#Milanofabene: azioni, notizie solidali e iniziative in città dal mondo del Terzo Settore

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

Terzo tempo: a Sesto uno spazio di incontro per neo padri

Uno spazio aperto a ogni uomo che sia padre o sia in attesa di diventarlo per esplorare il concetto di paternità e i cambiamenti che ne derivano, offrendo ai partecipanti un luogo dedicato per condividere le gioie, i dubbi e le difficoltà che l’essere padre comporta, con altri uomini che attraversano fasi simili.
Nasce Terzo Tempo, progetto promosso da La Grande Casa scs e Mission Bambini, che prende il via lunedì 8 aprile a Sesto San Giovanni e affronta tematiche di grande attualità: i diversi modi di vivere la paternità e gli stereotipi legati alla figura paterna, il congedo parentale e la conciliazione tra lavoro e vita privata, ma anche il cambiamento degli equilibri all’interno della coppia.
“Quando si parla di genitorialità, spesso ci si concentra solo sulla figura materna, ma con la nascita di un figlio, anche gli uomini devono affrontare una serie di cambiamenti importanti. Terzo Tempo risponde dunque all’esigenza di dedicare loro uno spazio e un tempo specifico, un momento di confronto e condivisione su cosa significa essere padri, quali sono i sogni, le aspettative, le responsabilità, le paure e le insicurezze” racconta Flavia Bernardi, pedagogista della cooperativa sociale La Grande Casa scs, referente del progetto.
Terzo Tempo nasce dall’ormai consolidata esperienza de Il Salotto delle mamme, ciclo di incontri dedicati alle donne in attesa o alle neomamme, durante i quali, con il supporto di esperti, le donne si interrogano su cosa vuol dire vivere la maternità, confrontandosi e condividendo le emozioni e le sfide ad essa collegate. “Dopo Il Salotto delle mamme, siamo particolarmente felici di poter collaborare all’avvio di questo nuovo progetto dedicato ai papà. Terzo Tempo si inserisce nel solco della progettualità di Mission Bambini che da sempre pone forte attenzione all’importanza di investire in servizi a supporto e potenziamento delle competenze genitoriali” sottolinea Serena Sartirana, coordinatrice progetti Area Infanzia di Mission Bambini.
Il progetto prevede un ciclo di 3 incontri serali ognuno dedicato a una fase specifica della paternità: il papà del passato, del presente e del futuro. Flavia Bernardi, pedagogista perinatale e coordinatrice, e Stefano Valaguzza, educatore e coordinatore del progetto “Sc*arti-Le Arti del riuso”, accompagnano i partecipanti nell’esplorazione delle loro emozioni partendo da 3 domande: “Cosa vuoi portare con te di ciò che è stato tuo padre e cosa invece preferisci lasciare? Che papà sei? Per cosa vorresti essere ricordato da tuo figlio?”.
Terzo Tempo si inserisce nell’ambito di Scintilla, il progetto nazionale di Mission Bambini dedicato a oltre 200 bambini della fascia di età 0-6 anni e alle loro famiglie.
Il primo ciclo parte lunedì 8 aprile alle ore 20 presso la sede della cooperativa in Cascina Baraggia (via Petrarca 146, Sesto San Giovanni) e prosegue lunedì 15 e 22 aprile.
Per informazioni e iscrizioni: flavia.bernardi@lagrandecasa.it – 340 7632224

Tumore dell’occhio nei bambini: la diagnosi precoce di CBM in Uganda

Dot è una bambina di 9 anni nata in un villaggio rurale del Sud Sudan e colpita da retinoblastoma, un tumore maligno della retina che ogni anno nel mondo colpisce 9mila. “Gli anziani della nostra comunità dicevano che non era grave. Provarono alcuni rimedi erboristici, ma non migliorava. A quel punto ho detto loro di portarla qui in città dove c’è un centro oculistico che poteva aiutarci” racconta il padre David a CBM Italia – organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità nel mondo e in Italia – che lavora attraverso partner locali nei Paesi in via di Sviluppo, come il BEC – Buluk Eye Centre in Sud Sudan e il Ruharo Mission Hospital in Uganda. David porta Dot al BEC: “L’hanno visitata, e la diagnosi è stata: cancro all’occhio. I medici mi hanno detto che doveva essere operata al Ruharo, e così siamo partiti”.
Il Ruharo Mission Hospital, situato a Mbarara nella parte occidentale dell’Uganda, rappresenta un punto di riferimento per la cura del tumore dell’occhio in questa parte dell’Africa. David e Dot si mettono in viaggio percorrendo 900 km da Juba a Mbarara: “Dot è stata subito accolta dai medici che l’hanno visitata, operata e le hanno fatto la chemioterapia. Siamo stati lì da maggio a ottobre dello scorso anno, entrambi seguiti e aiutati ogni giorno”. Come spesso accade in queste zone dell’Africa sub-sahariana, poiché la malattia non è riconosciuta e trattata per tempo, quando Dot è arrivata in ospedale il tumore era in uno stadio avanzato, questo le ha causato la perdita dell’occhio: “Avere un occhio di vetro non è un grosso problema, si può sopravvivere. L’unico problema è che lei è ancora piccola e ha bisogno di un ambiente in cui le persone conoscono queste disabilità; se io pensassi ora di riportarla al villaggio penso che la lascerebbero in disparte”. Nonostante la malattia che l’ha colpita, Dot sta bene e la sua storia a lieto fine rappresenta una speranza per i tanti bambini affetti da retinoblastoma.
La storia di Dot è una delle tante che CBM Italia ha raccolto in Uganda sul tumore maligno oculare o retinoblastoma. La malattia, in uno stadio iniziale, si manifesta con un riflesso bianco nell’occhio (leucocoria) oppure con la deviazione dell’occhio (strabismo), nei casi più gravi, comporta una deformazione e un estremo gonfiore. Causato da errori genetici, ereditari o che possono verificarsi durante i primi anni di vita (nella maggior parte dei casi entro i 3 anni), il retinoblastoma può formarsi in un occhio o in entrambi, e colpire anche altri organi. Questo tipo di tumore, se non trattato tempestivamente, ha gravi conseguenze: dalla perdita della vista a quella dell’occhio, fino alla morte. Nei Paesi del Sud del mondo, povertà, mancanza di prevenzione, assenza di strutture e medici specializzati sono fattori che ostacolano la diagnosi precoce del retinoblastoma, contribuendo ad alimentare quel circolo vizioso che lega povertà e disabilità: basti pensare che la probabilità di sopravvivenza dei bambini alla malattia è del 65% nei Paesi a basso reddito, mentre sale al 96% nei Paesi ad alto reddito dove è possibile una diagnosi precoce.
Per questo CBM dal 2006, porta avanti un programma di prevenzione e cura del retinoblastoma presso il Ruharo Mission Hospital con trattamenti combinati (radioterapia, laser terapia, crioterapia, chemioterapia, rimozione chirurgica dell’occhio, utilizzo di protesi) e attività di sensibilizzazione. Il 15% dei bambini curati al Ruharo proviene da Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Ruanda, Burundi, Tanzania, Kenya e Somalia.
CBM Italia interviene con visite e diagnosi immediate, interventi chirurgici, ricoveri e trattamenti di lunga durata per 175 bambini colpiti da retinoblastoma ogni anno. Il progetto supporta anche le famiglie (provenienti dalle aree più remote e rurali) nella degenza in ospedale sostenendo i costi di pasti, spese di trasporto per le tante visite, interventi di consulenza e supporto psicosociale. Un’attenzione particolare è rivolta anche agli operatori sanitari della struttura ospedaliera, formati per l’identificazione e la gestione dei casi di retinoblastoma.

 Unione Buddhista Italiana: 10 racconti per “raddrizzare la luna”

A chi non è mai capitato di vivere una “giornata no”, in cui tutto sembra andare storto? Eppure anche le situazioni apparentemente più drammatiche possono celare risvolti inaspettati, tragicomici, e insegnamenti utili: lo sa bene Ajahn Brahm, studioso di fisica teorica dell’Università di Cambridge e monaco buddhista, che di questo genere di disavventure ha realizzato raccolte come “Una camionata di merda”, “Raddrizzare la luna storta” e “Prendi il karma e scappa” – quest’ultimo in uscita venerdì 5 aprile – pubblicati in Italia da Ubiliber, la casa editrice dell’Unione Buddhista Italiana.
Sabato 6 aprile 2024, alle ore 19, BAM – Biblioteca degli Alberi Milano presenta “Soddisfatti o illuminati. 10 racconti che ti raddrizzano la luna”, spettacolo in collaborazione con Ubiliber, ideato da Claudio Morici con la partecipazione dell’attrice Ippolita Baldini e le musiche di MATITA, ensemble in cui l’atto del disegnare si trasforma in un gesto ritmico, visivo e sonoro, che conduce e dà forma e struttura alla musica. Dieci brevi storie Zen applicate alle avventure e disavventure quotidiane, che con una giusta dose di ironia possono farci realizzare come anche un imprevisto, come perdere le chiavi di casa, possa aprire a straordinarie prospettive di vita. Storie comiche e kōan (parabole sull’incontro tra un maestro e il suo discepolo nel quale viene rivelata la natura ultima della realtà) che inducono ad attivare il pensiero laterale, a realizzare che c’è un punto di vista fino a quel momento non considerato e che all’improvviso sembra l’unico sensato. Le letture sono tratte in parte dai testi di Ajahn Brahm e in parte dalla raccolta inedita Alexo di Claudio Morici, brevi dialoghi tra l’autore e un sedicente assistente vocale di nome “Alexo”.
“Soddisfatti o illuminati. 10 racconti che ti raddrizzano la luna” si tiene all’interno del programma realizzato in occasione dell’inaugurazione del Mandala Lab @BAM, installazione itinerante ideata dal Rubin Museum of Art di New York che, dopo New York, Bilbao e Londra è giunta anche sui prati della Biblioteca degli Alberi di Milano dal 24 marzo, per offrire gratuitamente uno spazio esperienziale per esplorare e provare a trasformare le emozioni difficili – come orgoglio, attaccamento, invidia, rabbia e ignoranza – in saggezza.
L’evento è gratuito con registrazione online obbligatoria.
Per info: bam.milano.it

Non scuoterlo: la campagna promossa da Terre des hommes sulla Shaken Baby Syndrome 

Domenica 7 aprile, in occasione della Giornata Internazionale della Salute, arriva in 33 città di 15 regioni d’Italia – tra cui anche Milano – la campagna “Non scuoterlo” promossa da Terre des hommes e Simeup (Società Italiana di Medicina di Emergenza Pediatrica).
Per tutta la giornata i volontari e le volontarie saranno presenti negli infopoint distribuiti in diversi luoghi pubblici, piazze, palazzi storici o negli ospedali cittadini, per informare e sensibilizzare i cittadini sui rischi legati alla SBS-Shaken Baby Syndrome e sulle modalità per prevenirla. Ancora poco conosciuta in Italia, la SBS è una grave forma di maltrattamento fisico prevalentemente intrafamiliare ai danni di bambini generalmente sotto i 2 anni di vita: il bambino viene scosso violentemente dal caregiver come reazione al pianto inconsolabile. Si tratta di una forma di trauma cerebrale gravissimo che in 1 caso su 4 conduce al coma o alla morte, ma che può essere facilmente prevenuta.
Negli infopoint saranno effettuate manovre dimostrative con bambolotti e manichini, distribuiti materiali informativi multilingue e gadget antistress. Prevista anche la presenza di personale medico in grado di rispondere a dubbi e domande dei visitatori.
L’iniziativa ha il supporto dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, FIMP-Federazione Italiana Medici Pediatri e la Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile.