato l’architetto. Tra gli altri interventi la sostituzione dei seggiolini, con sedute “più larghe e comode”. I posti a seduta esterna passano da 87.500 a 70 mila a cui aggiungere 5 mila postazioni interne. Altri aspetti riguardano poi l’accessibilità dell’impianto. “Il nostro progetto si divide in due parti – ha spiegato l’architetto – la parte relativa allo stadio, per la quale abbiamo dato risposte sulla base delle criticità, e l’ipotesi di disegno urbanistico intorno allo stadio, basata sul rispetto dell’attuale normativa vigente, trait d’union per l’interessamento anche di altri operatori a riqualificazione area”.
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, Riccardo Truppo “il ‘sedicente’ progetto presentato dal centrosinistra ci fa fare un salto indietro nel passato di diversi anni” e a questo punto ci chiediamo se “le due squadre milanesi siano d’accordo e siano state consultate dopo aver speso molti soldi per il dibattito pubblico su San Siro e aver perso molto tempo” “Questa situazione – ha poi aggiunto – non ci pare affatto risolutiva al problema e lascia aperta la richiesta che è stata sempre ben ribadita da Milan e Inter, ovvero di avere un nuovo stadio. Ritengo che sindaco e Giunta non abbiano fatto abbastanza per sfruttare al meglio un’area utile alla città di Milano”.
A questo proposito il capogruppo Pd, Filippo Barberis ha chiarito che non c’è “nessuna volontà di andare contro le squadre” e che l’intenzione è invece quella di “trovare con le squadre una soluzione giusta”. Barberis ha poi ribadito la posizione del suo partito spiegando che “come Pd metropolitano siamo contro alle soluzioni di Rozzano e San Donato, non siamo neutrali, la riteniamo una scelta sbagliata” e quindi “se questo progetto propone delle soluzioni tecniche per una ristrutturazione più sostenibile anche nei tempi di realizzazione che non richiedono lo stadio vuoto per tre anni, vogliamo confrontarci con le squadre e capire se questa può essere una soluzione”.
Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio e i consiglieri Anna Rosa Racca e Pietro Marrapodi, pur ritenendo che il il progetto di recupero del Meazza sia “sicuramente serio” e “realizzato da architetti preparati e che hanno saputo tenere insieme gli interessi della città e dei cittadini ma anche delle società” hanno ricordato che “sono anni che attendiamo una risposta sullo stadio”. “Il sindaco è venuto in aula con tre proposte la riqualificazione tramite risorse proprie del Comune, la riqualificazione assieme alle due squadre o la cessione del diritto di superficie – hanno poi aggiunto chiarendo che tali opzioni però “non ci risultino essere mai state presentate alle società. Anzi in questi anni l’amministrazione ha fatto di tutto per bloccare l’avvio dei lavori rischiando di perdere poi le due squadre”. “Oggi il Milan ha avviato i dialoghi con San Donato, l’Inter sta pensando all’area di Rozzano, mentre la Giunta Sala è ancora ferma al palo. Il rischio quindi che questa presentazione sia solo l’ennesimo specchietto per le allodole e che ormai sia troppo tardi” hanno concluso.
“Scriveremo innanzitutto tutto al Milan visto che ci sono stati degli atti formali su San Donato, se sono ancora interessati a San Siro o se possiamo chiudere qui la questione – ha spiegato il sindaco Sala -. Poi però certamente vorrei convocare le squadre” anche “non so se le squadre vogliono ancora avere un tavolo comune oppure no” dal momento che “negli anni passati si presentavano sempre insieme” mentre “nel periodo più recente ha cominciato a esserci un po’ un distinguo, ma credo che in ogni caso una convocazione a breve per parlare della cosa sicuramente ci sta”. Il sindaco, come già spiegato nella commissione di oggi, ha ribadito che la soluzione potrebbe essere la cessione del diritto di superficie dello stadio alle squadre. “Credo che il diritto di superficie anche lunghissimo darebbe due vantaggi: il primo che possono metterlo nello stato patrimoniale, il secondo che se si facesse ad esempio a 90 anni, vuol dire che la quota che ci danno ogni anno è veramente minima”. “La commissione è andata bene, per quelli che erano gli obiettivi cioè rilanciare l’idea della ristrutturazione di San Siro e anche lavorare con una certa armonia a livello di Consiglio”, ha poi commentato Sala e “forse l’elemento di novità è questa volontà del Comune di pensare solo a questa via”