Cinghiali, presidio Coldiretti davanti al Pirellone: “Subito misure di contenimento”. Fontana: “Confermiamo impegno per il contenimento”

(Foto Mianews)

Agricoltori e allevatori hanno protestato oggi davanti al Pirellone per chiedere misure di contenimento contro la diffusione di cinghiali. Al presidio, promosso da Coldiretti hanno partecipato alcune centinaia di agricoltori e allevatori arrivate da tutta la Regione. Al centro delle preoccupazioni degli allevatori c’è la diffusione della peste suina tra i cinghiali. Coldiretti parla di “un’emergenza nazionale che ha ormai oltrepassato il limite di guardia” e spiega che “con Milano si apre una serie di mobilitazioni sul territorio nazionale, per chiedere risposte certe e immediate e un cambio di passo sulle politiche relative ai piani di contenimento”. In piazza slogan e cartelli con scritte come “Basta danni ai nostri campi”, “Chiuso per cinghiali”, “Basta cinghiali”, “Cinghiali incubo delle strade” e foto con i danni causati dagli animali. Presente anche un piccolo gruppo di animalisti delle sigle Fronte Animalista e Meta Milano (Movimento etico tutela animali) contrari a misure di contenimento, che ha contestato il presidio esponendo anche striscioni con le frasi “l’unica specie nociva è quella umana” e “giù i fucili dai cinghiali“.

“I danni sono ingenti, parliamo di milioni di euro. I danni procapite per azienda superano anche le decine di migliaia di euro”, ha denunciato Alessandro Rota, Vicepresidente Coldiretti Lombardia, che ha preso parte alla protesta insieme al presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli. Sull’ultima ordinanza fatta da Regione che tende ad agevolare “la lotta ai cinghiali con meno vincoli burocratici”, Coldiretti con il suo vicepresidente regionale ha affermato: “In questi mesi per via dell’emergenza legata alla PSA sono tante le ordinanze che si stanno susseguendo. Abbiamo iniziato a vedere dei primi risultati. Ma quello che possiamo notare tutti è che siamo sempre in ritardo, perché vi è un continuo rimbalzo tra gli organi territoriali e la Regione quindi questa filiera lunga va accorciata. Bisogna sposare anche qua la filiera corta per far sì che si possa subito scaricare a terra e autorizzare delle squadre che possano contenere i cinghiali per la PSA ma tutto il mondo dei selvatici”.
Le richieste si concentrano sulla semplificazione delle norme, per avere un piano unico.

Presente alla protesta anche il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni. “Se Coldiretti scende in piazza sotto il palazzo del Consiglio regionale di Regione Lombardia vuol dire che protesta contro Regione Lombardia e io dico anche, finalmente – ha affermato a margine della protesta – è da tempo che Regione su questi temi è completamente immobile, è immobile sugli indennizzi, ci sono agricoltori che lo aspettano da anni per quanto riguarda i danni subiti da fauna selvatica, sono in ritardo per quanto riguarda la sospensione dei mutui che abbiamo richiesto e hanno accettato con un atto approvato dal Consiglio regionale per quanto riguarda i mutui per le aziende agricole con danni del clima. È in ritardo per quanto riguarda l’intervento della tutela sul consumo di suolo: siamo la Regione che mangia più consumo di suolo e lo sottrae all’agricoltura.  Noi abbiamo presentato una proposta di legge per vietare il fotovoltaico a terra e Coldiretti oggi sta portando anche qui la sua proposta per ridurre il fotovoltaico a terra. Quindi tra PD e Coldiretti c’è sintonia su questi temi”.

Il presidente della Regione Attilio Fontana ha raggiunto gli allevatori di Coldiretti e dal palco del sit in ha assicurato “l’interesse” e “l’impegno” di Palazzo Lombardia. “Voglio confermare quello che abbiamo fatto, tre ordinanze che vanno nella direzione del contenimento – ha detto – siamo convinti della necessità di arrivare alla soluzione ai troppi cinghiali che girano sul territorio con la peste suina che rischia di creare danni inenarrabili. Ci stiamo battendo e stiamo cercando di raggiungere in tutti i modi questi risultati, per cui cerchiamo insieme di combattere questa battaglia e arrivare a una soluzione definitiva”. Anche a margine del presidio il presidente della Regione ha ribadito: “Siamo molto preoccupati sia dalla sorte dei campi che vengono distrutti sia dalla peste suina” e “vogliamo arrivare a una serio processo di eliminazione dei cinghiali“.