Milano fa bene: notizie solidali, appuntamenti e occasioni di incontro in città

Su Mianews, uno speciale settimanale dedicato alla comunicazione e all’informazione sul terzo settore a Milano e Lombardia, realizzato in collaborazione con l’agenzia ‘Le Acrobate – Idee parole comunicazione’. Tra gli argomenti, le campagne, gli incontri, i progetti e gli appuntamenti di grandi e piccole associazioni, fondazioni, gruppi organizzati al servizio della promozione sociale e della solidarietà per raccontare un settore tra i più importanti e dinamici del territorio.

Demenze, 9 città “amiche” in Lombardia

“Imparare a conoscere la demenza per eliminare lo stigma nei confronti dei malati e dei loro familiari, permettendo loro di partecipare alla vita attiva della comunità e migliorare così la loro qualità di vita”. Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia, spiega così il principio ispiratore delle Comunità Amiche delle Persone con Demenza, “dove ascolto, comprensione e inclusione sono le parole all’ordine di ogni giorno”.
Oggi in Italia le Comunità Amiche (Dementia Friendly Communties) sono 24, di cui 9 in Lombardia: Abbiategrasso (Milano); Albino e Scanzorosciate (Bergamo); Monza-Triante, Lissone e Carate Brianza (Monza Brianza); Gavirate e Tradate (Varese); Cremona. Questi territori hanno accolto la proposta della Federazione Alzheimer di avviare sul proprio territorio un percorso dove i cittadini abbiano la possibilità di trasformarsi in una rete di cittadini, capace di accogliere e coinvolgere le persone con demenza. Questo percorso è fatto di incontri divulgativi, eventi ludici, culturali e sportivi orientati alla partecipazione della cittadinanza e organizzati secondo la specificità di ogni territorio; il tutto inteso sempre insieme alle persone con demenza che abitano la comunità.
Il più recente ingresso nel network è di Gavirate che, come tutte le Comunità neonate, sta muovendo i primi passi nella formazione rivolta alle categorie professionali, come vigili urbani e commercianti, che hanno a che fare con il pubblico, e quindi spesso con le persone con demenza. Un corso di formazione è già avviato anche a Cremona, dove la polizia locale va a lezione per apprendere cosa sia la demenza e come rapportarsi al malato e ai suoi familiari, soprattutto nelle situazioni di difficoltà.
Intanto le Comunità “veterane”, che hanno già mosso da tempo i primi passi nella formazione di base, organizzano incontri e attività utili a coinvolgere tutti i cittadini, senza distinzioni di categorie. È il caso di Scanzorosciate, che propone corsi differenziati a seconda dell’età: da un lato gli incontri diretti alla popolazione anziana per informare sul tema degli incidenti domestici e delle truffe, e dall’altro la formazione degli alunni, sottoposti a una sorta di esperimento in cui vivono una condizione di momentanea disabilità mediante l’utilizzo di una wii per stimolare l’empatia verso le persone con demenza.
Attenzione ai giovani è rivolta anche ad Abbiategrasso, dove gli studenti dell’Istituto superiore Bachelet sono cittadini attivi al servizio della Comunità nella somministrazione di questionari alle persone che frequentano il mercato, raccogliendo informazioni sui percorsi per individuare ostacoli e punti di riferimento.
Anche gli adolescenti di Albino sono coinvolti nei progetti dementia friendly, in particolare nella Scuola Parrucchieri CFP è da poco partita una formazione specifica che ha portato a dedicare un giorno alla settimana alle acconciature delle persone con demenza a un prezzo simbolico. C’è poi il progetto “Volontario a domicilio”: dopo un periodo di pratica presso la Fondazione Honegger, i giovani volontari accedono alle case delle persone con demenza per offrire supporto e ascolto a loro e ai familiari, sempre affiancati da volontari esperti per affrontare in maniera corretta e consapevole ogni problematica.
Salvini Porro conclude: “Siamo pronti ad accogliere tutte le realtà decise a percorrere con noi la strada verso comunità e paesi senza stigma e verso un Paese di sola inclusione per le persone con demenza e i loro familiari”.

Centri antiviolenza, il crowdfunding della Fondazione Somaschi

“Non chiudere gli occhi. Stai al nostro fianco contro la violenza sulle donne” è la campagna di crowdfunding della Fondazione Somaschi, attiva fino al 21 luglio e lanciata per supportare i 3 centri antiviolenza che la onlus gestisce a Milano e provincia (nella zona di Rho Garbagnate e Adda Martesana).
I fondi raccolti saranno utilizzati per mantenere attivi questi sportelli territoriali messi gratuitamente a disposizione delle donne vittime di violenza domestica, che qui possono trovare accoglienza nella sicurezza dell’anonimato e assistenza specializzata. In particolare nei 3 centri vengono offerti servizi di sostegno psicologico, consulenza legale e supporto nella ricerca di una casa e di un lavoro, per permettere così a ogni donna, con un progetto mirato, di riprendere in mano la propria vita.
Nello specifico i fondi saranno destinati a coprire le spese del personale necessario al completo accompagnamento delle donne al di fuori del circuito della violenza. Si tratta di figure come quella dell’avvocato, che spiega alla donna quali sono i suoi diritti e l’iter legislativo necessario per allontanarsi dal maltrattante; lo psicologo, che aiuta a rompere il circuito della dipendenza psicologica dal maltrattante e accompagna all’acquisizione di una maggiore consapevolezza della propria forza; gli educatori, che costruiscono un percorso personalizzato che permette di intraprendere una nuova strada verso l’autonomia.
Ai 3 centri, nel 2018, si sono rivolte 345 donne. Nei primi mesi del 2019 è già stato registrato un aumento di oltre il 50% delle richieste di aiuto. Nonostante ogni storia sia differente, dal lavoro degli sportelli emergono alcuni tratti comuni: la violenza è messa in atto nella maggior parte dei casi da partner o ex partner; i profili della vittima e dell’aggressore sono trasversali all’istruzione, al ceto e alla provenienza.

Su Ulule la raccolta fondi per la tastiera musicale per i non vedenti

Fino al 24 giugno sulla piattaforma Ulule è possibile sostenere la campagna di raccolta fondi per ultimare il prototipo di ODLA, innovativa tastiera per la scrittura della musica, accessibile anche ai musicisti con disabilità visiva, vincitrice del Premio Leonardo per l’innovazione in musica all’ultimo FIM Salone della Formazione e Innovazione Musicale di Milano. ODLA è un’idea di Kemonia River, piattaforma italiana nata con l’obiettivo di realizzare prodotti innovativi fruibili da tutti: si tratta di una tastiera che introduce un innovativo pentagramma in rilievo, ovvero un sistema di input con rigo rialzato, che favorisce l’esperienza tattile e richiama l’estetica tradizionale della scrittura musicale. Ne esistono due versioni e quella rivolta in modo specifico agli utenti con disabilità visiva è caratterizzata da due speciali tasti funzione: uno per interfacciarsi con la guida vocale del sistema, l’altro per ricevere informazioni sul posizionamento del cursore all’interno dello spartito digitale. La campagna di crowfunding a favore di ODLA nasce anche con l’obiettivo di allargare la rete di sostenitori che hanno a cuore la musica e la sperimentazione di nuove forme d’accesso a quest’arte; il tutto con un’attenzione all’esperienza dei musicisti non vedenti.
Renato Pace, cofondatore di ODLA: “Abbiamo scelto Ulule per la nostra campagna di crowdfunding perché sappiamo che si tratta di una piattaforma particolarmente attenta ai progetti ad alto impatto sociale come il nostro. Con questo progetto desideriamo rendere l’arte e la creatività due elementi fruibili a tutti, puntando sulla qualità dell’innovazione artistica”.
Tania Palmier, operation manager Italia per Ulele: “ODLA è un progetto dall’elevato impatto sociale che, al di là della tastiera, veicola anche una diversa visione della musica. Il finanziamento tramite crowdfunding è quindi un’ottima opportunità per permettere a più persone di scoprire, condividere e sostenere il progetto”.

Letteratura sociale, un festival anche a Milano

Dopo Roma, Bologna e Firenze arriva a Milano, da venerdì 21 a domenica 23 giugno, “Contrattacco – Festival di letteratura sociale”, una tre giorni di presentazioni di libri a tematica sociale (cambiamento climatico, scuola, lavoro e precarietà, femminismi e movimenti LGBTQ – lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer) con l’obiettivo di portare la letteratura nelle periferie, aprendo il dibattito politico e sociale proprio dai margini della Milano della cultura. Il Festival, promosso dalle edizioni Alegre, si tiene allo “Spazio di Mutuo Soccorso, Riappropriazione Sociale e Autogestione Conflittuale” Ri-Make, nell’ex Liceo Omero di via del Volga 4.
Numerose sono le iniziative in programma che prevedono la partecipazione attiva di studenti liceali e universitari, rappresentanti di molte organizzazioni che si occupano di ambiente, cultura, contrasto alla violenza sulle donne. Tra gli ospiti ci sono infatti attivisti di Fridays for future Milano, Non una di Meno, rete FuoriMercato, associazione Cambio Passo e Mshikamano.
Per tutta la durata del Festival, saranno a disposizione dei visitatori la mostra fotografica “Saltimbanchi senza frontiere” a sostegno di Mediterranea Saving Humans, lo stand di libri usati a cura della Libreria Baravaj, lo stand con il catalogo completo delle Edizioni Alegre, il caffè letterario, lo spazio di lettura dedicato ai più piccoli e diversi spettacoli teatrali a tematica sociale per tutte le età.

Consulta le precedenti news:

Milano fa bene [23 maggio 2019]

Milano fa bene [31 maggio 2019]

Milano fa bene [6 giugno 2019]

Milano fa bene [20 giugno]