Striscioni di protesta per il debutto di Area B, la zona a traffico limitato che esclude i veicoli più inquinanti dall’ingresso in città. In prossimità di alcuni varchi, sui cartelli che indicano la Ztl sono comparsi gli striscioni di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fdi, con scritto “Ingiustizia sociale”. “L’Area B partorita dalla giunta di sinistra che governa la città di Milano discrimina le fasce più deboli della popolazione, quelle che non possono permettersi di acquistare un nuovo autoveicolo; non solo anziani, ma anche studenti, artigiani e commercianti che con enormi sacrifici portano avanti la propria attività lavorativa mantenendo posti di lavoro”, spiega Gioventù Nazionale in merito alla protesta.
Intanto, scattano anche i controlli: le pattuglie della Polizia Locale dedicate a verificare gli accessi alla nuova area B saranno ogni giorno quattro di primo turno e quattro di secondo turno (8 al giorno), per un totale di 40 pattuglie settimanali. Ruoteranno nel corso della giornata sui 15 varchi dell’area, stando ad ogni varco un’ora e mezza circa.
Intanto, anche dalla Regione, oggi, via libera a iniziative antismog con la sperimentazione del progetto Move-In, che, attraverso una sorta di scatola nera sui veicoli, permette di rilevarle l’impatto effettivo in termini di inquinamento. Palazzo Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo, ha infatti approvato la delibera per l’avvio sperimentale. Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) – spiega la regione – consiste in un dispositivo tecnologico che ha come obiettivo ridurre le emissioni e conseguire un significativo miglioramento della qualità dell’aria, consentendo di condizionare le percorrenze dei veicoli al loro effettivo potenziale inquinante. Una tecnologia da applicare sui veicoli per verifica delle percorrenze e stile di guida, per accrescere l’assunzione di comportamenti e di un modo di stare al volante consapevoli, promuovendo modalità innovative per la verifica dei reali valori di percorrenza in Lombardia. “Uno strumento – ha spiegato Cattaneo – che permetterà di misurare le reali emissioni in base a percorrenze e stile di guida. Questo consentirà, al contrario dei divieti, di consentire una percorrenza a tutti, anche a chi oggi è bloccato, ovviamente in base alla potenzialità inquinante del veicolo. Un’innovazione assoluta, e Regione Lombardia sarà la prima in Italia a sperimentarla. Vogliamo combattere le reali emissioni e non fare la guerra alle tecnologie, per esempio quella diesel. Ai divieti preferiamo gli incentivi e, soprattutto, rendere i cittadini consapevoli e responsabili rispetto alla conoscenza delle reali emissioni in atmosfera del proprio veicolo. L’obiettivo è di mettere ‘Move In’ a disposizione degli utenti entro il 1 ottobre prossimo, in coincidenza con la nuova stagione termica”.