Il questore Giuseppe Petronzi incontrando la stampa alla vigilia della cerimonia per il 172esimo anniversario della Polizia di Stato ha detto di essere “un po’ preoccupato per l’uso dei coltelli” in quanto “si sono verificati tanti episodi in cui c’è stato un accoltellamento”. Il questore ha osservato che “c’è effettivamente una propensione di questo fenomeno” anche all’estero. “A Londra – ha riferito – ci sono stati 12 mila accoltellamenti nel 2022 e 14 mila nel 2023 e non solo in periferia ma anche in quartieri come a Chelsea”. Quindi ha affermato “è un tema. Non sto dicendo che la più grande preoccupazione, ma è un fenomeno che sto studiando” e “mi sto organizzando con i nostri uffici per poter averne contezza”. Petronzi ha ricordato ad esempio l’aggressione dello scorso anno al ragazzo ucraino, sfregiato alla stazione Garibaldi. “La percentuale di risoluzione del caso è estremamente alta – ha sottolineato – ma questo non lenisce la percezione di sicurezza perché il fatto intanto è successo”.
A proposito di sicurezza, i dati relativi al 2023 forniti dalla Questura alla vigilia dell’anniversario della Polizia di Stato parlano di 4.476 arresti a Milano con un aumento del 2,38% rispetto all’anno precedente, 4.750 nell’intera area metropolitana. Nell’attività di contrasto della criminalità da parte della Squadra Mobile, sono in aumento in particolare gli arresti per criminalità diffusa, 330 (+20%). Le operazioni contro lo spaccio di droga hanno invece portato al sequestro di 2,3 tonnellate di sostanze, tra cui spicca un incremento del 129,91% di cocaina sequestrata. “C’è un approvvigionamento incredibile. Tanto sequestriamo e tanto viene alimentato”, ha commentato Petronzi. Tra i dati forniti dalla Questura sono stati ricordati anche quelli relativi all’immigrazione: nel 2023 sono state rimpatriate 362 persone che “rappresentavano una minaccia per il nostro territorio”. “Il nostro ufficio immigrazione gestisce 500 mila persone persone di cui 310 mila sono a Milano, dieci anni fa erano 80 mila in meno”, ha detto Petronzi sottolineando l’aumento di presenze di cittadini stranieri e “l’ufficio immigrazione di via Montebello non riceve mai meno di 400 persone al giorno”. Il questore ha poi ricordato il caso degli uffici di via Cagni “dove ricevevamo le domande di asilo e che è stato un elemento di forte cronaca”. “La Questura si è attrezzata ed è riuscita a mettere in campo un sistema che garantisce dignità, un servizio qualitativamente e quantitativamente soddisfacente”, ha affermato.
Petronzi, parlando poi di sicurezza a proposito delle stazioni ferroviarie di Milano, ha confermato che queste “rappresentano dei punti estremamente delicati” in termini di controllo e sicurezza. “Sulla stazione Centrale secondo me è stato fatto un buon lavoro, un lavoro anche di visibilità che ha rassicurato le categorie – ha aggiunto .- Abbiamo implementato sia in termini numerici, sia puntellando alcune zone che non erano vigilate, sia facendo controllo 24 ore su 24″ e “quel perimetro è molto ben presidiato. Il modello che abbiamo applicato tutela 60 mila mq all’interno della stazione e altrettanti e anche di più fuori dalla stazione”. Come per la Centrale, ha aggiunto “abbiamo fatto lo stesso ragionamento sulla stazione di Porta Garibaldi dove sono successi anche degli episodi gravi”. Infatti, come ha detto il questore oltre essere “uno snodo importantissimo” è diventata “un luogo ‘di raccolta’, perché particolarmente vicino a Gae Aulenti e corso Como, luoghi della movida”.