Città e mondo acquatico, architetture metropolitane e biologia marina, civiltà urbana e mitologia dell’Oceano, terra e acqua si compenetrano nelle opere di carta dell’artista Claudio Onorato. Si intitola “Città d’acqua” la mostra site-specific che dal primo marzo al 6 aprile sarà ospitata alla Centrale dell’Acqua di MM, in piazza Diocleziano 5.
Il tema dell’acqua è da sempre il cuore dell’opera di Onorato così come la carta ne è l’elemento costitutivo. L’artista, come un abile demiurgo, disegna forsennatamente la carta, la incide e la ritaglia, lasciando che sia il vuoto ricavato da questo procedere a consentire l’emergere delle forme e della narrazione. Energia allo stato fluido che crea un flusso di immagini che entrano in contatto diretto con lo spettatore e contaminano la rappresentazione della città con il mondo marino. Dopo le mostre degli anni scorsi dedicate alle sculture in rame di Primo Levi e ai quadri di Stefano Levi della Torre, gli ambienti ricchi di memoria industriale della Centrale dell’Acqua di Milano (il museo d’impresa di MM) tornano a farsi influenzare dal linguaggio dell’arte contemporanea, per continuare a riflettere sulla tutela della risorsa idrica e sulla storia e l’identità urbana.
Claudio Onorato vive a Milano. Lavora da più di trent’anni nel mondo dell’arte, spaziando tra pittura, scultura, installazioni e architettura. Le sue opere sono spesso ispirate alla vita quotidiana o a fatti di cronaca che hanno attirato la sua attenzione. Il risultato può apparire come un racconto incantato che si snoda tra la favola e il gioco, entrando nel campo della politica e del sociale. Dal 2000 il suo lavoro si è concentrato sul ritaglio della carta. Ha esposto in numerose sedi private e istituzionali, in Italia e all’estero. All’interno di Fabbrica Orobia 15, area industriale milanese realizzata negli anni 20, e adesso nello studio in via Malaga, 4, Onorato ha creato “My Gallery”, luogo d’arte e di cultura, aperto periodicamente al pubblico.