Un centinaio di militanti della Lega si sono riuniti in piazza Duca D’Aosta, ai piedi di Palazzo Pirelli per festeggiare i 40 anni della fondazione del partito. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Attilio Fontana, il segretario della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti, il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale della Regione Elena Lucchini, gli europarlamenti Silvia Sardone e Angelo Ciocca, il segretario provinciale Samuele Piscina e il capogruppo a Palazzo Marino Alessandro Verri.
“Sono stati 40 anni veramente esaltanti ma la cosa più esaltante è quando è nato questo movimento e la volontà di affrontare la risoluzione dei problemi in un modo nuovo e diverso e dando voce al territorio e a chi non aveva avuto modo di farsi sentire dalla politica. Umberto Bossi ha coinvolto la gente normale, che aveva un lavoro e altre attività. – ha detto il presidente Fontana parlando ai militanti – Mi ricordo le prime discussioni, quasi carbonare e le scelte se entrare o meno nelle istituzioni. Bossi e la Lega hanno cambiato il modo di fare politica, tutta quella conformità che esisteva. I primi slogan son stati geniali. Siamo sempre stati visti come persone che non potevano essere accettate, per dirla in modo gentile: hanno cercato di contestarci e contrastarci in tutti i modi possibili, leciti e illeciti ma la cosa vera è che avevamo dei valori abbiamo idee e progetti per il futuro di questo Paese e di essere determinanti: fra 40 anni nostra storia sarà ancora più gloriosa e forte”.
Il segretario della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti ha voluto ringraziare Umberto Bossi per quanto fatto per il partito e i due leader che si sono avvicendati alla guida del movimento, Roberto Maroni e Matteo Salvini, non presente ai festeggiamenti perché impegnato al G7 Trasporti. Cecchetti ha poi parlato dei numeri della Lega in Lombardia: “Un presidente di Regione con i suoi assessori, 236 sindaci con oltre 1.300 consiglieri comunali e 500 assessori. E i cinque ministri che il partito ha portato a Roma, tutti lombardi e questo dimostra ancora una volta che siamo il vero sindacato del territorio e delle sue genti. Domenica ci vediamo di nuovo a Varese per festeggiare, in attesa di un’altra grande festa: il 29 aprile quando arriverà in discussione alla Camera l’autonomia”