#Milanofabene: azioni, notizie solidali e iniziative in città dal mondo del Terzo Settore

 

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

Ristorazione e celiachia: protocollo a supporto dei clienti celiaci

AIC-Associazione Italiana Celiachia e FIPE-Confcommercio hanno firmato un Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la promozione di iniziative volte a diffondere una maggiore conoscenza della celiachia all’interno dei Pubblici Esercizi in Italia e garantire la massima attenzione e qualità nel servizio per i clienti con questa patologia. I due enti si impegnano a sensibilizzare le imprese associate alla Federazione ai temi legati alla celiachia e alla dieta senza glutine e promuovere la conoscenza del programma Alimentazione Fuori Casa (AFC) di AIC, quale utile strumento informativo di accoglienza in sicurezza per la salute della clientela celiaca e supporto per le imprese associate al sistema FIPE-Confcommercio nella strutturazione di un’offerta sicura e di qualità, che sappia valorizzare appieno la ricca varietà delle ricette gluten free. Un’iniziativa volta, inoltre, a informare gli imprenditori sulle azioni pratiche da intraprendere per garantire la massima sicurezza per la clientela celiaca riducendo e massimizzando gli investimenti dedicati.
Il Protocollo nasce dall’esigenza di fare in modo che chi soffre di questa malattia possa sentirsi a suo agio e al sicuro nel maggior numero di esercizi del Paese. L’indagine 2023 su Ristorazione e Celiachia, commissionata da AIC e realizzata da un’azienda specializzata in studi e ricerche di mercato, ha fatto emergere una serie di differenze sostanziali nell’approccio al servizio senza glutine tra i locali aderenti al programma Alimentazione Fuori Casa, rispetto a quelli non aderenti. Come riporta l’indagine, infatti, il 63% dei gestori di locali non facenti parte di AFC dichiara di avere una conoscenza superficiale della materia; il 68% di queste attività non utilizza l’apposita dicitura, anche se prepara piatti senza glutine.
“Con questo accordo ci impegniamo a sensibilizzare ancor di più i ristoratori sul tema della celiachia, una malattia che ancora oggi è sottostimata e oggetto di molta disinformazione. Non si tratta solamente di ampliare e adattare l’offerta nel menù, ma anche di agire con azioni di formazione per il personale riguardo la preparazione, la conservazione e la somministrazione degli alimenti gluten free. Da sempre FIPE e i Pubblici Esercizi rappresentano simboli di ospitalità e inclusione: vogliamo che lo siano sempre di più per tutti” commenta Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio.
“I dati del Ministero della Salute (2022) ci confermano che la celiachia colpisce circa l’1% della popolazione e si stima quindi che le persone celiache in Italia siano circa 600mila: per queste persone la dieta senza glutine è l’unica terapia possibile, un vero e proprio salvavita. AIC lavora quotidianamente per sensibilizzare la classe medica, le istituzioni, l’opinione pubblica e gli esercizi commerciali su questa patologia affinché le persone celiache possano aderire ai prevalenti stili di vita ed essere inseriti pienamente nella società, che la legge quadro sulla celiachia ben evidenzia tra le sue finalità” aggiunge Rossella Valmarana, Presidente di AIC-Associazione Italiana Celiachia. “Siamo particolarmente felici di siglare questo protocollo di intesa con FIPE che ci permetterà di fare crescere i locali aderenti al programma Alimentazione Fuori Casa e garantire a tutti la possibilità di viaggiare e mangiare al ristorante con la certezza di essere accolti da professionisti informati sulla celiachia e sulla dieta senza glutine”.

La prima banca della cornea dell’Uganda grazie a CBM

A due anni e mezzo dalla posa della prima pietra, il nuovo reparto oculistico dell’Ospedale Mengo a Kampala – Mengo Eye Unit – apre le porte alla popolazione ugandese e dei Paesi limitrofi (Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Ruanda, Burundi) offrendo una nuova struttura, grande e moderna, capace di accogliere fino a 100mila pazienti l’anno. Una rivoluzione nell’accesso alle cure nel Paese, reso possibile dal sostegno di CBM Italia, organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità nel mondo e in Italia.
Il Mengo Eye Unit è un nuovo complesso di 4.280 mq, collegato al Mengo e strutturato su 3 piani più uno interrato, costruito secondo standard internazionali e con rampe di accesso per le persone con disabilità. Un ampliamento che consente all’ospedale di offrire uno spettro più ampio di servizi oculistici e garantire un ambiente più confortevole ed efficiente sia al personale sia ai pazienti, che non dovranno più, per esempio, attendere il proprio turno sotto le tende all’esterno durante i giorni di pioggia intensa o sole cocente. Nel nuovo reparto sono state allestite 4 nuove sale operatorie, che permettono di eseguire un volume maggiore di interventi chirurgici e trattare in modo efficace una gamma più ampia di patologie come quelle legate alla retina e all’orbita, il glaucoma e lo strabismo. Si stima che possano essere operate agli occhi 50 persone – bambini, donne, uomini – ogni giorno. C’è inoltre la prima Banca della Cornea del Paese, essenziale per garantire tessuto corneale ai pazienti che necessitano di un trapianto. In Uganda la cecità corneale è la seconda causa di perdita della vista dopo la cataratta.
In questi ultimi due anni e mezzo di lavoro per la sua costruzione, l’ospedale ha già raggiunto importanti risultati: oltre 380mila pazienti hanno avuto accesso ai servizi oculistici specializzati, realizzati oltre 7mila interventi di cataratta e distribuiti oltre 1.000 occhiali da vista. Tra i pazienti curati, oltre 1.000 bambini e 1.300 adulti in stato di povertà hanno avuto la possibilità di essere operati gratuitamente. L’obiettivo di CBM Italia nel sostegno alla creazione del nuovo reparto è proprio quello di estendere i servizi di cure oculistiche ai pazienti più svantaggiati e vulnerabili, nella convinzione che il diritto alla vista debba essere garantito per ogni persona.
Spiega infatti Massimo Maggio, direttore di CBM Italia: “La collaborazione tra CBM Italia e l’Ospedale di Mengo incarna lo spirito di cooperazione, innovazione e compassione che è al centro dello sviluppo sostenibile. Oggi non stiamo solo aprendo le porte del Mengo Eye Unit, stiamo aprendo un mondo di possibilità: questo nuovo complesso oculistico curerà innumerevoli persone e famiglie, offrendo servizi completi di cura degli occhi, dalla diagnosi al trattamento e alla riabilitazione. E, dotato della tecnologia più recente e di personale qualificato, stabilirà nuovi standard di eccellenza nella fornitura di cure oculistiche”. E conclude: “Il nostro lavoro è lungi dall’essere finito. Ci sono ancora milioni di persone in tutto il mondo che soffrono inutilmente di cecità e disabilità visive. Ma con progetti come il Mengo Eye Unit stiamo dimostrando che il cambiamento è possibile e che insieme possiamo creare un mondo in cui tutti abbiano l’opportunità di vivere una vita dignitosa e realizzata”.

Elio e le Storie Tese in concerto per Casa Sollievo Bimbi

Cara ti amo, Servi della gleba, Pippero, Il vitello dai piedi di balsa, La terra dei cachi: sono alcuni dei grandi successi con cui la band Elio e le Storie Tese farà cantare, ridere e riflettere il pubblico del Teatro Nazionale di Milano martedì 7 maggio, alle ore 21, in una speciale serata a sostegno di Vidas.
Il ricavato della serata sostiene in particolare Casa Sollievo Bimbi, il primo hospice pediatrico della Lombardia e uno dei pochi in Italia, in cui Vidas offre cure e accoglienza ai bambini gravemente malati. Una struttura dove, grazie alla presenza di un’équipe specializzata in cure palliative pediatriche, bambini e ragazzi che soffrono di malattie gravissime trovano, insieme alle loro famiglie, supporto e assistenza gratuiti in un ambiente caldo e accogliente, su misura per loro. Non solo in fase terminale ma fin dall’esordio della patologia.
Biglietti da 25 a 150 euro (esclusi diritti di prevendita).

Soleterre cerca volontari per evento di piazza

Soleterre, Fondazione che da anni si occupa di assistenza e sostegno ai bambini malati di cancro, è alla ricerca di volontari per “Le Buone Stelle”: sabato 28 e domenica 29 settembre i volontari saranno presenti nelle piazze di tutta Italia per offrire una confezione di biscotti solidali in cambio di una donazione e per sensibilizzare sui tumori pediatrici. I fondi raccolti saranno destinati ai progetti di Soleterre dedicati all’oncologia pediatrica: supporto psicologico per i bambini malati di cancro e i loro genitori, accoglienza e sostegno socioeconomico alle famiglie più vulnerabili, attività educative e ricreative per garantire continuità scolastica e accesso al gioco.