Nei quartieri Comasina e Bovisasca gli slogan artistici degli ‘studenti tipografi’

La tipografia ‘va a scuola’ per comporre messaggi e slogan con gli alunni per i quartieri Comasina e Bovisasca. Si è da poco concluso il progetto realizzato nelle scuole medie Gandhi e G.Rodari di Milano, su iniziativa dell’Associazione Contatto onlus e con Pratiche dello Yajè, studio d’arte tipografica dell’artista Paolo Cabrini.

L’associazione Contatto Onlus opera nell’ambito della salute mentale e promuove progetti di inclusione sociale anche nelle scuole del quartiere per valorizzare i legami dentro e fuori dall’ambito scolastico e intercettare il disagio sommerso. Il progetto “Uno slogan per il quartiere” è stato proposto alle classi che hanno partecipato lo scorso anno al contest fotografico, promosso da Contatto, “L’essenziale è invisibile agli occhi”, un’iniziativa che ha permesso di valorizzare lo sguardo dei più giovani sui propri luoghi di vita: le fotografie, accompagnate da uno scritto personale, sono state presentate in una mostra finale allestita nei due quartieri.

Nel solco di quell’esperienza, è nato il laboratorio realizzato con Pratiche Dello Yajè, realtà artistica che promuove, attraverso l’uso del mezzo tipografico, esperienze sociali di comunicazione. La tipografia diviene in questo caso, una forma di street art attraverso la creazione di manifesti tipografici realizzati dalle classi – una seconda e due classi di terza media – per una successiva affissione per le strade attaverso cui gli studenti comunicheranno al quartiere desideri, sogni, riflessioni sul modo di vivere la realtà di quartiere. Ne sono così nati messaggi forti come “Rispetta o pecora diventi”, “Noi siamo l’inquinamento”, “L’indifferenza fa la differenza”, “L’uguaglianza è arte”.

“Gli studenti, hanno fin da subito mostrato entusiasmo, prima ancora di conoscere l’uso del mezzo tipografico, che nei secoli è stato la vera rivoluzione culturale attraverso la diffusione del libro stampato in multipli”, commenta l’artista-tipografo Paolo Cabrini. Ora, a conclusione del progetto, si aspettano i giorni in cui con le classi affiggeranno per le strade del quartiere i loro manifesti per renderli visibili a tutti e lanciare il proprio ‘messaggio tipografico’.