#Milanofabene: azioni, notizie solidali e iniziative in città dal mondo del Terzo Settore

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

Nella Bergamasca un festival per scoprire il territorio

Dal 21 giugno al 12 luglio a Bergamo e provincia si svolge la sesta edizione di Dirama, Festival promosso da Legambiente Bergamo insieme ad altre associazioni, istituzioni e gruppi locali con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale del territorio.
Il calendario degli appuntamenti è ricco di iniziative: mostre fotografiche, proiezioni di film e documentari, visite e incontri su ambientalismo, ecologia, economia e sostenibilità.
Si parte giovedì 21 giugno alle ore 21 con l’escursione notturna nei boschi “Creature notturne e dove trovarle” nei boschi alle pendici del Monte Gussa, accompagnati da una guida ambientale per ammirare la fauna. Sabato 22 giugno alle ore 16 al Co-Cooking Lab di Ponteranica si tiene l’aperitivo delle eccedenze, preparato con prodotti ortofrutticoli recuperati da alcune realtà impegnate nella lotta allo spreco alimentare del territorio (partecipazione con contributo di 10 euro).
Agli amanti delle erbe, mercoledì 26 giugno agli Orti del Quintino (Valtesse- Redona), è dedicato l’incontro “Piante aromatiche, farmaceutiche e medicinali: i mille usi delle officinali”: al termine dell’incontro, i partecipanti avranno l’opportunità di assaggiare tisane e preparati a base di erbe e sperimentare i loro benefici. Sabato 29 giugno è prevista la presentazione del libro “L’orto sul balcone. La crescita e l’educazione dei figli nella pratica dell’orto”, in cui l’autore Stefano De Vecchi racconta di come l’orto improvvisato creato sul balcone, grazie all’educazione all’attesa, alla dedizione e alla perseveranza, si possa trasformare in un mezzo di crescita personale e familiare. Gli amanti della letteratura non possono mancare, giovedì 4 luglio alle ore 21, alla lettura di alcuni brani del Barone Rampante di Italo Calvino immersi nella natura della Maresana, tra i boschi intorno alla Cà Matta; ad accompagnare l’attrice Barbara Covelli, le note del fagotto della musicista Martina Lando (si consiglia di portare coperte, teli, cuscini o sedie da campeggio).
Per tutta la durata del Festival, a San Giovanni Bianco, è possibile visitare “Terra Glacialis – Lombardia: un patrimonio minacciato dalla crisi climatica”, mostra che raccoglie immagini e fotografie corredati da dati e grafici che il Servizio glaciologico Lombardo ha raccolto negli anni e che testimoniano la riduzione delle superfici e l’estinzione di alcuni ghiacciai.
La partecipazione agli eventi è gratuita con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.

Indagine sul lavoro delle donne con disabilità

C’è tempo fino al 10 giugno per partecipare all’indagine sulle condizioni di lavoro delle donne con disabilità avviato dal Gruppo Donne FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) con l’obiettivo di raccogliere informazioni utili a colmare lo svantaggio occupazionale di queste donne e a creare ambienti lavorativi sicuri, inclusivi e accessibili per loro. Per la raccolta delle informazioni è disponibile un questionario online anonimo, rivolto alle donne con disabilità e strutturato in modo da rilevare anche eventuali casi di abuso e molestie sul luogo di lavoro.
Secondo l’Istat (dati 2019), in Italia in materia di lavoro le persone con disabilità sono esposte a un persistente svantaggio: “considerando la popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni, risulta occupato solo il 31,3% di coloro che soffrono di gravi limitazioni (26,7% tra le donne, 36,3% tra gli uomini) contro il 57,8% delle persone senza limitazioni”.
A livello europeo, l’EDF (Forum Europeo sulla Disabilità) ha messo in luce la disparità di impiego delle donne con disabilità presentando un documento dal titolo “Disabilità e divari di genere: affrontare la disparità di impiego delle donne con disabilità” (2022) che fornisce una serie di raccomandazioni rivolte alla Commissione Europea per affrontare la questione e introdurre misure per la trasparenza retributiva. Si legge che “circa il 49% delle donne con disabilità, di età compresa tra i 20 e i 64 anni, è occupata, rispetto al 53,9% degli uomini con disabilità della stessa fascia di età; se si considera l’occupazione a tempo pieno, solo il 20% delle donne con disabilità ha questo tipo di impiego, rispetto al 29% degli uomini con disabilità, al 48% delle donne senza disabilità e al 64% degli uomini senza disabilità. La condizione delle donne e delle ragazze con disabilità è quindi non solo peggiore di quella delle donne senza disabilità, ma anche di quella dei maschi con disabilità. Questa situazione è dovuta a una combinazione di fattori, tra cui lo stigma e la discriminazione, nonché il lavoro non retribuito”.
Per info: presidenza@fishonlus.it.

Un orto agro-ecologico e rigenerativo aperto a tutti

Essere una cosa sola con la natura per il ripristino della biodiversità: è questa la rigenerazione ambientale, sociale ed economica, cuore del progetto “Vivere l’interdipendenza” avviato nell’astigiano dall’associazione buddhista Zen Bodai Dojo che sta trasformando in un eco-parco sostenibile un’area di 6 ettari.
Il progetto, sostenuto dall’8xmille di Unione Buddhista Italiana, prevede la creazione di un grande orto di agricoltura rigenerativa su terrazzamenti con una superficie di 3mila metri quadrati, un frutteto, già attivo, di alberi da frutto autoctoni che non necessitano di pesticidi, una food forest (frutteto boschivo) con specie mellifere e tartufigene di nuova piantumazione, l’avvio di un’attività di apicoltura, con l’arrivo di tre nuove famiglie di api; e la costruzione del tempio Centro Zen Gyogenji, luogo di pratica meditativa progettato in bio-architettura.
Nei mesi estivi, tutti i venerdì pomeriggio, l’orto viene aperto all’esterno a chiunque desideri cimentarsi nel lavoro contadino con le mani nella terra, grazie a laboratori, proposte educative e passeggiate che promuovono il senso di appartenenza alla natura, la responsabilità e l’interconnessione come valori fondamentali. Il progetto mira infatti a creare un punto di incontro tra le comunità e i cittadini dei paesi limitrofi e un polo di attrazione per persone provenienti da tutta l’Europa, di credo e culture differenti, che desiderano sperimentare un nuovo approccio del vivere “con e nella natura”, valorizzando una maggiore consapevolezza del ruolo dell’individuo nella costruzione di una società più sostenibile.
Spiega la guida spirituale del Centro Zen Bodai Dojo di Alba, Maestro Beppe Mokuza Signoritti: “Per la nostra comunità, l’orto ha un ruolo fondamentale: oltre a fornire sostentamento per i monaci, è il luogo simbolo e concreto di condivisione della pratica, di ritorno alla natura e di interdipendenza con l’ecosistema. Per questo organizziamo le giornate di lavoro nell’orto aperte a tutti: crediamo che il contatto con la terra generi benessere e sia un tempo dedicato alla natura e agli altri. Coltiviamo con spirito di non profitto e con animo aperto e generoso”.