Trenord, Fontana: “Puntiamo al controllo totale”. Pd-M5S: “La Regione non è in grado di gestire il servizio”

In merito alla volontà da parte di Regione Lombardia di ottenere il controllo totale di Trenord, società detenuta ora in quota paritaria con le Ferrovie dello Stato, “stiamo discutendo, forse non il 50 per cento più uno ma tutto il capitale sociale di Trenord“, ha detto oggi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Per quanto riguarda i tempi e se il controllo di Trenord sia un obiettivo da raggiungere entro l’attuale legislatura, Fontana ha risposto: “Penso proprio di sì. Si sono insediati i nuovi vertici e riprenderemo il dialogo”. In merito ai ritardi di Trenord oggetto di una conferenza stampa che ha tenuto ieri il gruppo regionale del Pd Fontana ha spiegato che si tratta di “disagi che purtroppo continueranno finché i lavori non saranno conclusi. Ma qui si vuole soltanto far polemica quindi va bene tutto”.  “Mi sembra che l’assessore Lucente abbia già risposto in maniera molto chiara. – ha evidenziato Fontana – Noi abbiamo sostenuto da sempre che la ragione principale dei ritardi dipende dalla rete che non è nostra e che appartiene a Rfi: ne abbiamo la prova e la possibilità di dimostrarlo. Negli ultimi tempi questi ritardi si sono incrementati perché stanno iniziando gli interventi sulla rete e se si fanno dei lavori a una linea ferrata, purtroppo è evidente che si creino dei disagi. Ci sono delle linee che hanno dei ritardi incredibili proprio perché ci sono delle interruzioni. Purtroppo credo che anche gli amici del Pd debbano rendersene conto. Allora o non facciamo mai gli interventi e vivremo sempre in questa situazione di difficoltà o accettiamo che vengano fatti questi interventi come stanno facendo Rfi e questo comporterà dei disagi”.

Alle parole di Fontana ha replicato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco, a margine della seduta di Consiglio regionale odierna. “A distanza di diversi anni dalla gestione lombarda del servizio ferroviario regionale pensiamo che piuttosto che dare la maggioranza e il 100% del capitale sociale di Trenord alla Regione, probabilmente bisognerebbe restituirlo al gruppo Ferrovie dello Stato che ha un know-how e delle capacità maggiori per gestire il trasporto ferroviario”, ha detto, evidenziando poi che “in questi anni Regione Lombardia ha trasformato Trenord, come le altre aziende del sistema regionale, in un carrozzone in cui sistemare i vertici e i soliti amici di amici. Un servizio che è peggiorato nel corso degli anni e che in alcuni casi è stato anche peggiore rispetto a 10 anni fa” ha poi chiosato.

Un commento alle parole di Fontana è arrivato oggi anche da parte di Simone Negri, consigliere regionale Pd, che ha replicato alle critiche mosse dal presidente alla denuncia del gruppo regionale Dem sulle performance di Trenord.  “Regione Lombardia ha già il controllo pieno di Trenord dal 2018, quando sono cambiati i patti parasociali, e ha dimostrato di non essere in grado di gestire il trasporto ferroviario regionale – ha detto, aggiungendo che “Fontana cerca di nascondere le responsabilità sue e della sua Giunta buttandola in caciara, ma il tempo delle bugie è finito da un pezzo. I dati forniti dalla Regione e da Trenord dimostrano che durante il suo mandato, iniziato nel 2018, il servizio è peggiorato. E non è vero che la colpa è della rete di Rfi, questa è una bugia colossale. Lo dicono i loro dati, i problemi della rete incidono solo per un terzo delle soppressioni e per circa il 40% sulla mancata puntualità, il resto è responsabilità di Trenord. A riprova, il servizio sulle reti di proprietà di Fnm, quindi della Regione, ha performance anche peggiori di quello su linee Rfi.” Facendo poi riferimento a una nota diffusa da Fnm, Negri ha ribadito: “C’è un documento ufficiale di Fnm che riporta il compenso del dottor Piuri, e dice espressamente che 50mila euro del totale di 663mila sono erogate come compenso per la carica di amministratore delegato di Trenord. Perché negare l’evidenza? Possibile poi che nel determinare i risultati dell’amministratore delegato non si tenga conto della qualità del servizio ma solo di parametri di bilancio e di aspetti aziendali? È un servizio pubblico: per noi i primi azionisti sono i lombardi che sono obbligati a spostarsi con i treni, non chi investe in borsa su Fnm”.

Per l’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, invece, “quello dell’acquisizione del 100% delle quote di Trenord da parte di Regione Lombardia è “un percorso che condivido e che sostengo sin dal primo giorno del mio insediamento”.  Il controllo totale del trasporto pubblico locale su ferro da parte di Regione Lombardia “ci permetterebbe di avere una gestione più diretta e snella del servizio, con evidenti benefici per i viaggiatori e per la Lombardia” ha aggiunto Lucente. L’assessore ha poi auspicato anche la realizzazione di un progetto di unione tra Trenord e Atm, in modo “da creare un unico ed importante soggetto della mobilità lombarda, in grado di competere a livello internazionale”. “Occorre, in tal senso, un’analisi seria e scrupolosa di tutti i pro e i contro di un’operazione complessa da un punto di vista economico e tecnico. Ma ritengo che possa essere la soluzione migliore per un trasporto pubblico efficiente e moderno”, ha concluso.