Concerti, la ‘prima’ all’Ippodromo con i Metallica. Pelucchi (municipio 8): situazione migliorata per traffico e sosta. Critiche dall’opposizione

(Immagine Facebook Giulia Pelucchi)

Si è aperta ieri, con l’esibizione dei Metallica, la stagione dei concerti nell’area di San Siro e degli ippodromi. Un avvio di stagione che è stato accompagnato dalle proteste dei residenti della zona motivate dal caos generato da questi eventi. Alle proteste ha replicato oggi il sindaco Giuseppe Sala, a margine della presentazione della Milano Beauty Week a Palazzo Marino, spiegando che “ieri stato un primo test. Ripeto, le proteste ci saranno sempre, però noi non abbiamo altre aree: o Milano rinuncia a concerti o non abbiamo altre aree dove farli”.  “Non sempre ci sono proteste – ha continuato Sala, riferendosi alle lamentele da parte dei residenti per la gestione degli afflussi, dei parcheggi e del traffico – ma è anche vero che ieri abbiamo messo uno schieramento di Polizia Locale significativo e il concerto che era un evento importante si è sviluppato in ordine sufficiente dal mio punto di vista”. “Finché non capiremo il destino di San Siro e La Maura, sarà sempre una situazione un po’ precaria. Noi stiamo facendo i salti mortali”, ha concluso Sala.

Per il consigliere comunale del gruppo Misto Enrico Fedrighini “esiste un problema” legato a questi eventi. “Mentre in tutte le città d’Europa i concerti di grandi dimensioni avvengono in aree preventivamente valutate come idonee dalle amministrazioni pubbliche sulla base di dati oggettivi a Milano le scelte localizzative di concerti da Ottantamila spettatori vengono decise dai privati e subite dalla Giunta a danno del territorio, nonostante le richieste deliberate dal Consiglio comunale su pressione della cittadinanza” ha spiegato. “Ottantamila persone che affluiscono e defluiscono insieme per assistere ad un concerto, rappresentano un evento bello e comune in diverse parti del pianeta. – ha proseguito il consigliere spiegando che “quando però il luogo dove avviene il concerto è situato nel cuore di un’area residenziale densamente urbanizzata; quando, anziché incentivare l’uso del trasporto pubblico, vengono chiuse per ragioni di sicurezza alcune fermate delle linee metropolitane e vengono radicalmente modificati per l’intera giornata, con grave danno per utenti e abbonati, gli itinerari di ben quattro linee del trasporto pubblico di superficie quali la 64, la 69, la 78 e la Q78; quando chi arriva in auto per il concerto non sa dove andare e parcheggia dove capita; quando il deflusso di ottantamila persone in uscita dal concerto blocca per ore il ritorno alle proprie abitazioni da parte degli abitanti e quando, nonostante il grande lavoro e impegno di Polizia Locale e addetti ATM, tutto questo accade per il terzo anno consecutivo, significa che esiste un problema”.

“Se oggi Milano non ha un’area concertistica all’aperto come qualsiasi grande città europea la colpa è del PD che ormai sette anni fa non volle approvare un mio emendamento al PGT che chiedeva d’individuare l’area di Porto di Mare come appropriata” ha spiegato Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia, ricordando poi che  “con Bruno Cappuccio, presidente dell’associazione Amici del Bosco, presentammo anche un progetto preliminare realizzato da eminenti professionisti”. “Inutile quindi che oggi il sindaco Sala lamenti l’assenza di un’area del genere perché la responsabilità è tutta sua e del Partito Democratico che già allora lo sosteneva – ha proseguito, ribadendo poi la necessità di “convocare immediatamente una commissione per valutare insieme i correttivi da apportare il più in fretta possibile al mastodontico piano anti-caos concerti elaborato da mezza Giunta. Serve prevedere una campagna informativa rivolta a tutti i residenti dei quartieri adiacenti le strutture sportive dove si svolgeranno i concerti per indicare punto per punto quali sono le misure messe in campo e il calendario dei concerti”.

Sulla serata di ieri sera e sul tema dei concerti in zona San Siro si è espressa anche Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8, secondo la quale “non riconoscere che c’è stato un netto miglioramento” rispetto agli scorsi anni “solo per colpire il Comune non fa un danno alla Giunta milanese ma ai nostri quartieri”. “Non si canta vittoria, l’ippodromo aveva una funzione ben diversa che il privato ha deciso di trasformare in arena per concerti e per noi, come deliberato, rimane una scelta inopportuna” ha poi proseguito, ribadendo che “la situazione dopo il primo concerto dei Metallica si può dire migliorata rispetto agli altri anni. Alcuni ci hanno provato a dire che non é cambiato nulla ma le testimonianze raccolte e i giri che abbiamo fatto non hanno certificato il fallimento di un piano strutturato con Prefettura, Politecnico e altri soggetti oltre al Comune di Milano”. Pelucchi ha poi evidenziato “ciò che va migliorato ancora e che abbiamo chiesto” ovvero “la possibilità di chiudere gli orti pubblici di Via Lampugnano” e la possibilità di “permettere agli autobus di accedere in zona rossa (ATM ha comunicato i percorsi alternativi solo il giorno stesso costringendo molte persone a rientrare a casa a piedi)”. Inoltre “su alcune vie c’è stata ancora sosta abusiva che seppur multata può essere ulteriormente ridotta” e s dovrebbe “migliorare la comunicazione per i residenti e non e implementare il numero di cestini” ha concluso.