Maltempo, esonda il Seveso: allagamenti nella zona nord di Milano. Polemica Comune-Regione sulle vasche

Foto Facebook Stefano Indovino

Situazione critica nella zona nord di Milano per l’esondazione del Seveso, avvenuta questa mattina in seguito al forte temporale che verso le 5 si è abbattuto su Milano, con piogge molto forti e intense (31 mm/h di pioggia nella zona nord). Lo ha fatto sapere l’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli, impegnato nella notte per l’esondazione. Sono stati allagati e resi impraticabili i sottopassi di via Negrotto e quello di via Rubicone, che è poi stato riaperto. Anche il Lambro ha registrato livelli elevati, ma non vi è stata esondazione. Sono state evacuate le comunità della zona, a partire da Exodus di don Mazzi. Atm ha fatto sapere che alcune linee potrebbero cambiare servizio e ha invitato a consultare i canali online dell’azienda per verificare eventuali variazioni. Sono state chiuse anche alcune delle uscite nelle stazioni della metropolitana causa allagamenti. “E qualcuno dice ancora che le vasche non servono. La vasca di Milano è in collaudo, Ma le altre, quelle di Regione Lombardia sono indietro”. Così l’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli, in un post.

I Vigili del Fuoco hanno fatto sapere di essere impegnati per fronteggiare l’ondata di maltempo. Gli interventi effettuati hanno riguardato principalmente caduta rami, allagamenti cantine e per il forte vento alcuni cartelloni pubblicitari. Tuttavia, in base a quanto riferito dai Vigili, non si registrano grosse criticità e soprattutto non si segnalano interventi relativi al soccorso di persone. Ovviamente la zona più monitorata – hanno spiegato i pompieri – è quella tra Viale Fulvio Testi e Ca’Granda per la quale le squadre di soccorso hanno chiesto ausilio alla Polizia Locale al fine di interdire il traffico proprio in quel punto per evitare disagi e criticità agli automobilisti.  Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini segue con la massima attenzione le ripercussioni del maltempo su infrastrutture e trasporti. In particolare,  si sono registrati problemi in Lombardia (con ricadute sul traffico ferroviario) ed è stato segnalato un allagamento al deposito di Milano-Fiorenza gestito da Trenord.

Per quanto riguarda gli edifici scolastici ed educativi di competenza del Comune di Milano, come ha riferito il Comune stesso, sono state circa 160 le segnalazioni in nidi, scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Si tratta principalmente di segnalazioni per allagamenti, infiltrazioni e interruzione di servizio negli impianti di riscaldamento. Le lezioni e i servizi sono stati sospesi in otto scuole a causa degli allagamenti che non hanno reso possibile l’accesso ai bambini e alle bambine.  Numerosi anche i guasti alla rete elettrica. Sei le centraline elettriche di Unareti che sono state allagate: tre di queste sono state ripristinate ed entro sera saranno tutte nuovamente in servizio. Sono prioritari – ha riferito il Comune- anche gli interventi alle centrali termiche degli edifici di edilizia pubblica in particolare nei quartieri di Quarto Oggiaro e Niguarda dove sono stati riscontrati guasti dovuti ad allagamenti o corti circuiti. A causa dei temporali e delle raffiche di vento sono caduti una trentina di alberi in città e le squadre del verde sono intervenute per la rimozione.

”Questa notte la nostra città è stata colpita da una ‘bomba d’acqua‘ di notevoli dimensioni – ha spiegato sui social il sindaco di Milano Giuseppe Sala .- L’ultimo evento paragonabile risale al 2014. Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla Protezione Civile regionale un’allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un’accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni metereologiche”. ”L’evento – ha poi proseguito – è durato circa sei ore e ha portato a un flusso di acqua sulla città di 60/70 metri cubi al secondo, a fronte di una capacità di assorbimento delle nostre tombinature di circa 40 m cubi al secondo. Fra un mese avremo a disposizione la vasca di Bresso, avrebbe aiutato molto”. Nel post il sindaco elenca poi i principali danni registrati ovvero “numerosi problemi sulla circolazione stradale, ora in normalizzazione, nella zona nord; una galleria della metropolitana M3 allagata; acqua e fango sulle strade e anche in box e scantinati; alcune scuole interessate da problematiche varie; sei cabine di Unareti allagate (circa 3mila utenti interessati); guasti sulle centrali termiche di alcune case popolari (in particolare a Quarto Oggiaro e Niguarda); qualche albero caduto”. “Da questa notte stiamo lavorando con grande intensità, ora favoriti da condizioni meteo migliori – ha poi concluso Sala -. Queste condizioni dovrebbero rimanere tali fino a giovedì, poi potrebbe esserci un nuovo sensibile peggioramento. Io e il mio team saremo in ufficio o per le strade cittadine fino a quando la situazione non si normalizzerà”

“Credo che Granelli si dovrebbe occupare di gestire meglio la città, perché credo che non siano mai successe tante situazioni come queste, che dimostrano un completo abbandono. Lui dovrebbe preoccuparsi a casa sua, noi il nostro lavoro lo stiamo facendo – ha commentato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana .-  Le vasche di laminazione saranno pronte, la prima verrà consegnata entro la fine di gennaio, la seconda entro marzo, stiamo rispettando i tempi. Di solito è sempre così: quando uno ha la coda di paglia cerca di scaricare sugli altri le sue responsabilità”.