La statua del giornalista Indro Montanelli, collocata a lato dell’ingresso di via Manin nei giardini pubblici a lui intitolati, è stata imbrattata probabilmente questa notte con vernice viola. L’azione non è stata rivendicata ma non è la prima volta che accade: cinque anni fa, nel corso del corteo femminista dell’8 marzo, militanti di ‘Non una di meno’ gettarono vernice rosa sul monumento dedicato al fondatore del Giornale accusandolo di razzismo e di essere uno stupratore per essersi accompagnato con una dodicenne abissina, come da lui stesso raccontato, quando era militare nel corso delle guerra in Etiopia. L’anno successivo vi fu una campagna per richiedere la rimozione della statua, promossa dal gruppo dei Sentinelli e alla quale aderirono diversi esponenti di sinistra.
“La statua di Indro Montanelli, nei giardini pubblici che portano il suo nome, è stata nuovamente vandalizzata da qualche cretino che pensa di poterne infangare la memoria con vernice colorata”, ha dichiarato Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega e consigliere comunale. “Il buonismo della sinistra nei confronti degli ecovandali figli di papà ha come conseguenza questi continui atti vandalici in tutta la città. Milano merita rispetto e chi imbratta dovrebbe pagare caro e non essere coccolato. Invece, a più riprese la statua di bronzo è stata ripulita a spese dei milanesi attraverso le tasse e tariffe in continuo aumento grazie alla stessa sinistra che governa la città. Chiediamo ancora una volta al sindaco Sala di dare fine al suo mutismo di fronte a questi continui soprusi. Milano merita un sindaco che non lasci passare impunite questo tipo di azioni”, ha concluso Piscina.
“Non è possibile che la statua di Montanelli venga ciclicamente ricoperta da vernice e che i costi per ripulirla ricadano sulle spalle dei cittadini. Siamo nel centro di Milano e questo lassismo da parte del Comune è intollerabile. Di fronte a questo ennesimo episodio vandalico è necessario presidiare il parco e l’intera zona. La Giunta condanni il gesto, basta tollerare coloro che vandalizzano i monumenti in città”, hanno dichiarato il capodelegazione di FdI-Ecr al Parlamento Europeo Carlo Fidanza e il consigliere comunale di FdI a Milano Francesco Rocca ricordando poi che “quello di oggi non è il primo episodio di danneggiamento della statua ai giardini pubblici intitolati a Montanelli: quattro anni fa ci rimboccammo le maniche e ripulimmo il monumento, condannando il vile gesto compiuto nelle ore notturne”. “La statua dell’illustre giornalista è costantemente minacciata da femministe improvvisate e gruppi che sostengono ardentemente la cancel culture, come accade negli Stati Uniti d’America contro la figura di Cristoforo Colombo. Montanelli è stata una penna illustre del giornalismo italiano, fondamentale per la storia recente della nostra Nazione” hanno concluso.
Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Alessandro De Chirico ha spiegato di non aspettarsi “la condanna dell’atto vigliacco eseguito con il favore delle tenebre da parte del PD meneghino che amministra la città” e di confidare “invece che gli uomini della Questura stiano già visionando le riprese effettuate dalla telecamera installata qualche mese fa nei paraggi della statua dell’illustre giornalista per individuare i responsabili del gesto di cui manca la rivendicazione”. “Ho saputo che è stato firmato un ordine di ripulitura urgente. Mi auguro che ai responsabili dell’azione ne siano addebitati i costi” ha concluso De Chirico.